Cαριƚσʅσ 1

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Daegu, Corea del Sud, fine maggio.

Dalla finestra dell'ufficio entrava una leggera brezza estiva, di quelle che invitano a uscire e finalmente concludere la giornata lavorativa.
L'eco del traffico nella via sottostante faceva da sottofondo, segno indelebile che, al di fuori di quella stanza, la vita procedeva per tutti come ogni giorno nel tran tran quotidiano.

Lei sembrava quasi non accorgersene, rimasta sola alla sua scrivania, intenta a guardare lo schermo del pc e a scrivere.
Dava le spalle alla finestra e i lunghi capelli neri sciolti sulla schiena venivano mossi leggermente dal vento, gli occhiali da vista celavano due occhi arrossati dal monitor e lo sguardo corrucciato dalla concentrazione.
I colleghi se ne erano andati salutandola con un "ci vediamo domani, buona serata" come ogni giorno.
E come ogni giorno lei era rimasta in ufficio non facendo caso all'orario, tanto non c'era nessuno a casa ad aspettarla, nessuno da avvisare del suo ritardo per la cena.

La vibrazione del cellulare catturò la sua attenzione e, svogliatamente,
allungò il braccio per afferrarlo sulla scrivania.
Un messaggio sul gruppo dei suoi amici del liceo, di quei pochi con cui era rimasta in contatto nonostante fossero passati quasi dieci anni dalla maturità.

JIMIN: «Uelaaa bella gente! Io e Yoongi siamo tornati in patria! Domani sera bevutina insieme per rivederci?🍹🍻
Ps: non si accettano scuse...TUTTI PRESENTI!»

ll solito Jimin: da quando si era trasferito dal suo ragazzo a Seoul trasformava sempre il suo ritorno a Daegu in un evento imperdibile, grazie al quale, però, tutti loro riuscivano a ritrovarsi e rivedersi, nonostante le loro vite fossero scandite da impegni e ritmi diversi.

HOBI: «Bentornati ragazzi!Ovviamente sono dei vostri!🥳»

Hoseok: il primo a rispondere, l'anima bella del gruppo.
Sempre entusiasta, sempre presente per tutti con il suo ottimismo e la sua risata contagiosa.

Lei aveva letto i messaggi ma era tornata a guardare il pc, non avendo voglia di rispondere subito.
Non era nemmeno sicura di voler uscire.
Ogni sera era talmente stanca che desiderava solo infilare il pigiama e mettersi sotto le coperte a dormire.
Ma la sua concentrazione venne di nuovo interrotta da altre notifiche.

"Ho capito, non volete farmi lavorare", pensò, riafferrando il cellulare.

HWASA: «Per noi è ok!
Fateci sapere dove e quando 😘»

SOLAR: «Ragazzi io e Nam dobbiamo organizzarci con la nana👶 ma al 90% ci siamo»

Leggendo l'ultimo messaggio le scappò un sorriso: la piccola Micha da due anni aveva stravolto la vita dei suoi genitori, riempiendola di pannolini, giocattoli e pappine.

JUNGKOOK: «Eccomi! Ci sarò🖐»

"Manca solo la mia risposta", pensò.

Sbuffando di malavoglia, cominciò a scrivere:

«Ok ragazzi a domani sera!»

Poteva farle bene uscire, cambiare un po' la monotonia delle sue giornate, rivedere i suoi amici, fare quattro chiacchiere e aggiornarsi sulle loro vite.

Aggiornarsi sulle loro vite. Già.

In realtà sperava vivamente di non essere costretta a parlare di lei.
Tendeva a essere più partecipe dei racconti altrui e ad ascoltare anziché che parlare di sé.

Dopotutto non c'era molto da raccontare perché la sua vita era sempre filata liscia, seguendo il percorso che lei stessa aveva impostato: un lavoro sicuro e una vita privata ormai consolidata.
L'ultima volta che si erano riuniti tutti insieme aveva preso la parola annunciando una novità:
si sarebbe trasferita.
Avrebbe finalmente iniziato a convivere con quello che era il suo ragazzo da ormai sette anni.
Un passo importante, che gli amici avevano accolto con gioia, abbracciando lei e Suho.

La coppia perfetta.
La coppia che non aveva mai avuto sbavature.
Belli, intelligenti, si erano conosciuti a vent'anni mentre entrambi frequentavano l'università: lui ingegneria e lei farmacia.
Avevano terminato gli studi con il massimo dei voti, continuando a portare avanti la loro relazione passo dopo passo, senza intoppi.

Senza "l' intoppo" di una gravidanza indesiderata, come era successo a Solar e Namjoon, senza i tira e molla che scandivano invece la relazione di Hwasa e Sehun, senza le intense riflessioni esistenziali che avevano portato Jimin a fare coming out e capire di amare una persona del suo stesso sesso.

Insomma, lei e Suho erano destinati a convivere, poi a sposarsi e a mettere su famiglia come ogni coppia perfetta che si rispetti.
Eppure la perfezione spesso è solo una bolla pronta a scoppiare per un nonnulla.

Ed era quello che era successo a loro.
A distanza di sei mesi dal suo annuncio importante si era trasferita, ma era andata a vivere da sola senza di lui.
La sua vita era diversa da quella che si era immaginata: avrebbe voluto arredare insieme a lui ogni minimo dettaglio della loro nuova casa, riempiendola di loro foto e di ricordi dei viaggi fatti insieme, invece a malapena aveva comprato i mobili essenziali.

Avrebbe voluto imparare a cucinare per lui, sarebbe uscita prima da lavoro
solo per sorprenderlo e fargli trovare la cena pronta, e invece si fermava da sola in ufficio fino a tardi, e spesso, una volta tornata a casa, a stento aveva la forza di cercare qualcosa nel frigo prima di andare a letto.

Avrebbero voluto comprare un cane, uno di quelli piccoli e pelosi da trovare scodinzolante una volta aperta la porta di casa e da accarezzare insieme, seduti sul divano, invece l'unica cosa che l'assaliva una volta varcata la porta di casa era la solitudine.

Sperava fosse solo una fase di passaggio, dopotutto non era semplice e immediato abituarsi a camminare con le proprie gambe, contando solo su sé stessa, dopo sette anni passati accanto a una persona.
Ed era la speranza che le cose sarebbero migliorate e che avrebbe imparato ad apprezzare la sua nuova vita, a farla andare avanti, senza ripensamenti, senza guardarsi indietro.

No, non aveva per niente voglia di parlare di lei e degli ultimi avvenimenti che avevano incasinato la sua presunta vita perfetta.
In realtà aveva parlato della rottura solo a Jimin e a Hwasa, avendoli sentiti per telefono mesi prima.
Sperava che la voce si fosse sparsa a tutto il gruppo, in modo tale che l'indomani non avrebbe dovuto spiegare a nessuno il perché dell'assenza del suo ex.

"Sarà una semplice serata come tutte le altre Jisoo", pensó rassicurandosi e spegnendo il pc.

𝑨𝒏𝒐𝒕𝒉𝒆𝒓 𝒍𝒐𝒗𝒆 (𝐕𝐬𝐨𝐨)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora