Juliet
G
uardai il ragazzo davanti a me con gli occhi lucidi, mi alzai e mi avvicinai a lui.
<<X: è passato un po' di tempo dall'ultima volta, non trovi Juliet?>>, domandò retorico.
Non sapevo cosa dire, le parole mi erano morte in gola.
Mi girai verso i miei amici che avevano gli occhi spalancati, sembrava avessero visto un fantasma, e in un certo senso era così.<<D: ragazzi che vi succede?->>, guardò specialmente me, <<-Juliet, lui chi è?>>, chiese.
<<X: scusa, che sbadato, tu sei nuovo, probabilmente non mi conosci per questo. Comunque, piacere, Zac Parker>>, si presentò e a quel nome chiusi gli occhi.
<<D: m-mi avevano detto che eri morto>>, sbiancò improvvisamente.
<<Ja: così sapevamo>>, rispose mio cugino.
<<Z: invece sono ancora vivo e vegeto>>, allargò le braccia teatralmente per mostrarsi.
<<T: ma com'è possibile?>>, si avvicinò con le braccia incrociate.
<<Z: è una storia lunga e vi prometto che ve la spiegherò>>, riaprii gli occhi.
<<J: fallo ora>>, lo incitai.
<<Z: non è il momento>>, rispose.
Mi guardò e sentii gli occhi pizzicare.
<<J: mi sono sentita in colpa per due fottutissimi anni, mi hanno insultata e mi hanno accusata di essere un'assassina. Ho pianto tante di quelle volte che non puoi immaginare e tu ora sbuchi dal nulla e vieni a dirmi che devo aspettare per una cazzo di spiegazione? No caro mio, non è così che si fa>>, sbottai diventando tutta rossa.
<<Z: hai ragione, ma devi fidarti di me>>, mi prese la mano e mi allontanai facendo scattare Dylan in piedi.
Cominciò a mancarmi l'aria e portai le mani alla gola.
Il mio ragazzo venne immediatamente verso di me e gli altri si alzarono.<<G: sta avendo un attacco di panico>>, si rese conto Gordon.
Il moro mi prese il viso tra le mani.
<<D: amore guardami, ci sono io con te, devi calmarti>>, cercò di rassicurarmi.
La situazione però non cambiava, così Dyl mi baciò.
Quando ci staccammo stavo finalmente meglio.<<J: grazie>>, sussurrai flebile e sorrise scuotendo la testa.
<<D: mi basta che stai bene>>, mi diede un bacio sulla fronte.
<<J: torniamo a casa>>, annuì e salutò gli altri con un cenno.
<<Z: mi di->>, ma O'Brien lo bloccò.
<<D: hai già combinato abbastanza danni per stasera, ci vediamo>>.
Uscimmo dal locale e salimmo in macchina.
Arrivammo a destinazione prima del previsto. Ero talmente immersa nei miei pensieri che nemmeno mi accorsi di quanto fosse passato il tempo.
<<D: vuoi che ti accompagni dentro?>>, mi chiese.
<<J: sì per favore>>.
Sorrise, scendemmo dall'auto ed entrammo.
Salimmo in camera mia e chiusi la porta.
Dylan si sedette sul letto e dopo svariati minuti a guardarci mi misi a cavalcioni su di lui baciandolo.Gli sbottonai la camicia e quando arrivai a metà mise le mani sulle mie.
<<D: ne sei sicura?>>.
<<J: sì, questa doveva essere la nostra serata e non esiste modo migliore per terminarla>>, mi morsi il labbro.
Sorrise e riprendemmo ciò che stavamo facendo poco prima.
Spazio autrice
Amatemi. Comunque, lui è Zac Parker:
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A future for us ~ Riverdale after years
FanfictionJuliet Jones, figlia di Jughead Jones e Betty Cooper, abita insieme alla sua famiglia e i suoi amici a Riverdale. L'arrivo di un ragazzo, però, stravolgerà la vita della giovane in una maniera totalmente inaspettata. Piccola premessa, non seguirò e...