19# Dinamitardo pt1

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SPENCER REID POV:
«Arrivooo!» urlò Scarlett scendendo di fretta per le scale. Eravamo stati chiamati in anticipo perché avevamo un caso e lei, come sempre aggiungerei, non era pronta!
Entrammo in macchina e dopo quindici minuti eravamo alla BAU pronti per un nuovo caso. Al vederci entrare insieme Derek fece una faccia un po' stupita, non capii! In fondo era Derek, sicuramente voleva fare allusioni strane.
«Ragazzi se questa mattina vi ho buttato dal letto prima del previsto...» iniziò a spiegare Hotch. Scarlett mi guardò sorridendo, visto che noi eravamo già svegli da un po', «... è perché è arrivata una chiamata anonima che preannunciava lo scoppio di una bomba!» terminò la frase.
«Una bomba?» chiese stupita Scarlett.
«Cosa sappiamo a riguardo?» domandò subito dopo Scarlett, Emily.
Penelope riprodusse l'audio della chiamata!
«Pronto, 911! Qual è la sua emergenza?» disse l'agente di polizia che aveva risposto alla chiamata.
«Oggi è l'inizio della fine. C'è una bomba in una delle banche di Quantico, oggi accoglierete la mia proposta!» diceva il dinamitardo.

«Non abbiamo ancora idea di che banca parli!» disse Penelope. «Abbiamo avvisato tutte le banche della città, ma alcune non ancora aperte non hanno risposto! Stiamo riprovando adesso ad avvertirle tutte!» aggiunse.
«In Quantico ci sono 124 banche, dal piccolo al grosso calibro come quelle con filiale nazionale!» precisai io. 
«È quelle con filiale nazionale che pensiamo abbia preso di mira!» disse Hotch.
«Cosa ve lo fa pensare?» chiese Scarlett!
«Ha chiamato per avere notorietà, ciò vuol dire che il suo gesto è così di grande importanza che per lui non è accettabile  non sapere che qualcuno ne abbia riscattato  l'appartenenza.»  rispose David.
«Per adesso ci divideremo ed aiuteremo la SWAT con la sorveglianza e il disinnesco di eventuali bombe nelle 6 più grandi banche della città! Ad ognuno di noi verrà chiesto di capitanare e sorvegliare una squadra della SWAT. Sul tablet avete il vostro indirizzo! Partiamo subito!» ordinò Hotch.
«Scarlett, ho bisogno di te qui, non sul campo!» le disse Hotchner mentre lei cercava disperatamente il suo indirizzo.
«Hai esperienza su come individuare e prevenire visto il tuo background, supervisionerai tutti noi da qui, insieme a Garcia!».

Era da non credere! Aaron aveva ceduto momentaneamente il comando a Scarlett e lei era incredula, glielo si leggeva dal volto. Accettò, ma era terrorizzata.

Io mi diressi verso la National Bank.
Iniziammo un perimetro iniziale e feci rapporto a Scarlett di ciò che avevamo trovato. Davanti la porta della banca, non ancora aperta al pubblico, c'era un telecomandino piccolo, come quello delle macchinine telecomandate. La SWAT lo controllò ma era innocuo.
Scarlett dall'altra parte del telefono iniziò a buttare giù un profilo.

SCARLETT POV:
I dinamitardi sono spinti prettamente da due motivazioni: politiche e quindi guidati da una missione e deliranti, guidati da un delirio psicologico.
Chiesi a Garcia di rintracciare da dove fosse venuta la chiamata, per creare allo stesso modo anche un profilo geografico nonostante non funzionasse prettamente così con i dinamitardi, almeno non con quelli con motivazioni politiche.
I ragazzi stavano facendo dei sopralluoghi, ed ognuno finito il perimetro aspettava il mio via per entrare ed esaminare l'interno delle banche.

«Ragazzi, non ho ancora un profilo! Fate uscire i dipendenti e i direttori, fate evacuare con una scusa gli edifici adiacenti e chiudete le strade. Dite che c'é una perdita di gas! Se creiamo allarmismo diamo notorietà all'S.I senza che abbia fatto nulla!»
Ero totalmente insicura in ogni azione che ordinavo, ma dovevo cercare allo stesso tempo forza e determinazione in ciò che facevo per prendere le giuste decisioni.
Ognuno di loro mi rispose che aveva copiato il messaggio, che in gergo poliziesco significa che hanno ricevuto il messaggio e che faranno come comandato.
Tutti avevano risposto tranne che Reid.
«Spencer mi senti?» lo richiamai di nuovo, sperando in una risposta.
«Si Scarlett, copiato!»
Furono alcuni secondi di panico quelli dove lui non rispose.

«Penelope, posso chiederti un favore?» le chiesi.
«Certo zuccherino!» rispose.
Delle volte invidiavo il suo ottimismo e la sua carica! Senza di lei la squadra non avrebbe ogni mattina il sorriso.
«Simuliamo la chiamata? Ho bisogno di empatizzate con il dinamitardo!» le dissi.
Simulammo il tutto, e qualcosa ancora non tornava.
«Perché avvertire sapendo che avremmo cercato di prevenire? Si okay, passare il messaggio che lui è l'artefice, ma avrebbe potuto prendersene i meriti dopo averlo fatto. » Chiesi tra me e me.
«E perché alla polizia? Se quello era il suo obiettivo, perché non i giornali e le reti televisive nazionali?» aggiunse Penelope.

«Ma certo! Non sono quelle il tipo di banche che ha in mente!» risposi io sbarrando gli occhi.
«A che ti riferisci?» chiese Garcia!
«Che cosa possiamo considerare anche una banca?» le chiesi aspettando una risposta piuttosto ovvia. «Dove troviamo grandi quantità di denaro non ancora catalogato?» Continuai.
«Nei furgoni porta valore! Ogni mattina alle 6 vengono caricati e partono intorno alle 9, ovvero tra... oddio adesso!» rispose Penelope preoccupata.
«Quale di queste banche ha anche un garage o un deposito adiacente, dove ci sono i furgoni portavalori?» le chiesi.
Garcia digitò qualcosa di veloce alla tastiera per poi rispondere «La National Bank!».
«Reid!» urlammo insieme.
«Reid mi copi?» urlai al telefono.
«Fate sgomberare il garage dei furgoni portavalori e correte, immediatamente! È quello il bersaglio!».
Dopo qualche secondo sentii una bomba scoppiare e il collegamento di Spencer interrompersi.

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