Cαριƚσʅσ 49

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Jisoo tornò a casa.
Poggiò distrattamente le chiavi su una mensola e la borsa sul divano, si sfilò velocemente le sneackers e cominciò a legarsi i capelli in una coda alta.
Tutto ciò di cui aveva bisogno era solo una doccia calda, che riuscisse a lavarle via anche i pensieri.
Si spogliò come un automa. Velocizzando i gesti, aveva come l'illusione di riuscire anche a spegnere il cervello.

Illusione che svanì in fretta, non appena la sua pelle venne toccata dalle prime gocce di acqua.
Fu come lasciarsi travolgere da una cascata.
Insieme all'acqua che le scivolava addosso, cominciarono a scorrere anche le lacrime.
Jisoo iniziò a piangere a dirotto.
Tutta la tensione che aveva cercato di mascherare fino a quel momento davanti a lui stava scoppiando, scuotendole il corpo in una serie di singhiozzi incontrollabili.
Si accasciò sul box della doccia, tenendosi il viso tra le mani, mentre l'acqua continuava a scorrere sopra di lei.

"Non può andarsene.
Non può lasciarmi qui così.
Io non ce la faccio senza di lui.
Ormai l'ho perso, non è più il mio Tae.
Non so chi sia ma non mi appartiene più.
Vuole cancellare me, noi, i nostri ricordi. Ha detto che sono solo macigni.
Io invece se ripenso a tutto quello che abbiamo vissuto, mi viene in mente solo la leggerezza di ogni attimo, la nostra bolla sospesa.
Ora è scoppiata.
Ha ragione ho rovinato tutto...tutto ...tutto".

Continuava a incolparsi, dandosi piccoli colpi alla testa, tanto per aumentare l'odio che provava verso sé stessa.
Eppure non riusciva a capire perché Taehyung si fosse indurito così tanto con lei.
Dopotutto non aveva fatto nulla di irrimediabile. Perché non era riuscito semplicemente ad ascoltarla e ad andare oltre?
Perché non le stava dando una minima opportunità?
Era come accecato dal risentimento per poterla vedere veramente, per notare quanto lei tenesse a lui.

Dal canto suo, Jisoo era perfettamente consapevole di non essere riuscita fino ad allora a dargli tutta sé stessa. Rimaneva sempre quel freno che non le permetteva di concedersi al cento per cento.
Lui le aveva detto che desiderava una persona che lo ricambiasse con la sua stessa intensità.
Lei sapeva che avrebbe potuto farlo ma non riusciva a dimostrarlo.
Non capiva se fosse una questione caratteriale la sua o, semplicemente, quello che ancora la frenava era la paura.
Eppure che senso aveva avere paura di soffrire se, ora come ora, il suo più grande timore era quella di perderlo?

Si rialzò dal piatto della doccia, cercando di calmarsi, si lavò velocemente e uscì, avvolgendosi nell'asciugamano bianco.
Quel pianto sembrava averla tranquillizzata, si era sfogata e aveva buttato fuori tutti i suoi tormenti.
Si mise il pigiama, pronta per andare a letto. Non aveva fame, voleva solo far riposare gli occhi ancora gonfi di pianto.

Mentre spazzolava i capelli, la sua attenzione venne colta da un piccolo incarto sopra il comodino.
Lo prese tra le mani, sapendo esattamente cosa fosse.
Lo aveva comprato una settimana prima, con la speranza di riuscire a vedere Taehyung e donarglielo.
Mentre camminava per le strade di Daegu, si era imbattuta in una piccola bancarella gestita da una signora anziana e lo aveva visto: un braccialetto di filo rosso.

Mentre camminava per le strade di Daegu, si era imbattuta in una piccola bancarella gestita da una signora anziana e lo aveva visto: un braccialetto di filo rosso

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𝑨𝒏𝒐𝒕𝒉𝒆𝒓 𝒍𝒐𝒗𝒆 (𝐕𝐬𝐨𝐨)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora