Chapter 57: Pathethic

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Tutto si ferma.
Il mio respiro, il mio corpo, il tempo.
No, non è possibile. Non è assolutamente possibile una cosa del genere.

«Di cosa diavolo stai parlando?» la mia voce trema, tutto di me e intorno a me trema. Anche Dylan sembra esserne scioccato dalle sue parole.
«Guardati, sei patetica» dice con un tono concepibile di rimprovero Kris, che sta continuando a sputare saliva rossa.
«Una patetica troietta da quattro soldi che crolla davanti delle semplici parole»

«Di cosa cazzo stai parlando, Kris?!» mi alzo, afferrando prima un coltello pronta a scagliarglielo proprio al centro del petto. Stringo quel manico come se fosse la mia unica via d'uscita, da quel tunnel di sofferenza senza fine.
«Non capisci, Iris? Era tutto architettato, nei minimi dettagli, al fine di averti» tutto sembra crollarmi addosso. Mia madre.
«I tuoi fratelli sono stati solo un mezzo, come tua madre che non ci ha pensato un secondo ad accettare centomila bigliettoni per lasciarti da sola con tuo padre, fingendosi una pazza per poi scappare via e abbandonarti» gli occhi cominciano a farsi lucidi, a causa di quelle parole così pungenti che però non possono che essere vere.

«È stata tutta opera mia» scrollo la testa, incredula, non volendo accettare le sue parole. Non lo voglio fare, non voglio credergli.
«Sta zitto» mi prendo la testa tra le mani, attenta a non tagliarmi con il coltello, sussurrandolo disperata.
«La tua vita è mia» continua, e io mi rannicchio su me stessa, continuando a scuotere la testa e a tapparmi le orecchie, per di non sentire quelle parole.
«Basta, per favore» sussurro pregandolo di smetterla.
«Tu sei sotto il mio controllo»

«Ho detto basta!» gli lancio il coltello alla ceca contro, e subito si va a impiantare nella carne della sua gamba destra, facendolo urlare dal dolore.
Come se fosse un avvertimento, Wolf scatta in piedi e salta vicino a me, cominciando a ringhiare contro l'uomo, che dopo aver finito di urlare, comincia a ridere come un vero psicopatico.
«Pensavo di aver fatto i miracoli con te, bambina, ma ti sei rivelata un fallimento come tutti gli altri» prima che potessi anche solo scattare per andargli contro, delle braccia mi bloccano, portandomi fuori da quella stanza alla velocità della luce, mentre io continuo a dimenarmi dalla sua presa urlando di lasciarmi andare a uccidere quel fottutissimo pezzo di merda che continua a ridere sotto le mie grida.

«Iris, calmati!» mi urla una voce, che sembra piuttosto vicina al mio orecchio, ma tutto oramai è annebbiato e offuscato dalla rabbia e dalla disperazione che sto provando mescolate.
«Lasciami andare! Lasciami andare!» continua a trascinarmi da qualche parte, mentre la mia voce si incrina sempre di più.

«Iris! Iris ascolta la mia voce!» sento i miei piedi poggiarsi a terra e subito mi rigiro verso quello che mi ha trascinato con la forza da qualche parte, impedendomi di uccidere Kris a mani nude.
«No! Lasciami andare!» gli riempio di pugni il petto che sembra fatto di marmo, mentre le mani mi tengono ferma per i fianchi. Una lacrima mi riga la guancia, e io continuo ad urlare sempre più disperata e a scagliarmi contro colui che mi sta tenendo ferma. Ma sempre più lacrime continuano a scendere, fino a diventare fin troppe per trattenerle, e io mi abbandono alla presa.

Piango, piango come non facevo da tempo.
Mi accascio su di lui, tenendomi al tessuto della sua maglietta, che si bagna sotto il mio viso.
Singhiozzo, urlo, mentre tutto intorno a me si fa più piccolo, più oscuro.

La mia vita è e sarà per sempre un tormento.
È un'assemblaggio di delusioni senza fine, che adesso mi sta comprimendo il corpo, la mente.
Il mio essere ormai è macchiato interamente da un nero pece che si mischia con l'oscurità della mia anima.

«Ssh, ci sono io con te, bimba» mi accarezza i capelli dolcemente, ma io continuo a piangere, riversando dentro a quelle gocce salate tutta la tristezza, la rabbia, la delusione, il dolore, che sto provando. Lo sento bruciare dentro di me, come lo sento sulla mia stessa pelle. Un fuoco invisibile che ormai mi ha letteralmente disintegrato.

||There is a caos inside me|| Donde viven las historias. Descúbrelo ahora