#130

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Kaira: un grande spazio (boscoso) tra i fiumi

"Peter, ho detto di no. Non ho intenzione di sposarmi, non ho intenzione di sposarmi con uno sconosciuto, non ho intenzione di sposarmi per affari." 

Peter si alza, cominciando a fare avanti e indietro nella stanza. Derek seduto sul suo trono, rilassato e impassibile. 

"Ti ho ripetuto che per non perdere decine e decine di chilometro di territori, devi unire la nostra famiglia con quella al di là dei boschi, fino all'altro fiume. Siamo due popoli fiorenti, le nostre attività vanno benissimo e anche le loro. Insieme avremmo grande potere."

Derek non si smuove. 

"Non mi interessa altro potere. Ho già più potere di re Noah, non voglio stringere alleanze con sconosciuti."

"Sconosciuti?" urla Peter. "Ma se le nostre famiglie hanno rapporti da secoli!" 

"E perché non te li sposi tu?" ora Derek comincia ad alterarsi. 

"Perché si dà il caso che sia tu il re, qui. E devi pensare al bene del tuo popolo!" 

Derek si alza. 

"Proprio per il mio popolo non mi sposerò. Dedicherò la mia vita a loro e alla memoria della mia famiglia. Così è deciso."

E se ne va. Lasciando Peter lì, da solo, che cerca di escogitare un piano. 

Una settimana dopo 

"Non so nemmeno il tuo no-nome..." 

Derek si sta spingendo nel corpo caldo del ragazzo che è messo a carponi davanti a lui. Si sono incontrati al museo di corte, dopo che Derek ha dovuto inaugurare una noiosa mostra su nemmeno sa cosa. Quel ragazzo, però, era in prima fila, interessato all'argomento, ma Derek aveva capito quanto fosse interessato soprattutto a lui. Lo aveva fissato per tutto il tempo e Derek aveva tentato, invano, di non ricambiare. Gli aveva chiesto di seguiro quando, dopo il discorso, era uscito in giardino seguito dalle guardie reali. Il ragazzo era su una panchina, da solo. C'era solo un uomo in lontananza. 

Derek sa che è stata una scelta stupida, ma ora, mentre stringe le mani sui fianchi chiari di quel ragazzo che non riesce nemmeno a rispondere per quanto sta godendo, non riesce a pentirsene. 

"So solo che ti piacciono le-AH, le cose egiziane..."

"Re Derek" risponde tra i gemiti, "quelle che ha-ha presentato, sono tombe di tantissimi anni fa. So-sono affascinanti, aspettavo da anni di-AH, di vederle..." 

Derek rotea i fianchi, facendolo urlare ancora di più, poi si sfila da lui. Sente un gemito di protesta, mentre lo aiuta a girarsi. Non perde tempo e lo sbatte contro il muro, mordendogli il collo ed entrando di nuovo in lui. 

"Sembravi molto più interessato a me..."

Il ragazzo ride, poi urla ancora. 

"Sto per venire...ti prego...continua così...più forte!" 





Poco lontano 

"Re Noah, credo che il nostro piano abbia funzionato" dice Peter. 

Il re sorride. 

"Devo dire che avevi ragione, non c'era bisogno di costringerli. Andranno davvero d'accordo."

Peter si volta, quando sente un rumore alla sua destra. Poco lontano, suo nipote il re sta percorrendo il corridoio del museo, seguito dalle guardie reali. Re Noah si volta di scatto, per non farsi vedere, mentre Derek passa loro di fianco. 

"Re Derek, piaciuta la mostra?" 

Derek lo fulmina con lo sguardo. 

"Ci vediamo al castello, Peter. E domani organizza le guardie, ho un impegno non istituzionale e devono starmi lontane." 

Peter annuisce, impassibile, e Derek si allontana. 

365 Sterek (2021) vol.1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora