0.1

349 12 3
                                    

«Vitto no! Ti ho già detto che sabato sera non posso» esco dal bar dove lavoro ogni giorno dopo le lezioni in università.

«Ginevra madonna che palle! Non esci con me da più di un mese. Ti vedo solo perché lavoriamo nello stesso bar altrimenti probabilmente manco ti vedrei. Ci sono tutti, è una sorta di reunion più degli amici di Mario che devono ancora confermare. Non puoi paccarmi un'altra volta.» sbotta accendendosi una sigaretta e passandomi l'accendino per far accendere anche me.

«Vorrei davvero tanto ma non posso» sospiro buttando fuori il fumo dalle labbra

«E sentiamo qual è la scusa?» inarca un sopracciglio scattante

«Ho una cena con Andre, la stiamo rimandando da tanto..» mento sentendomi una merda. Ma Andrea ultimamente ha un umore abbastanza pessimo e vuole che passi tutto il tempo con lui, mi sta attaccato come una cozza ed è abbastanza isterico.

«Senti Gin chiamami quando hai trovato una scusa migliore. Non per farti i conti in tasca ma facciamo lo stesso lavoro e non credo tu possa permetterti di andare a cena fuori così tante volte in un mese, contando che devi anche pagare l'università. Avanti, perché non vuoi?» picchietta il piede a terra nervosa, e ne ha anche tutto il diritto.

«Non è che non voglio..» sospiro di nuovo rumorosamente

«Dimmi che non è per quello che penso..» mi guarda minacciosa e io non riuscendo a mantenere il suo sguardo lo abbasso sorpassandola e spegnendo la sigaretta nel cestino.

«Quindi tutti i lividi di questo mese sono dovuti a queste cene fuori?» continua rabbiosa

«Vittoria per favore, non fare la cogliona. Ti ho già detto come mi sono fatta quei lividi, non mi mette mica le mani addosso» dico cercando di essere più convincente possibile.

«Posso crederti, perché non ne ho ancora le prove, ma tu sabato sei con me. Trova un modo per dirlo al cavernicolo.» Faccio per aprire bocca ma mi precede «No, non è il benvenuto, Mario si ricorda ancora dell'ultima rissa e preferiremmo evitare. Quindi vieni senza il cane» tira fuori categorica. Okay Gin, devi solo affrontare le cose con calma e andrà tutto per il verso giusto.

Provo già ad addolcire la pillola preparandolo al discorso

Gin: Ehi amore, come stai? Vorrei chiederti una cosa, scrivimi appena puoi <3 (18.43)
Andre: Come al solito Gi, sono stanco. Cosa c'è? (19.02)

Partiamo già col piede sbagliato, è già nervoso e lo vedo. Il cuore inizia ad accelerare e vorrei che lo stesse facendo per felicità di rivederlo ma ho solo tanta paura.

Gin: Vittoria, mi ha chiesto se sabato posso andare da lei visto che non ci vediamo da tanto..
Andre: Ne parliamo a casa.

Siamo apposto, sono fottuta. Metto via il telefono e salgo sul pullman per andare a casa e cerco di tranquillizzarmi, sperando che non dia di matto.

Entro in casa e lo vedo seduto sul divano, ma appena metto piede nella stanza si gira di scatto. Si alza in modo rapido e io velocemente faccio uno scatto all'indietro, più che giustificato.

«Gin..» grugnisce avvicinandosi

«Andre..» cerco di sorridere lievemente e lui fa lo stesso

«Volevo dirti che ho preparato la cena.» sorride contento «Volevo farmi perdonare per l'ultimo periodo, spesso alzavo il gomito in malo modo e so che ti ho fatto stare male ma spero tu possa perdonarmi» finisce il discorso con lo sguardo basso

Decido di avvicinarmi e abbracciarlo e lui ricambia stringendomi forte a se e sussurrandomi delle scuse.
Ci sediamo a tavola e mi passa un piatto con la mia pietanza preferita.

«Dio Andrea questa pasta aglio olio e peperoncino è la fine del mondo» sorrido gustandomi forchettata per forchettata.
«Speravo ti piacesse sono felice che sia così» mi sorride di rimando

Passiamo poi direttamente al dolce e mi va bene così, quel piatto di pasta era enorme e se avessi mangiato anche il secondo sarei potuta scoppiare da un momento all'altro come un palloncino.

«Pensavo che potremmo spostarci sul divano a guardare un film mentre mangiamo il gelato» si gratta la nuca in modo imbarazzato.
Si è preoccupato proprio di tutto.. non me ne ero resa conto ma c'era Netflix aperto con uno dei miei film preferiti, Beastly e una vaschetta di gelato alla liquirizia, il mio gusto preferito.

«Andre, davvero grazie per tutto. non so come ringraziarti» dico dondolandomi sui talloni
«Basta che non mi lasci solo e che stai qui con me, è stato davvero brutto trattarti così, perdonami» si avvicina cingendomi i fianchi e cercando di baciarmi. Io non mi allontano e lascio che mi dia un semplice bacio a stampo.

Ci sediamo sul divano ognuno con la sua coppetta di gelato e faccio partire il film.
«Comunque alla fine non mi hai detto se per te va bene che io esca con Vittoria sabato..»

«Voglio che tu ci vada, e non penso ci sia neanche bisogno che tu me lo chieda Gin. Non sono io che gestisco la tua vita. Hai 20 anni, sei una donna più che indipendente e se sei arrivata dove sei ora, è solo grazie a te. Quindi non chiedermelo, tu dimmelo e io ti sorriderò dicendoti che ti aspetterò a casa e di fare attenzione. Solo questo.» dice stoppando il film per un attimo. 

«Voglio che funzioni tra di noi, perché ti amo» sussurra guardandomi negli occhi, quegli stessi occhi di cui mi sono invaghita, ma che da un mese o poco più a questa parte, mi hanno spaventata e non mi hanno fatto più provare amore nei suoi confronti.

Non rispondo e mi accoccolo al suo petto, perché non saprei che dirgli, mi ha lasciata spiazzata e meglio che la cosa rimanga così.
Rimaniamo abbracciati con il film che va e noi due ci addormentiamo.

───── ❝ spazio autrice ❞ ─────
Ciao bellissim*! Spero stiate tutti bene, e colgo l'occasione per fare gli auguri di Natale anche se in ritardo, di buon anno e pure quelli per l'Epifania. 
Come per l'altra storia pubblicata sul mio profilo, c'è una cosa importante che voglio dirvi. Finché non avrò scritto abbastanza capitoli, non pubblicherò quelli successivi, perché mi conosco e c'è un trip strano che mi sono fatta in questi anni. Per cui, non pubblicherò subito i capitoli ma se questo incipit di quello che sarà la mia storia, vi ha almeno un minimo incuriosit*, spero vogliate aggiungere la storia a un elenco di lettura così da rimanere sempre aggiornati. Se così non fosse, se avete voglia, vi invito volentieri a scrivere una critica costruttiva nei commenti.

Mariagiulia.

Partire da te // RkomiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora