Capitolo uno

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1 puntata

«Adesso un'altra candidata al banco di ballo: Chiara» annunciò Maria De Filippi.
Entrò una ragazza alta, i capelli legati in una coda, un body e un gonnellino nero con delle frange e i tacchi da latino. «È una ballerina di latino-americano: quest'anno la produzione infatti ha deciso di mettere a disposizione due banchi di latino. Chiara dice di sé: "vengo da un paese della Calabria e ho 17 anni. Ballo da quando ne ho 7. Ho fatto diversi stili di danza tra cui modern e classico, ma sono innamorata del latino. Sono molto timida, ma quando mi comincio a fidare, giuro che sono simpatica.
Per me la danza è tutto, mi ha aiutata nei momenti in cui ero giù e mi ha resa felice. Mi hanno sempre insegnato che la parola danza si scrive "danza" ma dentro di se si legge "vita"»
Il pubblico all'inizio applaudì a quelle parole e Maria disse: «Ci balla una samba. Base».

Dopo che ebbe finito di ballare, Chiara rifletté sul fatto che nessuno dei professori aveva abbassato la leva, e quindi stoppato la musica.
Stranamente si sentiva tranquilla, sicura di sé, anche se era da sola al centro di uno studio televisivo.
Sentiva gli occhi di tutti puntati addosso, perciò, mentre riprendeva fiato, si toccò l'estremità della coda per vedere se era tutto apposto.
«Allora Chiara, ora ti metti al centro e vediamo che hanno da dire i professori, che dici?». La ragazza fece come le venne detto e cominciò ad ascoltare i pareri dei professori di ballo. «Alessandra» la chiamò Maria «tu che ne pensi?» «Beh guarda Maria, per me è una ballerina abbastanza versatile, ma io non me la prenderei perché il suo stile non è quello che faccio io. Quindi per me banco no» disse la Celentano. «Veronica, tu che ne pensi?» chiese la conduttrice. «Allora Maria, come ballerina mi piace, come ha detto Alessandra la trovo versatile. Però per me è banco no, mi dispiace, non saprei come aiutarti nel tuo stile».

La conduttrice allora si rivolse a Raimondo, il quale dalla faccia sembrava alquanto esaltato. Maria gli diede parola. «Maria a me piace, mi piace tanto. Voglio dirti che hai tecnica. Mi piacciono i movimenti delle gambe, dei fianchi, come fai gli scatti. E sarei felice se ti andrebbe di lavorare con me».
Chiara non riusciva a crederci: le gambe non la reggevano in piedi, infatti mise la testa fra le mani, fece un respiro profondo e disse: «Grazie mille, davvero». Erano le uniche parole che le venivano in mente in quel momento.
«Quindi Chiara tu adesso fai parte ufficialmente di Amici. Vai a prendere la maglia e poi ti puoi sedere accanto a Mattia, dove c'è il banco libero».

Finalmente il suo sogno più grande si era realizzato: era dentro Amici!
Prese la felpa, salì le scale e si sedette accanto a questo ragazzo biondo che si chiamava Mattia. L'aveva visto ai casting, e constatò che era davvero molto forte nella tecnica. «Piacere, mi chiamo Mattia. Sei davvero brava, Raimondo ha ragione. Sono felice di essere in squadra con te» disse. «Io sono Chiara, ti ho visto e anche tu sei molto bravo, complimenti».

La puntata continuò, e nella scuola entrarono anche altri ballerini e cantanti. Alla fine della registrazione la produzione mandò i ragazzi in casetta e quando varcarono l'ingresso tutti furono investiti come da una carica di adrenalina. Chiara per un attimo si fermò a guardare tutta la casa, voleva imprimerla nella sua mente per sempre.
Era molto più grande di come sembrava in tv, pensò.
Dopo di che si sistemò nella camera con Carola e Serena, due ballerine di classico e di modern che erano davvero molto brave.

La ragazza mise le sue cose sul letto che era nell'angolo e pensò che poteva attaccare alla parete tutte le foto che si era portata da casa. Per prima cosa, dopo aver sistemato la valigia chiamò i suoi genitori, che come lei erano felicissimi. «Sei il nostro orgoglio» dissero sua madre, suo padre e suo fratello in coro.
«Chia, se vuoi venire è pronta la cena» la chiamò Tommaso, un cantante. Chiara salutò la sua famiglia e si sedette al tavolo con gli altri allievi. Quella sera si conobbero un po' tutti, e Chiara fece amicizia con Alex, un cantante con il quale scoprì di avere lo stesso carattere e lo stesso modo di pensare, con Luigi, un altro cantante che era della Calabria, la stessa regione di Chiara, con Christian, Nunzio e Mattia, tre ballerini di Todaro. Il primo faceva hip-hop e gli altri due si contendevano il primo banco di latino.
La sera, dopo essersi dati tutti reciprocamente la buonanotte, andarono a dormire.
"Che l'avventura cominci" si disse Chiara, prima di addormentarsi.

Dal primo momento //Mattia ZenzolaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora