Cαριƚσʅσ 8

548 48 129
                                    


Jisoo si svegliò sotto le coperte e si stiracchió.
Il sole era alto, doveva essere tarda mattinata.
Dopotutto la sera prima avevano fatto le 2:00.

Ripensò a come erano andate le cose e le scappò un sorriso.
Era da tanto che non si sentiva così, come dire, frivola.
Sì, era il termine giusto.
Per la prima volta dopo anni si era comportata senza pensare alle conseguenze, senza violentarsi con mille paranoie mentali, semplicemente facendo quello che si sentiva di fare.

Aveva voluto vestirsi più provocante? Lo aveva fatto.
Aveva sentito la necessità di bere un po' di più per alleggerirsi?
Lo aveva fatto.
Aveva fatto capire senza mezzi termini il suo interesse a un ragazzo?
Aveva fatto anche questo.
La Jisoo di sempre tutte queste cose le avrebbe evitate, o forse le avrebbe fatte per poi arrovellarsi la mente sul perché si fosse comportata così, se avesse sbagliato... eccetera, eccetera, eccetera.
Il solito macigno ambulante.

Invece a quasi trent'anni non voleva più vivere tutto male.
Voleva vivere. Punto.
Ed era quello che aveva desiderato, lasciando volare in cielo la lanterna che le aveva dato Taehyung.

Non era successo niente comunque.
La serata era terminata con uno spettacolo di fuochi d'artificio che li aveva tenuti con la testa rivolta verso l'alto per almeno venti minuti.
Eppure, ogni tanto, lei e Taehyung allontanavano gli occhi dal cielo per scambiarsi sguardi furtivi e sorridersi.
Il solo pensiero di quella piccola e semplice intesa le faceva sentire qualcosa sullo stomaco.
Un nervosismo piacevole.

Lui non le si era minimamente avvicinato, non aveva provato neppure a tenerle la mano.
Non l'aveva sfiorata.
Questo la lasciava un po' perplessa, perché la tensione sessuale che aveva avvertito era diventata palese anche per lei, che solitamente coglieva i segnali anni luce dopo chiunque altro.
Eppure si era comportato da gentiluomo.
Forse non gli pareva la serata adatta, essendo usciti in gruppo.
Jisoo doveva ammettere che aveva fatto bene.
Non era il tipo da farsi saltare addosso in pubblico e, al tempo stesso, appartarsi con lui da qualche parte avrebbe significato dover dare un resoconto dettagliato alle sue amiche.
E invece sentiva che se fosse successo qualcosa tra di loro, le sarebbe piaciuto tenerlo per sé, elaborarlo da sola, viverlo insieme a lui e basta, senza commenti di nessun altro.
In poche parole era arrivata alla conclusione che Taehyung si stava comportando bene, la stava prendendo nel modo giusto.
Era inutile, quel ragazzo ci sapeva proprio fare.
Fin dai tempi del liceo era in grado di scombussolarla, di entrarle nella mente e metterle tutti i pensieri sotto sopra.

Decise di alzarsi.
La sveglia segnava le 12:00.
Mentre si stava preparando il caffè, accese il cellulare e le arrivarono vari messaggi.
Sua madre che le chiedeva come stesse.
Suo padre che le chiedeva esattamente la stessa cosa.
Un messaggio sul gruppo del lavoro per ricordare a tutti la riunione del giorno dopo.
E un messaggio di Taehyung.

TAEHYUNG: «Dormito bene? Bella serata ieri sera, vero?😏
Non so se sei un tipo mattiniero o dormi fino a tardi, ma ci provo lo stesso.
Che ne dici di pranzare insieme da qualche parte?
Ti avrei invitata a cena ma purtroppo devo lavorare oggi.
Fammi sapere😘»

"Faccine compromettenti.
Ok Jisoo, sei una donna adulta, non puoi valutare la scelta degli smile per capire il tono di un messaggio.
Però mi ha mandato un bacio e non lo aveva mai fatto!", pensò, guardando il telefono come un adolescente.

E poi questo era un invito ufficiale, solo loro due!
Era già in ritardo però, forse si era svegliata troppo tardi e lui poteva aver  preso un altro impegno.
Così si affrettò a rispondere:

𝑨𝒏𝒐𝒕𝒉𝒆𝒓 𝒍𝒐𝒗𝒆 (𝐕𝐬𝐨𝐨)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora