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Stiles è nell'infermeria della scuola, con un polso che gli fa malissimo e in attesa di essere controllato da qualcuno.

Era agli allenamenti di lacrosse perchè, nonostante sia una riserva, Scott ci tiene sempre a farlo allenare almeno per tenerlo in forma. Stava correndo, facendo l'ennesimo giro di campo, quando era inciampato sui propri piedi e, per non sbattere con la faccia per terra, aveva cercato di frenare la caduta con le mani. Solo che, appoggiando una mano sul terreno, il peso che aveva dovuto sopportare il polso erra stato troppo e si era fatto comunque malissimo.

L'allenatore l'aveva quindi accompagnato dall'infermiera della scuola che gli aveva dato una controllata, sentenziando che nulla si era rotto, ma che comunque aveva bisogno di fare una radiografia.

Ora stiles è sdraiato sul lettino, il polso che pulsa e sta aspettando che la donna torni con la fasciatura da fargli.

"Ragazzino, sei caduto sui tuoi piedi?"

Derek Hale, vicino e sogno erotico di Stiles da quando ha iniziato a fare sogni erotici, è appena entrato dietro il paravento dov'è sdraiato Stiles. Jn rotolo di garza tra le mani e quello che sembra un tubetto di pomata. Camice bianco e una camicia azzurra.

"Derek? Perchè sei nella mia scuola?" Chiede, senza nemmeno salutare.

"Studio medicina, come ben sai, e due volte alla settimana faccio volontariato qui. Cosa ti sei fatto?"

Stiles allunga il braccio destro. "Sono caduto e mi sono fatto male questo polso. L'infermiera dice che non è rotto."

Derek gli si avvicina, per poi prendergli il polso. Lo muove, facendo sibilare Stiles dal dolore; preme in qualche punto, poi massaggia un po'.

"È slogato. Ora te lo blocco, ma domani vieni in ospedale e ti faccio una radiografia. Quanto ti fa male da uno a dieci?"

Stiles crede Derek gli abbia fatto una domanda, ha la faccia di uno che sta aspettando una risposta, solo che Stiles non ha idea di cosa abbia detto. È stato distratto dal petto di Derek che si intravede dai primi due bottoni della camicia sbottonati. Da quel ciuffo di peli neri che Stiles vorrebbe toccare. E leccare. Soprattutto leccare.

"Stiles? Ti fa così male?"

Stiles si riscuote. "Oh, no, no. Cioè sì, ma è abbastanza sopportabile."

"Dopo ti prescrivo un antidolorifico. Prendilo solo in caso di dolore troppo forte."

Stiles annuisce e Derek comincia a spalmargli la pomata, con movimenti lenti, ma massaggiando.

"Potrebbe venirti un livido o gonfiarsi nelle prossime ore. Non preoccuparti, è normale."

"E se mi fa troppo male, vengo a casa tua?"

Stiles spalanca gli occhi, stupito da se stesso e in estremo imbarazzo. Sta quasi per rimangiare tutto, ma Derek alza lo sguardo e punta gli occhi nei suoi. Stiles si perde in quel verde meraviglioso, che non ha mai visto da così vicino.

"Se è così doloroso da non riuscire ad arrivare all'ospedale, certo che puoi venire...a casa mia."

Quella era un'illusione sessuale? Era vera o solo nella testa di Stiles c'è stata quella pausa? In ogni caso, arrossisce di botto, distoglierendo lo sguardo e non sa nemmeno se si è immaginato lo sbuffo di una risata del medico.

"Ecco fatto. Cerca di muoverlo il meno possibile. Tra qualche giorno sarai come nuovo."

"Posso già tornare in classe?" Chiede Sitles, esaminando il polso fasciato.

"Se ti senti male, puoi rimanere ancora qui o posso.far chiamare tuo padre per fari portare a casa."

Stiles sorride. "Quanti anni credi che io abbia?"

365 Sterek (2021) vol.1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora