#132

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#Writober

Aita: un giardino

"Scott, mi sono perso."

Stiles nemmeno saluta il suo amico quando risponde al telefono. Semplicemente gli dice che si è perso, lì, in quell'enorme giardino di quella enorme villa che ha deciso di visitare da solo quella domenica mattina.

"Stiles, sono appena arrivato a casa di Isaac, ti prego, non farmi venire lì solo per recuperarti. Non puoi chiedere informazioni a qualcuno?"

Stiles sbuffa.

"Scottino, è una domenica nuvolosissima di novembre, chi diavolo vuoi ci sia qua dentro? E lo sai che perdermi mi manda in panico!"

"Sì, lo so, così come so di averti detto di non andarci, perché tra poco piove pure. Stai lì, vedo cosa posso fare."

Stiles sorride intenerito al tono rassegnato di Scott.

"Grazie, sei il fratello migliore del mondo, ti aspetto!"

"Se, se" risponde Scott, chiudendo la chiamata.

Stiles, intanto, decide di sedersi sul prato, e di non inoltrarsi ancora di più. Si sta bene, c'è aria e tra poco arriva Scott. Non c'è bisogno di agitarsi.

Solo che dieci minuti dopo, Scott non è ovviamente ancora arrivato e gli alberi alti sembrano cominciare a soffocarlo. Già non ce la fa più.

"Solo tu puoi perderti in un giardino con le indicazioni lungo il percorso. Alzati."

Stiles alza di scatto la testa, ritrovandosi davanti un Derek Hale abbastanza contrariato, col suo solito giubbotto di pelle e il cipiglio sul volto.

"Scott ha seriamente mandato te? Già il perdermi era stata una punizione, mandare te è troppo!" sbotta, alzandosi.

"Non ti conviene lamentarti o ti lascio qui e Scott nemmeno ti risponderebbe più al telefono, dato che è con Isaac. Forza, cammina, ti porto fuori."

Stiles sbuffa, ma obbedisce, pur mantenendo un adultissimo broncio. Cammina al fianco di Derek, guardandosi intorno di tanto in tanto. Comunque era andato lì per vedere il posto.

"Derek, aspetta, guarda lì, c'è un sentiero!"

Derek si volta. "Scommetto che è così che ti sei perso."

Stiles arrossisce.

"Possiamo andarci, c'è scritto che c'è una fontana con Venere."

Derek alza gli occhi al cielo, ma svolta a destra. Stiles cerca di non esultare.

Camminano per un po' ancora in silenzio, fino a quando il sentiero non si apre un un meraviglioso laghetto, circondato da piante e fiori colorati e, con al ccentro quella che dev'essere la statua di una bellissima Venere che fa il bagno. Stiles si ferma ad osservarla, la bocca spalancata per lo stupore.

"Come mai sei venuto qui da solo?" chiede Derek.

Stiles sbuffa un sorriso.

"Scott era con Isaac, no? Con chi altri avrei potuto farlo?"

Derek non risponde, ma comincia a passeggiare intorno al laghetto. Stiles lo segue in silenzio.

"Dove andiamo?" chiede, quando Derek svolta in un altro sentiero.

"Qui dice che c'è una casa. Non vuoi vederla?"

Stiles lo guarda allibito.

"Sì!" risponde poi, sorridendo luminoso e seguendo il mannaro.

Girano insieme tutto il giardino e Stiles non si lamente nemmeno dei piedi che gli fanno male. Tutto è colorato, bellissimo, e l'autunno rende tutto più magico. Poi c'è Derek che passeggia, che si guarda intorno, che ogni tanto spiega anche qualcosa di ciò che vedono.

"Lì è da dove sei entrato, no?" chiede, distogliendo Stiles dai pensieri.

Sono di fronte un grande cancello e ora c'è anche un po' di gente.

"Sì" annuisce. "Quindi abbiamo visto tutto?"

"credo di si, abbiamo preso tutti i sentieri lungo il percorso."

Stiles annuisce ancora.

"Quindi...quindi grazie. Sia per il salvataggio che per la compagnia. Non dovevi."

Derek alza gli occhi al cielo.

"Sono le due. Hai fame?" chiede.

Stiles è di nuovo senza parole, ma Derek non gli dà nemmeno modo di trovarle. Gli appoggia un braccio intorno alle spalle e lo trascina con sé.

365 Sterek (2021) vol.1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora