Capitolo 11: Cambiare (parte 1 di 3)

127 9 1
                                    

Glossario musicale:

Cambiare: Un' istruzione musicale che indica un tipo di cambiamento orchestrale, così come l'utilizzo di un nuovo strumento.

**************

(Mood musicale: Steven Universe - Love like You (Piano cover))

Ladybug si contorse nervosamente sul suo stesso divano di casa, seduta faccia a faccia proprio davanti ai suoi stessi genitori. Sentì la pelle prudere dal disagio, e come se non lo sapesse bene, avrebbe sospettato che Tikki avesse cosparso il suo costume con polvere urticante come scherzo.

I sopracitati marito e moglie non si erano resi conto della sua ansia sostanziale, loro erano troppo scioccati, (come come affascinati) riguardo l'improvvisa apparizione dell'amata eroina di Parigi davanti alla loro porta quella mattina. I loro occhi erano incollati ai suoi, seguendo la sua mano mentre portava un bicchiere di succo d'arancia alla bocca, come se non gli fosse mai venuto in mente che Ladybug avesse mai dovuto mangiare o bere. Lo avrebbe trovato esilarante se non fosse stata così totalmente terrorizzata a chiedergli di far rimanere Chat a casa loro fintanto che non fosse guarito del tutto.

Si era presentata a casa loro un'ora prima che la panetteria aprisse, dichiarando che aveva visto un segnale di Chat Noir sul suo trasmettitore e si era preoccupata; e che lei lo stava cercando. L'avevano fatta entrare e le avevano spiegato cos'era accaduto, e avevano consentito velocemente quando lei aveva chiesto se avrebbero potuto ospitarlo per un altro po'.

La supereroina prese un lungo sorso per calmare i nervi, quindi continuò con la sua voce più professionale: "Grazie per la vostra comprensione. Sono sempre così grata che ci vogliate aiutare in questi momenti difficili. Se potessi portare Chat Noir nella mia stessa casa, lo farei assolutamente. Ma nella situazione di attuale, che le nostre identità rimangano un segreto, anche l'uno dall'altra, è di estrema importanza."

"Certo, Ladybug, comprendiamo!" cinguettò Sabine con enfasi. "Siamo felici di aiutare! Specialmente dopo tutto quello che fai ogni giorno per la nostra città; è il minimo che possiamo fare. Chat Noir è il benvenuto a rimanere quanto gli pare."

"Grazie per la affidarti a noi con quest'informazione." intervenne Tom. "è bello sapere che non è più sotto il controllo di Papillon." Incrociò le braccia aggrottando le sopracciglia. "Non posso credere che quell'uomo cattivo proverebbe ad uccidere il suo stesso alleato!"

"Tutt'e due" rispose Ladybug, incapace di celare la tristezza nella sua voce. "Sembra che Chat Noir stesse tentando di mediare una pace tra entrambe le parti; ma come potete vedere, ha fallito terribilmente." Aggiunse, tristemente: "Se solo l'avessi saputo, avrei potuto combattere al suo fianco contro Papillon."

La ragazza non poté reprimere il pensate sospiro che le sfuggì dalle labbra. Aveva sempre cercato di mantenere un'aria decisa, ottimista su di lei mentre era con altre persone. Ma quelle non erano semplicemente 'altre persone'; loro erano i suoi genitori. In qualche modo, qui, in questo momento, con le persone con le quali era l'essere più a proprio agio ad essere vulnerabile, mantenere quella compostezza era incredibilmente difficile. Le ferite emotive erano troppo fresche, la paura troppo opprimente.

"Non incolparti, Ladybug" rispose Sabine, rassicurante, sporgendosi in avanti e le strinse la mano che aveva in grembo. "Stai facendo del tuo meglio, ma non puoi fare tutto. Per questo vogliamo aiutarti come possiamo."

"Sì, puoi contare su di noi!" esclamò Tom. "Dunque, hai un numero di telefono o...? C'è un modo in cui possiamo tenerci in contatto con te?"

Ladybug tirò fuori il suo yo-yo, aprendolo a mostrare il suo trasmettitore. "Io e Chat Noir possiamo chiamarci a vicenda dalle nostre armi. Servono come dispositivi di localizzazione tra di noi. é come vi ho trovato oggi; posso seguire il suo segnale quando è trasformato."

Discordant Sonata (Italian)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora