- 13 -

2.3K 97 78
                                    

"Non capisco per quale assurdo motivo mi sono fatta trascinare da te a questa stupida festa" mormorò Claire, tirandosi giù il vestito blu elettrico che le si era leggermente alzato sui fianchi mentre saliva in taxi con Matt.

"Beh direi sicuramente perché sono il tuo collega preferito e non sai dirmi di no" rispose Matt mostrandole con un sorriso compiaciuto.

"Non mi sembra una motivazione sufficiente".

"Allora perché ormai sei single e non hai niente di meglio da fare di venerdì sera?" propose il ragazzo.

"Ripeto: non mi sembra abbast-".

"Beh - se proprio insisti - direi perché non vedi l'ora di far vedere questo minuscolo pezzettino di stoffa che ti sei messa addosso ad Harry Styles".

"Matt!!" esclamò lei, spalancando la bocca in una espressione stupita. "Non è assolutamente vero, io-".

"Oh ma smettila di fare la santarellina con me. Infondo te l'avevo detto che avresti cambiato idea..." commentò Matt, stringendosi nelle spalle con aria noncurante.

In realtà, Claire non aveva cambiato idea. Era certa di non voler dare ad Harry la soddisfazione di portarla a cena fuori e vincere così la scommessa fatta con Joe ma - odiava ammetterlo - quel suo modo di fare strafottente e ambiguo non faceva altro che attirarla di più a se. Il suo modo di guardarla, di sussurrarle all'orecchio, quando aveva sfiorato il suo corso nella stanza della fotocopiatrice. Si odiava per questo ma.. era vero: si era messa quel vestito corto e scollato per farsi notare da lui.

Ma questo non l'avrebbe mai ammesso a Matt.

"Smettila tu, prima che io cambi idea e mi faccia riportare a casa immediatamente" rispose Claire, stringendosi le braccia al petto e voltandosi per guardare fuori dal finestrino, giusto in tempo per vedere Matt ridere di lei e scuotere leggermente il capo.

*

Quando arrivarono al locale, c'era già una lunga fila di persone ammassate davanti all'ingresso in attesa di entrare. Matt aiutò galantemente Claire ad uscire dal taxi e le fece spazio verso il bodyguard all'ingresso che, dopo aver controllato il loro nome in lista, li fece entrare direttamente.
All'interno l'aria era calda e le luci soffuse stridevano con la musica sparata a tutto volume che riempiva l'ambiente. I due lasciarono i loro cappotti all'ingresso.

"Quanto è scomodo il tuo outfit?" Chiese improvvisamente Matt, sistemandosi meglio la giacca.

"Beh... scomodo al punto che vorrei un paio di converse al posto di questi tacchi 12. Perché? Vuoi fare cambio?" rispose divertita la ragazza, giocherellando con un piede.

"Me lo chiedevo perché volevo informarti che il ragazzo per la quale stai indossando questa gonna striminzita si sta facendo mangiare la faccia da una ballerina in pista" aggiunse con una alzata di spalle incurante, mentre con il capo indicava un punto specifico della pista.

Claire si voltò nella direzione indicata e - senza sorprendersi più di tanto - puntò gli occhi su Harry, in piedi su un cupo al centro della pista che si strusciava contro una ragazza vestita con uno striminzito body luccicante.

"Beh... sorprendentemente ha trovato qualcuno più svestito di te" terminò Matt in un sussurro al suo orecchio, prima di superarla con passo deciso e indirizzarsi verso il bar.

"Sei uno stronzo" gli urlò contro Claire e poi lo seguii al bancone. 

I ragazzi si sedettero su due sgabelli alti e Matt richiamò subito l'attenzione del barista per ordinare 6 shot di tequila.
"Stiamo aspettando qualcuno?" chiese Claire, osservando titubante il barman posizionare i 6 bicchierini in fila dinanzi a lei e Matt ed iniziare a versare del liquido ambrato con maestria.

"No, 5 sono solo per me, cara. Ho litigato con Ethan e stasera voglio tornare a casa che non ricordo più neppure il mio nome".

Claire rise, prendendo uno degli shot tra le mani ed avvicinandolo a quello che Matt stringeva tra le sue. "E chi sono io per impedirtelo!?" mormorò prima di buttare giù tutto in un sorso il liquore.
Ne seguirono altri e, mezz'ora dopo il loro arrivo al locale, Matt e Claire erano praticamente ubriachi a furia di shot di tequila.

"Ecco chi sta finendo tutta la tequila del mio bar!!" Le parole biascicate di Joe arrivano all'orecchio di Matt e Claire mentre i due erano ancora di spalle, seduti su due sgabelli con i gomiti poggiati a bancone. Il ragazzo si piazzò tra di loro, appendendosi a peso morto con le braccia sulle loro spalle, probabilmente più ubriaco di entrambi messi insieme.

"Auguri Joe!" urlò Claire in risposta, buttandogli le braccia al collo con una confidenza che decisamente non le apparteneva.

"Puoi lanciarti tra le mie braccia quanto vuoi, tesoro ma... non è il mio compleanno oggi" rispose il ragazzo tranquillo, con un sorriso sghembo mentre richiamava l'attenzione del barman e ordiva un altro giro per tutti.

"Ma Harry ha detto..." mormorò contrariata lei, aggrottando le sopracciglia.

"Lascia perdere. Harry è un coglione".

"State parlando di me?". Harry comparve alle spalle di Joe senza che Claire l'avesse minimamente notato, con le braccia aperte e un sorriso smagliante. Aveva i contorni della bocca leggermente rosati, probabilmente il segno lasciato dal rossetto di qualche ballerina e portava una camicia in seta a fantasia con i primi bottoni aperti. Claire sentii i suoi occhi addosso scrutarla, tentò di mantenere una espressione neutrale nonostante quanto avesse già bevuto.

"Esatto, di solito quando si parla di coglioni, sei sempre tu il soggetto" commentò Joe, passandogli un bicchierino ripieno di liquore.

Harry lo prese tra le mani, poi si chinò su Claire e le diede un bacio sulla guancia a mo di saluto. "Alla fine sei venuta" disse solamente con un tono di voce basso, guardandola fissa negli occhi mentre si rialzava. Poi buttò giù il contenuto dello shot in un solo sorso.

"Mi raccomando Claire, sai che ho puntato tutto su di te" commentò Joe, facendo una palese allusione alla scommessa e all'auto d'epoca che avevano messo in palio.

"Tranquillo Joe, è come se l'avessi messa in cassaforte". Claire rispose all'affermazione di Joe ma rivolgendosi direttamente ad Harry, inclinando il capo di lato con una espressione sfacciata.

"Allora non ti dispiacerà offrirmi almeno questo ballo!?" chiese Harry in risposta. Da quando era arrivato al bancone, non aveva mai staccato gli occhi da Claire, neanche per un istante.

"Non vedo perché no, se può valere come premio di consolazione".

Harry, a quel punto, le porse la mano con fare galante, anche se né l'ambiente circostante né la musica sembravano appropriati ad un gesto simile. E Claire la prese decisa, scivolando giù dallo sgabello e seguendolo in pista.

THE APPLE OF MY EYES [H.S.]Where stories live. Discover now