Cαριƚσʅσ 39

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La luce del sole riverberava nella stanza, colpendo Jisoo in pieno viso.
Aprì gli occhi con difficoltà, quasi accecata.
Si girò verso Taehyung che continuava a dormirle accanto sereno e ignaro di quei raggi di luce invadenti, dal momento che era disteso a pancia in giù.
Jisoo si alzò lentamente dal letto ancora nuda, per chiudere le tende delle grandi vetrate che davano su Seoul.
Prima di tirarle totalmente, si fermò un attimo a osservare la capitale che si risvegliava, il sole alto e il cielo sereno.
Si prospettava una bellissima giornata e, nonostante avesse dormito poco, sentiva un'eccitazione e un'energia particolari.
La stanza tornò nella penombra, sebbene qualche raggio di sole trapelasse da sotto i tendaggi.

Sgattaiolò di nuovo nel letto e, mentre si posizionava sotto le lenzuola, Taehyung fece un piccolo mugugno e si girò verso di lei.

«Ti sei alzata?», le chiese con gli occhi ancora chiusi.

«Mi ha svegliata il sole, sono andata a chiudere le tende. Ho cercato di fare più piano possibile, scusa», gli disse, guardandolo teneramente.

Lo trovava sempre irresistibile quando era mezzo addormentato, diventava più paffuto e sembrava un bambino.

«Siamo stati troppo impegnati ieri sera, ci siamo scordati di chiuderle», fece lui, aprendo un solo occhio e rimanendo con la guancia destra appiccicata al cuscino.

Allungò un braccio verso di lei e la trascinò vicino, dandole un bacio sulla tempia.

«Sai un po' di me, lo sai?», le disse, annusandole i capelli.

Jisoo sorrise e fece:

«Probabile. Forse anche tu sai un po' di me...»

«Tu hai sempre un sapore migliore...», disse lui maliziosamente.

Jisoo incastrò il viso sulla piega del collo di lui e rimase così accoccolata, chiudendo gli occhi.

«Rapitore, che programmi abbiamo per oggi?»

«Se vuoi nessuno, questa stanza mi sembra abbastanza accogliente»

«Ce la fai a essere serio?»

«Sono serissimo!», rispose, girando il viso verso di lei per guardarla.

«Se il piano era quello di fare "attività fisica" no stop, potevamo stare anche nel mio appartamento senza venire a Seoul», rispose lei sarcastica.

«Credi che i vicini avrebbero approvato? Sei abbastanza rumorosa Kim...»

Jisoo si staccò da lui e gli tirò un cuscino addosso.

«Ok, ok, la smetto. In realtà non ho programmato il viaggio nei minimi dettagli, facciamo quello che ci va di fare. Possiamo rimanere in hotel e prendercela comoda, come decidere di fare un giro per la città.
Unico impegno improrogabile: stasera dobbiamo vedere Jimin e Yoongi, glie l'ho promesso»

«Già immagino Jimin quando gli hai detto che saremmo venuti a Seoul», disse Jisoo ridendo.

«Mi ha chiamato tutti i giorni, anche più volte al giorno. Mi indicava continuamente i nomi degli hotel, attrazioni da vedere, linee della metro, oltre a chiedermi se stessi sospettando qualcosa. È felice per noi»

𝑨𝒏𝒐𝒕𝒉𝒆𝒓 𝒍𝒐𝒗𝒆 (𝐕𝐬𝐨𝐨)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora