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*Annuncio cancellazione. Il treno delle ore sette è trentasei è stato soppresso. I passeggeri possono aspettare il treno delle otto e tredici. Ci scusiamo per il disagio.*

"CAZZO! CAZZO! CAZZO!"

Derek si gira verso il ragazzo che sta imprecando tra i denti. Lo vede ogni mattina in stazione e prendono sempre lo stesso treno. Il ragazzo scende due fermate prima di quella di Derek, probabilmente va a lavoro.

Derek continua a guardarlo, quando lui prende il telefono.

"Josh? Dio, scusa, so della riunione super importante, ma mi hanno appena soppresso il treno e con quello dopo arriverò in ritardo!... Sì... N-Johs- asp- Ehi! Non è mica colpa mi-"

Il ragazzo fissa il telefono, probabilmente il suo interlocutore ha staccato.

"CAZZO!" Esclama di nuovo e Derek, mosso da un sentimento di pietà, gli si avvicina.

"Ehi, scus-" cerca di dire, ma lui lo interrompe.

"Sì, treno soppresso, dobbiamo aspettare quello dop-"
Derek gli appogfia le mani sulle spalle, per bloccarlo.

"Sì, lo so, ho sentito. Volevo solo offrirti un passaggio, ho sentito che sei in difficoltà. Vado dalle tue parti."

Il ragazzo, bloccato, sembra scrutarlo, poi fa un passo indietro.

"Ascolti le mie telefonate, sai a quale fermata scendo, mi offri un passaggio da solo con te e dovrei pure accettare? Folle!"

Derek sa che ha ragione e che può sembrare un po' da maniaco. Giusto un po'.
E che sembra maniaco anche alla signora alla loro destra, che ora lo sta fissando in maniera molto astiosa. 

"Allora? Te ne vai?" Chiede il ragazzo alterato.

Derek si passa una mano sul volto. Guarda la signora, poi il ragazzo.

"Hai ragione, sembro un maniaco e mi dispiace. È che prendiamo questo stesso treno da un po' e ti jo notato e sei davvero molto carino e sembri anche simpatico. Per questo so dove scendi, solo perché ti ho osservato. Ma non con cattivi fini, giuro!"

Il ragazzo lo fissa, socchiude gli occhi come lo stesse esaminando, poi si apre in un sorriso.

"Piacere" dice allungando la mano. "Io sono Stiles e confesso di averti osservato come un maniaco anche io."

Derek sorride, per poi stringere la mano.

"Io sono Derek. Allora accetti?" Chiede.

Stiles sorride ancora.

"Sì, è ti conviene andare veloce, che se tardo perdo il lavoro e poi non posso pagarti la cena sabato sera!"





La parola era "TRENO".

365 Sterek (2021) vol.1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora