Capitolo 10

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GRETA
Mi alzo sono le 6:00 vorrei continuare a dormire, ma devo lavorare, non ho fatto che pensare a lui, alla sua dolcezza e soprattutto al fatto che così, senza nemmeno accorgermene mi sono fidata e mi fido di lui, di ciò che dice e di ciò che fa.

Arrivo a lavoro e gli mando un messaggio mentre aspetto Virginia e Tiziana che si cambiano, per cominciare a lavorare

" buongiorno mio dolce angelo, io sono appena arrivata a lavoro, ti ho pensato tutta la notte e non vedo l'ora di rivederti, spero oggi c'è ne sarà occasione perché già mi manchi"

Sicuramente starà dormendo visto che sono le 7:30 di mattina, Virginia e Tiziana mi riempiono di domande, effettivamente erano curiose di sapere visto che ero andata via con lui.
Senza entrare troppo nel dettaglio, gli racconto cosa è successo, sono entrambe al settimo cielo, loro sapevano tutto di me, come io di loro, parlavamo spesso delle nostre situazioni personali e spesso ci vedevano anche fuori dal lavoro, Tiziana è più grande di noi, ha 35 anni marito e figli quindi diciamo che il rapporto con lei, era un po' differente anche se spesso ci dava consigli, quasi più da sorella maggiore che da amica, invece Virginia ha la mia età, ma è totalmente il mio opposto, a lei piace fare baldoria, quasi tutti i fine settimana va a ballare conosce persone nuove e se gli capita l'occasione di un bel ragazzo, non se lo da scappare, ma non ha nessuna intenzione di avere una storia, spesso ha incontrato bei ragazzi con intenzioni serie, ma lei come una gazzella è scappata via.

Il suono di un messaggio fa subito illuminare i miei occhi e infatti il mio intuito non  si sbaglia, e lui

" buongiorno a te piccolo angelo, mi sono svegliato ora, oggi sono pieno di impegni, non so se riusciamo a vederci, ma come te non faccio che pensarti, mi manchi tanto anche tu"

Ci rimango un po' male sapendo di non poterlo vedere, ma non voglio farmi strane idee per la testa, mi concentro sul fatto che dice di pensarmi, come io penso a lui e che gli manco, come lui manca a me, mi ritrovo di nuovo sorpresa di me stessa, sul credere alle sue parole, senza esitazione.

Fortunatamente oggi c'è movimento al negozio quindi il tempo vola, non nego a me stessa, che fino all'ultimo ho sperato di trovarmelo qui davanti, proprio  come ieri, ma così non è stato.
Leo mi guarda con lo sguardo di chi vuole chiederti qualcosa, ma si trattiene, poi sorridendo si guarda intorno
< oggi non è venuto ?>
Scuoto la testa
< no, lui oggi è impegnato >
Leo annuisce
< immagino>
Lo guardo confusa
< che significa? Perché quella faccia?>
Alza subito le mani come per tirarsi indietro
< nulla, nulla, immagino che fosse impegnato, con il suo lavoro è normale>
Mi sento un po' più serena, ma voglio indagare oltre
< tu lo conosci bene?>
Si fa serio
< tutti conoscono Marco, lui insomma...>
Sta per dire altro, ma l'arrivo di Virginia lo fa bloccare e non perde tempo per liquidarci, con un semplice saluto e andare via

Salgo in macchina e vado dritta a casa, trovo mio padre ad aspettarmi per il pranzo e facciamo quattro chiacchiere, io e lui abbiano un buon rapporto, sopratutto da quando mia madre era andata via, ci eravamo uniti ancora di più, forse uniti da sentimenti comuni, anche se vissuti diversamente, come la delusione, la tristezza, il sentirsi traditi e abbandonati.
Dopo la sua morte è cambiato, come se provasse rabbia per lei, un giorno solo, ricordo che mi ha detto di esserlo con lei, perché se non avesse fatto quella scelta sbagliata, di scappare con quell'uomo, oggi sarebbe ancora viva, che una donna con la sua vitalità, non meritava di morire così presto.
Con il tempo l'ho visto tirarsi su, l'ho visto ridere di nuovo, e ho visto nei suoi occhi, il piacere di essere concordato dalla famiglia, anche la presenza di Sara devo dire ha contribuito a ciò, avevano passioni comuni e per quanto, con tutti noi avesse un ottimo rapporto, credo che scambiare opinioni con qualcuno della stessa età sia differente.

Non lasciare la mia mano Where stories live. Discover now