Cαριƚσʅσ 25

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Jisoo saltellava da una parte all'altra dell'appartamento, cercando di allacciarsi il cinturino dei sandali con una mano e, con l'altra, di afferrare le cose da mettere nella borsetta.
Aveva appena finito di truccarsi e Taehyung le aveva detto di essere sotto casa sua già da dieci minuti.
Si guardò per l'ultima volta allo specchio: i capelli erano lisci e lucidi, il trucco come sempre non troppo carico, anche se aveva accentuato la matita nera per intensificare lo sguardo.
Una passata di profumo.
Fece un profondo respiro osservandosi allo specchio e decise di uscire di casa.

Era agitata, forse ancora più della prima uscita.
Sentiva che quella sera fosse importante e decisiva: avrebbero sicuramente parlato degli ultimi avvenimenti e questo li avrebbe potuti unire o allontanare definitivamente.
Sperava che riuscissero a essere nuovamente a loro agio, e che le incomprensioni lasciassero spazio alla loro naturale sintonia.

Prese l'ascensore, visto che con i tacchi la sua coordinazione non era delle migliori.
Una volta uscita dal portone, lo vide appoggiato al suv, con le mani in tasca, che guardava per terra come immerso nei suoi pensieri.
Aveva un completo scuro giacca e pantaloni e una camicia bianca con il colletto sbottonato.
Il vento leggero di inizio giugno gli spostava i capelli dal viso.
Jisoo non poteva credere che un tipo così aspettasse proprio lei.
Era quasi intimorita di avvicinarsi, aveva paura di non essere abbastanza per stargli accanto, tanto era perfetto quella sera.

Lui alzò lo sguardo e lo puntò su di lei, che imbarazzata gli stava sorridendo.
Quello sguardo che sembrava volesse scrutarle l'anima, si tramutò poi in un sorriso squadrato d'imbarazzo, e Jisoo pensò che, come sempre, riusciva a essere la sua più grande fantasia sessuale e, al tempo stesso, un cucciolo.

«Buonasera», fece lei timida.

«Sei bellissima», le rispose lui di getto.

Jisoo arrossì, sentendo la soddisfazione crescerle dentro: era proprio l'effetto che voleva suscitare.

«Grazie, anche tu non sei niente male», ammise lei.

Lui fece il suo solito sorrisetto spavaldo e le diede un bacio sulla guancia, poi andò verso il lato passeggero per aprirle lo sportello della macchina.

«Addirittura?», fece Jisoo, sorpresa da così tante attenzioni.

«Beh, è una serata speciale no?», disse lui, sorridendole e richiudendo la portiera.

Jisoo lo vide montare in macchina e aggiustarsi la giacca.
Mise in moto e cominciò a guidare.

Sembrava fossero tornati alla prima uscita: nessuna mano intrecciata in modo confidenziale, lui appariva estremamente teso e a Jisoo dispiaceva vederlo in quello stato.
Si capiva benissimo che fosse nervoso, che avesse paura di sbagliare e che non fosse il Taehyung di sempre, rilassato e scanzonato.

Così allungò semplicemente una mano verso la sua guancia e gli fece una carezza per tranquillizzarlo, per fargli sentire che lei era lì, che potevano passare una bella serata insieme.
Lui sembrò sorpreso e fece un sorriso prima di chiederle:

«Voglia di tenerezza?»

«Forse... tempo fa qualcuno mi ha detto che dovevo smettere di far correre il criceto nella mia testa.
Ti preferivo quando pensavi ai boxer in lavatrice»

Taehyung scoppiò a ridere divertito, e Jisoo sperò di essere riuscita a farlo sciogliere.

«Hai ragione Kim, forse è il completo che mi fa essere troppo serio. Insomma devo darmi un certo tono, no?»

𝑨𝒏𝒐𝒕𝒉𝒆𝒓 𝒍𝒐𝒗𝒆 (𝐕𝐬𝐨𝐨)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora