Capitolo 30

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GRETA
Arriva la polizia, si avvicina a mio fratello e subito dopo,un medico copre mio fratello con un telo bianco, in questo momento e tutto chiaro, mio fratello e morto, lì steso atterra, investito da un bastardo che è scappato, mentre sorridente mi raggiungeva per aiutarmi con le buste della spesa, dove dentro c'era l'occorrente per preparare la sua cena.
Guardo Marco disperata, cerco di raggiungere mio fratello, ma lui mi stringe a se e me lo impedisce
< lascismiiii> scalcio, ma lui non molla < Greta calmati, ora non puoi...> si avvicina anche Manu
< Greta calmati ora > sono arrabbiata, lo sono con me, lo sono con loro e con il mondo intero
< lasciatemi staree... continuate a ignorarmi tutti, come avete fatto fino ad oggi...lui... lui era l'unico....> Adriano abbraccia Manu e entrambi piangono, Marco non mi molla, in modo calmo mi parla < stai calma per favore, così ti senti male...> ho i nervi a mille < dovete lasciarmi stare...> un poliziotto si avvicina a noi, guarda Marco < Marco Neri tu... cosa centri stavolta? Sei uscito da una settimana e già di nuovo nei guai> è vero ero arrabbiata con lui, ma non si meritava questo trattamento e in modo duro mi rivolgo al poliziotto < anziché sparare cazzate su cose assurde, perché invece non cerca quel bastardo che ha uccido mio fratello > il poliziotto mi guarda alzando un sopracciglio, Marco rimane in silenzio, il poliziotto annuisce guardandomi < avrei bisogno di farle qualche domanda sull'incidente, se la sente?> annuisco, il poliziotto con la mano mi indica di raggiungere la volante, ma Marco non mi lascia e abbracciato a me cammina, il poliziotto lo guarda
< non tu Marco, stai tranquillo, non le faccio niente> Marco lo guarda < ho visto anche io l'incidente dalla mia finestra, quindi posso essere d'aiuto > il poliziotto sorride < melodia per le mie orecchie, Marco Neri che collabora con la giustizia, chissà quando lo saprà tuo padre > sento Marco irrigidirsi e capisco quanto per il suo mondo, questo sia fuori dal normale, guarda dritto il poliziotto < quel ragazzo li steso a terra, non ha mai fatto del male a nessuno, e chi lo ha fatto deve pagare, ma se lo ritieni più opportuno, lo trovo da solo, e sai bene che sicuramente ci riesco prima di te e che il prezzo che gli farò pagare io, e sicuramente più alto di quello tuo e della legge che rappresenti> il poliziotto lo guarda male < Marco... > mi intrometto < vuole a svoltare cosa è successo per favore?> il poliziotto mi guarda e racconto tutto, ma io a parte il colore nero della macchina e che era grande, non ho dettagli da dare, ma Marco interviene < era un suv bmw nero, vetri oscurati con doppio scarico di marmitte> il poliziotto lo guarda < ok, per ora grazie, se vi viene in mente altro...> annuiamo entrambi.
Guardo Marco < grazie > lui mi stringe e mi bacia la testa.

MARCO
Appena ha visto il lenzuolo bianco su Daniele, ha dato di matto, Manu ha privato a calmarla, io non l'ho lasciata, ma lei ha tirato fuori la sua rabbia e le parole che ha detto, purtroppo so che le pensa davvero e sopratutto, so che è la verità < lasciatemi stareee.. continuate ad ignorarmi tutti, come avete fatto fino ad oggi... lui...lui era l'unico> provo a dirle di stare calma, ma so che è impossibile, un poliziotto si avvicina e ovviamente anche in queste circostanze, non perde tempo per associare questa tragedia al mio nome, ma Greta lo zittisce, dicendogli che dovrebbe occuparsi di trovare chi ha uccido suo fratello, il poliziotto le chiede se, se la sente di raccontare ciò che ha visto e lei accetta nonostante non si regge in piedi, l'accompagno e il poliziotto dice che non c'è bisogno, ma io dico che ho visto l'incidente è che posso aiutare, ovviamente il poliziotto non si lascia sfuggire l'occasione per dimostrarsi sorpreso che ho deciso, per una volta di collaborare con la giustizia, alludendo che se lo sapesse mio padre, ne sarebbe deluso, ma lui non sa nulla della mia vita, del mio rapporto con mio padre e di quello che mi lega s Greta e anche a Daniele, così senza pensare alle conseguenze, rispondo dicendo senza nessun filtro, che se voglio posso trovare questo bastardo prima di lui e fargli pagare il conto a modo mio, e lo avrei fatto davvero, ma credo che Greta non voglia questo, quindi ora l'unica cosa che posso fare e confessare ciò che ho visto, poi se lei vorrà, troveremo per conto nostro il colpevole, lei racconta ciò che ha visto, ma come immaginavo e molto poco, così io aggiungo la macchina, il modello e alcuni dettagli, il poliziotto ci liquida dicendo che se ci viene in mente qualcosa da contattarlo, Greta mi guarda < grazie> la stringo e bacio la sua testa.
I poliziotti hanno allontanato tutti i curiosi, siamo rimasti solo io Greta Adriano e Manu.
È arrivato il momento, arrivano con una barella per portare via il corpo di Daniele, Greta subito si butta a terra su di lui, guarda disperata quei due medici
< per favore non portatemelo via...per favore> Manu si avvicina a lei e guarda i due uomini < per favore, altri 5 minuti> i due annuiscono e loro insieme abbracciate, piangono sul viso di Daniele.

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