Cαριƚσʅσ 43 (Pαɾƚҽ 2)

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Gli occhi di Jisoo saettarono da Sehun a Suho.
Sehun sembrava sorpreso e dispiaciuto allo stesso tempo, mentre Suho la guardava come se volesse trafiggerla con lo sguardo.

Jisoo non voleva credere che quel momento stesse accadendo veramente.
Quante volte aveva immaginato di incontrare Suho per caso.
Spesso le sembrava di vederlo nelle persone che incrociava per strada, per poi capire che non si trattava di lui.
Si era sempre domandata come sarebbe stato, se si sarebbero salutati tranquillamente come due persone mature, oppure se avrebbero evitato anche solo di incrociare lo sguardo l'uno dell'altra.
Quel momento era arrivato senza alcun preavviso o avvertimento e stava accadendo lì, in quell'istante.

Suho si voltò e cominciò ad allontanarsi.
Jisoo si girò verso Taehyung, trovandolo con la mascella serrata e lo sguardo basso.

Non sapeva che fare, qualcosa l'immobilizzava, mentre qualcos'altro sembrava trascinarla via di lì.
Era come se la sua anima si stesse sdoppiando, dilaniandola.

Senza che quasi se ne accorgesse,
sentì le gambe muoversi nella direzione presa da Suho.
Non riusciva a pensare, non riusciva a riflettere, solo caos dentro di sé.
Lui si stava dirigendo verso il parcheggio, rapido, senza voltarsi indietro, nonostante sentisse i passi di Jisoo inseguirlo.

«Suho....!», gli gridò lei per farlo fermare.

Niente, lui continuava imperterrito a camminare dritto.
Jisoo gli stava dietro, cercando di allungare il passo per raggiungerlo.

«Ti prego fermati!», lo implorò.

Erano arrivati all'uscita dell' ON, al limitare del parcheggio.
Suho si fermò di botto e lentamente si girò verso di lei.

Rimasero in silenzio a fissarsi, forse a ricordare entrambi i tratti del volto l'uno dell' altra, quei particolari che avevano fatto parte delle loro vite per sette anni.
Jisoo pensó che si era dimagrito e che sembrava essere ancora più alto di quanto ricordasse, oppure era lei che in quel momento si sentiva rimpicciolire.

«Puoi tornare indietro, me ne sto andando, come vedi», fece lui freddamente.

«Perché scappi via?», gli chiese lei, cercando di riprendere fiato.

«Forse perché non mi fa piacere vederti baciare un altro davanti ai miei occhi?», disse lui, rimanendo impassibile come una statua di cera.

«Parliamo...», lo incitò lei.

«E di cosa dovremmo parlare?
Credo che tu sia stata abbastanza chiara mesi fa, o sbaglio?»

«Come sempre sei bravo a rinfacciarmi tutto...»

«Ti ricordo solo quello che è successo: la verità. Io l'ho accettata, tu?»

Sbam. Ecco che faceva leva sui suoi sensi di colpa. No, Jisoo sapeva benissimo di non averla superata: non riusciva ancora ad accettare di avergli procurato così tanto dolore e non poteva perdonarsi.

«Sono passati otto mesi Suho...»

«Già, abbastanza per te per archiviarmi definitivamente, ma a quanto pare non sufficienti per me...»

Jisoo sentiva lo stesso peso allo stomaco di quando avevano parlato per l'ultima volta, quando gli aveva confessato di non amarlo più e lui era uscito definitivamente dalla sua vita.

𝑨𝒏𝒐𝒕𝒉𝒆𝒓 𝒍𝒐𝒗𝒆 (𝐕𝐬𝐨𝐨)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora