"Grecia, Giorno 2"

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L'imprevisto del giorno precedente, restava solo uno stupido e sciocco incidente.
Avevano deciso di rimandare il loro piccolo giro turistico al giorno successivo e, senza altri contrattempi, erano ritornati in hotel per pranzare.
Il pomeriggio, invece, si erano rintanati nelle loro camere per un pisolino pomeridiano; dovevano riprendersi da tutti quei giorni movimentati e pieni di impegni.
Si erano addormentati subito dopo il grande pasto e si erano svegliati circa una mezz'ora prima che venisse servita la cena, quando avevano scoperto che quella sera stessa,  l'hotel avrebbe offerto una serata comica.

In quel momento, invece, la sveglia suonava rumorosamente nella camera di Liam e Theo.
Era appena iniziato il secondo giorno e il piccolo Beta voleva che finisse già; voleva solo ritornare a riposare e non capiva il perché fosse così stanco anche se aveva passato ore e ore a dormire.
Theo cercò di alzarsi per spegnere quel fastidioso oggetto infernale, ma fu trattenuto dal braccio di Liam che gli circondava la vita, e dalla sua graziosa faccia appoggiata sul suo petto, con quegli occhioni blu che lo fissavano.

<<Buongiorno Lupetto>> la voce della Chimera risultò più roca del previsto.

<<Buongiorno Chimera assassina>> ricambiò il saluto Liam.

Theo sorrise e gli accarezzò i capelli.
<<Un buongiorno davvero carino, Beta arrabbiato>>

<<Dobbiamo insultarci anche di prima mattina?>> biascicò le parole, strofinando il naso sul petto nudo del Coyote-lupo.

<<No, ma ho una proposta da farti>> disse Theo.

<<Che tipo di proposta?>>

<<Di certo non quella di matrimonio. Per questa c'è tempo>> scherzò il più grande <<però possiamo andare nelle vasche che ho visto ieri sera nell'hotel. Sembrano carine>>

<<È un appuntamento, Raeken?>> ammiccò Liam.

<<Vorresti che lo fosse, Dunbar?>> lo provocò la Chimera. Doveva iniziare a fare qualcosa per farsi notare, non poteva starsene con le mani in mano. 

Il piccolo lupo arrossì, rendendosi conto troppo tardi della domanda che aveva fatto e della risposta che il suo amico gli aveva dato.
Voleva che lo fosse? Probabile, ma era ancora troppo confuso.

<<Vengo solo se mi prometti che ci saremo solo noi>> sostenne il Beta, prendendo ad accarezzare il petto di Theo. Quest'ultimo trattenne il fiato.

<<Perché? Mi vuoi saltare addosso mentre ci facciamo il bagno?>> Theo sapeva che doveva tacere, ma provocarlo lo divertiva e vedergli il viso paonazzo che lui stesso gli aveva causato, lo faceva sentire impotente.

<<Non voglio saltarti addosso!>> si affrettò a difendersi Liam <<Stiamo quasi sempre con loro, non gli mancheremo se andremo da soli>>

La Chimera si alzò di scatto dal letto, togliendosi dal petto la testa del suo Lupetto e anche se fuori probabilmente la temperatura raggiungeva livelli altissimi, in quel punto sentiva freddo.
Con due grandi falcate raggiunse il loro armadio ed estrasse da esso il suo costume è quello del ragazzo sul letto; gettò il pantaloncino arancione in faccia al Beta e quest'ultimo gli sorrise malizioso.

<<Cambiati in fretta Dunbar, non abbiamo tutta la giornata>>

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Theo aveva scelto la vasca situata nel secondo blocco di stanze, quelle che erano separata da una vetrata e che affacciavano sul mare.
Era una piscina al coperto, la quale poteva essere riscaldata nei mesi invernali, profonda all'incirca tre metri e circondata da candele che profumavano di vaniglia e cocco; perfino le luci rendevano l'aria romantica, in quanto soffuse e di colore rosso acceso.

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