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Cara Sina,
Presumo io abbia appena chiuso la porta e che tu abbia aperto la busta velocemente per sapere cosa ti abbia scritto questa volta. Sai devo ammettere che ero un po' malinconico in questi giorni e mi sono trovato spesso a pensare ai vecchi tempi, quando eravamo ancora dei ragazzini alle prese con l'addestramento.
Ti ricordi quando una sera siamo scappati nel bosco insieme? Non eravamo ancora etichettati come fidanzati ma ci comportavamo quasi come se lo fossimo, l'unica differenza era il contatto fisico più intimo. Non sto facendo riferimento a quello che si fa sotto le lenzuola, certo che no, se una persona volesse potrebbe farlo anche senza alcun sentimento. Io sto parlando del bacio. Non avevamo mai unito le nostre labbra e sentito il battito del cuore dell'altro in quel modo, era normale per noi rimanere semplicemente abbracciati.
Quella sera avevamo scelto un grosso tronco come schienale e ci siamo accomodati a guardare le stelle, uno a fianco all'altro. Sentivo l'emozione crescere nel mio petto nell'averti così vicina ma poi ho sentito il tuo respiro sereno e il tuo cuore battere con leggerezza e mi sono ricordato che con te non devo sentirmi fuori luogo o a disagio.
Con te posso essere aureo.
Che bel parolone, non trovi? Deriva dal colore dell'oro, quindi qualcosa di splendente e luminoso. Come le stelle che stavamo guardando. Come te.
Quella sera abbiamo anche avuto il nostro primo bacio. Ricordo che successe tutto molto lentamente ma in realtà è stato veloce. I tuoi bellissimi occhi di ghiaccio li vidi sciogliersi, come spesso ti capita quando non sai come agire e ti fai prendere dal panico. Ho sempre adorato questo tuo particolare. Il mio cuore batteva veloce e per un istante pensavo che sarei potuto svenire sul posto, come quando il primo giorno l'istruttore mi urlò contro, ma poi scacciai quei pensieri e tornai a concentrarmi unicamente su di te. Poi successe. Sì, quello è stato il nostro primo bacio. Anche il tuo cuore, seguito dal tuo respiro, erano irregolari e affannati. Ma poi ti scostasti e mi guardasti preoccupata e scappasti via, abbandonandomi vicino a quel pezzo di legno e con le cicale che mi prendevano in giro. Pensai per tutto il tempo di aver corso troppo e di averti spaventata. Rimasi lì ancora parecchi tempo cercando di trovare il coraggio di tornare dagli altri e terrorizzato nel vedere la tua reazione il giorno seguente. È inutile dire che quella notte non chiusi occhio. Mi maledissi per aver seguito il consiglio di Jean. Lui è quello precipitoso, io quello a cui piace fare le cose al momento giusto con i tempi giusti. E avrei dovuto agire così anche in quella situazione.
Il giorno dopo cercai il più possibile di stare lontano da te, per non far sentire entrambi in imbarazzo e creare curiosità nei nostri amici.
Ma forse ricorderai bene che quella fu la stessa giornata che si concluse con il nostro fidanzamento ufficiale.
Tu eri scappata nel buio della notte dopo quello che ti disse Reka e non puoi sapere che fermai [T/n] dal seguirti. Le chiesi se potessi essere io a venire da te perché sapevo, o meglio speravo, che avrei potuto aggiustare le cose. E così fu. Da quel giorno divenimmo una coppia e vederti così serena mise pace al mio cuore ancora preoccupato che ce l'avessi con me per quel momento imbarazzante. I nostri amici ci prendevano spesso in giro per come eravamo appiccicati e devo ammettere che più di una volta ho pensato di starti opprimendo troppo ma poi arrivavi tu a farmi capire che mi amavi e non ti importava di quello che dicevano gli altri.
«Non sappiamo se o quando moriremo, voglio passare più tempo possibile con te» dicesti in buona fede. Non puoi però sapere quanto pensai a quelle parole. Perderti sarebbe stato troppo doloroso e avrei sempre lottato per proteggerti.
Ma poi arrivò quel giorno. Quando vidi che [T/n] era tornata dopo diverso tempo che era sparita le corsi in contro ma quando ascoltai quello di cui stava parlando con gli altri mi bloccai. Il mondo mi stava candendo addosso. Tutto quello che pensai in quel momento fu: stava mentendo anche a me?  Ma poi ragionai e capii che dovevo sentire anche te e mi unii al gruppo per raggiungerti.
Quando ti vidi in quel vestito mi mancò un battito. Sapevo che vederti lì sarebbe stata la conferma di ciò che avevi fatto ma eri allo stesso tempo bellissima. Ancora di più di quanto tu non lo sia in tenuta detentiva, capiamoci. Sei sempre bella. In quel momento mi ero anche prefissato di parlarti ma non sapevo da dove iniziare e per l'ansia del momento scappai fuori. Ma poi mi sono fatto coraggio. Io ti amo e dovevo sapere se quello che mi hai sempre detto fosse la verità o una crudele menzogna. Volevo sapere sé, quella stessa Sina che ha tradito i suoi amici, è la stessa Sina che mi ha fatto capire chi sono. E venendo a parlare con te qui ho capito che sei sempre stata tu. Ho capito le motivazioni che ti hanno spinta a tanto, non le accetto, ma le capisco.
Sina io ti amo.
Ti ho amata dal momento in cui mi hai stretto la mano e mi hai guardato negli occhi. Non vedevo lo sguardo di chi giudica un cane poco sano come spacciato, tu mi hai visto come un pari. So di non dare l'impressione di una persona forte e forse un po' troppo buonista ma da quando ho iniziato a parlare con te ogni giorno, prima al tavolo insieme a tutti gli altri, poi iniziando a cercarci quando avevamo un momento libero, ho capito come diventare forte. Ho trovato un obbiettivo. Volevo riuscire a proteggerti in ogni situazione.
Vorrei fossi qui. Vorrei baciarti per sentire che tutto va bene. Vorrei tenerti per mano addormentandomi con il tuo profumo vicino per essere accompagnato da te nei miei sogni e venir salvato dagli incubi. Vorrei poter sentire la tua risata ogni giorno e perdermi a guardarti nei gesti più semplici. Mi manca la normalità, fuori da questa mura, da soli senza venir tenuti sotto controllo dalle guardie. Potrei anche pensare a un modo per evadere ma so già che fallirebbe, non sono io lo stratega del gruppo, lo sai bene.
Vorrei smettere di bagnare il guanciale ogni notte. Vorrei iniziare a rimanere sveglio con la tua compagnia.
Vorrei che fossi qui con me perché mi manchi.
Non c'è nulla al mondo che vorrei di più di te.
Tuo,
Marco





Cari lettori:
Felice vigilia e buon Natale a tutti voi!

𝕄𝕌ℝ𝔸 {Jean x reader}Место, где живут истории. Откройте их для себя