Cαριƚσʅσ 45

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Jisoo girò le chiavi nella serratura del suo appartamento.
Si sentiva particolarmente stanca, a causa degli scossoni emotivi a cui era andata incontro nelle ultime ore, ma al tempo stesso, era mossa dalla speranza che la serata sarebbe andata meglio.
Sapeva che lui la stava aspettando e desiderava solo saltargli al collo, sentire il suo odore e non pensare più a nulla.

Aprì la porta ed entrò in casa.
Lo vide girare immediatamente la testa verso di lei, avvertito dal rumore della porta che si apriva.
Era seduto sul divano con un libro in mano, in tenuta da casa: una t shirt oversize bordeaux e un paio di pantaloncini neri della tuta.
I capelli scompigliati gli ricadevano sul volto e sembrava come essersi appena svegliato.

«Ciao...», le fece, abbozzando un sorriso.

«Ciao...», disse Jisoo, avvicinandosi a lui, per poi sederglisi accanto sul divano.

Si guardarono senza dire nulla, forse ritardando il momento di doversi scusare l'uno con l'altra.
Taehyung semplicemente allungò il braccio verso di lei e la fece poggiare sul suo petto.
Jisoo lo lasciò fare, sentendosi finalmente al sicuro.

«Scusa se non sono tornato stanotte, ero troppo scazzato...», le disse con la sua voce profonda, mentre le accarezzava i capelli.

«Pensavo non volessi più vedermi...», sussurrò Jisoo.

Stava con gli occhi chiusi, godendosi quell'attimo di pace.

«Impossibile Kim. Il letto è troppo vuoto senza di te, non sono più abituato a dormire da solo»

Jisoo sorrise, abbracciandolo forte.
Le era mancato così tanto.
Erano stati lontani un solo giorno, eppure sentiva proprio la necessità di lui, del battito del suo cuore a contatto con il suo.
Passarono qualche minuto così in silenzio, godendosi la presenza l'uno dell'altra, abbracciati e sereni.

«Dove sei stata?», le chiese lui tranquillo.

Jisoo venne d'improvviso allontanata da quell'atmosfera ovattata e assalita da una domanda:

"Devo dirglielo? ".

Era combattuta tra l'essere totalmente sincera e la paura di rovinare tutto.
Non era abituata a mentire e credeva profondamente che alla base di un rapporto ci dovessero essere fiducia e rispetto reciproci.

Così si tirò un po' su per guardarlo negli occhi e disse:

«Ero con Suho, mi ha chiesto di vederci per chiarire...»

In un attimo, vide i lineamenti di Taehyung cambiare: li vide contrarsi, gli occhi gli si fecero più piccoli a causa dello sguardo corrucciato, le labbra serrate in una fessura.
Si scostò da lei, prendendo le distanze.

Jisoo cominciò a capire che qualcosa non andava, che le sue parole non erano state recepite come lei avrebbe sperato.
Taehyung abbassò gli occhi, guardandosi le gambe e cominciò a ridacchiare nervosamente, poi disse tra sé:

«Sono un coglione, sono proprio un coglione»

Jisoo lo guardava allarmata e attendeva il momento per riuscire a chiarire e spiegargli il suo punto di vista.
Non capiva se fosse arrabbiato, dispiaciuto, se fosse disposto a girarsi verso di lei e chiederle spiegazioni.

𝑨𝒏𝒐𝒕𝒉𝒆𝒓 𝒍𝒐𝒗𝒆 (𝐕𝐬𝐨𝐨)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora