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"Dimmi che mi stai portando a bere una birra grossa quanto la mia moto" rise Marc trascinato fuori dell'hospitality Honda.

"No, non ti fa bene quella roba. Io sono per la terapia d'urto."

In pochi attimi attraversarono il paddock e si ritrovarono sulla pista.
Clara si sdraiò come aveva fatto quella sera due settimane prima.

"Stenditi e chiudi gli occhi"  ordinò guardandolo impalato.

"Dici che aiuterà?" Chiese scettico facendo quello che gli era stato detto.

"Aiuta sempre" rispose convinta e batté una mano per indicargli un punto vicino a lei.

Marc si sdraiò e chiuse gli occhi sospirando ancora dubbioso.

"Non devi sospirare ma respirare. Prendi un respiro profondo e dimmi cosa senti"

Lui chiuse gli occhi e si rilassò prendendo aria. Si sentiva nel suo posto nel mondo...con la persona giusta.

"Beh, che senti?" Lo incitò lei.

"L' odore dell'asfalto e delle gomme"

"E non ti sembra di essere nel luogo migliore che esista?" Continuò lei aprendo gli occhi e lo vide sorridere rilassato.

" Sì" concordò

" Questo è quello che conta,Marc. Tutto questo è la tua vita; ciò ami e che ti rende vivo. Se riesci in quello che fai è perché correre non è un semplice lavoro per te " spiegò convinta che quel discorso lui potesse capirlo.

Lui la guardava parlare e sentiva che in fondo per lei quel discorso valeva altrettanto. Erano nati per vivere in quell'ambiente, anche se con due ruoli diversi.
Le si erano illuminati gli occhi mentre guardava il cielo sopra di loro e gli sembrò la cosa più bella che avesse mai visto. 

"Hai ragione" rispose prendendole la mano che lei non ritirò.

Non era un gesto da lui, ma l' amica lo interpretò come un ringraziamento per quello che stava facendo. Erano una squadra e la promessa era:

"Dove non arrivi tu arrivo io..."

" E dove non arrivi tu arrivo io" continuò Marc sorridendo confortato.

Se lo erano promesso anni prima, quando i dubbi e le paure erano ancora di più rispetto al loro presente. Erani cresciuti molto e in quel cammino spesso si erano sostenuti a vicenda. 

"Non mi piace discutere con te" ruppe il silenzio Clara dopo secondi interminabili passati in silenzio.

Le stesse parole le avrebbe volute pronunciare Marc. Amava la serenità nel suo team e lei ne era parte a tutti gli effetti.
Ma come avrebbe potuto prendere una frequentazione seria tra lei e Viñales? Il solo pensiero lo turbava, quindi decise di cacciarlo via all'istante.

"Anche a me. Ero nervoso scusami"

"Perdonato, ma mi devi  una birra" scherzò lei.

" Ma non <<fa male quella roba>> " la imitò stando al gioco.

"Ogni tanto si può fare dai"

"Ti sto portando sulla cattiva strada"

"Siete una cattiva compagnia, Marquez. Ero una giovane ingenua quando vi ho conosciuta e guardami  ora: sdraiata sull'asfalto con un ragazzo poco raccomandabile a chiedere una birra" scoppiò a ridere guardandosi.

"La trasformazione non è ancora avvenuta dell tutto però"

"Che manca? scoparmi mezzo paddock? Quello lo fai già tu" rise 

Sempre e solo tu (Completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora