Cαριƚσʅσ 59

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Quel giovedì.

Jisoo non era riuscita a chiedere più di un giorno di ferie, così quella mattina, era andata al lavoro come sempre, per poi tornare a casa, prendere i bagagli e recarsi alla stazione di Daegu all'ora di cena.
Si sarebbe trattenuta a Busan fino alla domenica.

Tre giorni trascorsi con Taehyung.
La loro prova.
Questa volta erano entrambi consapevoli che quei giorni avrebbero potuto rappresentare per la loro relazione uno spiraglio di luce dopo tanto buio, oppure il loro addio definitivo.
Tre giorni le parevano a volte troppo brevi, altre troppo lunghi: sarebbero stati sufficienti per capire veramente quanto i loro sentimenti potessero sopravvivere e superare le loro incomprensioni caratteriali?
Ma al tempo stesso, cosa avrebbero fatto tutta la giornata insieme?
Sarebbero stati capaci di stare sereni e distesi, oppure sarebbe stato un continuo urlarsi contro ed evitarsi?

Queste erano le domande che Jisoo si poneva, osservando dal finestrino dello scompartimento il paesaggio che appariva e scompariva in un battito di ciglia, come una scia di colori dai contorni indistinguibili.

Stava con il capo poggiato al vetro e aveva chiuso gli occhi nel tentativo di rilassarsi e di addormentarsi, quando fu costretta ad aprirli a causa della vibrazione del cellulare nella borsa.

Una videochiamata in entrata da Jimin

citava la scritta comparsa sullo schermo.

"E adesso che vorrà?", si chiese Jisoo, roteando gli occhi e indossando le cuffiette Bluetooth.

«Ehi!», fece lei, rispondendo e facendo un piccolo gesto di saluto con la mano.

Sullo schermo era comparso un Jimin in tuta, steso sul letto di casa sua, che le sorrideva.

«Ciao bella mora, dove sei?», chiese ammiccante.

Non sembrava particolarmente sorpreso di vederla appoggiata al sedile di un mezzo pubblico.

«In treno», rispose lei vaga.

«Beh, la mia era ovviamente una domanda retorica, perché già so che sei in viaggio per Busan...», disse lui con un sorrisetto ammiccante.

«Te lo ha detto Jungkook, scommetto...», fece Jisoo con tono rassegnato.

La fonte poteva essere solo lui, dal momento che era l'unico al corrente del suo viaggio a parte le sue amiche, sua mamma e sua nonna.

«Sì, mi ha chiamato qualche giorno fa dopo che lo hai bellamente friendzonato e mi ha accennato qualcosa»

«Come sta?», chiese Jisoo con una smorfia, per rassicurarsi che l'amico avesse realmente reagito bene come le era sembrato dal loro chiarimento.

«Se la caverà.
Hai fatto bene a parlargli finalmente, covava questa cotta per te da anni. Almeno adesso si metterà il cuore in pace.
Sempre che non torni single da Busan,
in quel caso potrebbe anche riprovarci, chissà...»

«Tutto può essere, ma non credo che accetterei comunque le sue avance...»,
rispose Jisoo, sospirando solo per aver preso in considerazione quell' amara ipotesi.

D'un tratto, vide una figura passare dietro le spalle di Jimin.

«Oh amore, sei tornato!
Vieni a salutare Jisoo, stiamo facendo una videochiamata!», fece lui con voce squillante, girandosi verso quello che doveva essere Yoongi, appena rientrato a casa dal lavoro.

𝑨𝒏𝒐𝒕𝒉𝒆𝒓 𝒍𝒐𝒗𝒆 (𝐕𝐬𝐨𝐨)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora