Capitolo 52

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MARCO
Mancano 3 giorni al matrimonio, non vedo l'ora di sposarla.
Oggi ho una riunione importante, con tutti gli altri membri dell'alleanza, sembra che ci sia qualcuno al di fuori di noi, che giri per i nostri quartieri, spacciando droga, minacciando i commercianti di pagare il pizzo e insieme, vogliamo capire che sta succedendo. Dopo la riunione andrò a ritirare il mio abito da sposo, purtroppo anche se avevo deciso di lasciare Greta libera in questi giorni, oggi dovrà andare ad un incontro al mio posto, è un appalto importante, ci sono milioni di euro in ballo, Adriano si era offerto di occuparsene  lui, ma anche se brutto da dire, non mi fido ancora ciecamente di lui in questo ambito, non ha ancora ben capito le regole, quando bisogna parlare o tacere, quando bisogna agire e quando fare un passo indietro, ma per non deluderlo, gli ho detto che può supportare Greta nel l'incontro, ovviamente lei non si presenta mai da sola a questi genere di incontri, ma con il suo fidatissimo angelo Massimo.

Mi preparo e la raggiungo in salotto, lei è già pronta, sta aspettando Adriano per poi andare, la guardo e le sorrido, poi mi faccio serio < non ti sembra di essere vestita un po' troppo...> sorride mentre si guarda, indossa una gonna aderente ad alta vita rosa, con uno spacco laterale che va dalla coscia, fino a sopra il ginocchio, dove finisce la lunghezza della gonna, un top dello stesso colore, con bretelle larghe, tacco nero vertiginoso e grande borsa intonata, capelli sciolti ondulati e quel po di trucco, per risaltare di più il suo viso, ma sopratutto le sue labbra perfette
< sono vestita normalmente...> annuisco mentre mi avvicino a lei e con l'indice le accarezzo la scollatura del top, per poi scendere lungo lo spacco e farla riempire di brividi < dici normalmente? Sarà che vestita così, a me viene voglia di strapparti tutto di disso...> sorride e accarezza il mio viso, per poi scendere sul mio petto < perché tu mi ami...e perché ti faccio un certo effetto..> mentre dice l'ultima frase, accarezza la mia erezione, ed io la spingo contro di me accarezzando il suo fondo schiena < forse posso controllare se anche io ti faccio un certo effetto..  per te è più facile nasconderlo > mi sorride e nel mentre infilo la mia mano sotto la gonna e raggiungo le sue mutandine, suona il citofono io sbuffo e lei sorride allontanandosi da me < dovrai rimanere con questo dubbio fino a stasera, amore mio...> sorrido e la bacio, mentre Adriano entra nel salotto < scusate non volevo disturbare...> lo guardo quasi fulminandolo < tranquillo, ci hai disturbato quando hai citofonato, non ora> Greta sorride e mi da un pizzico sul braccio .
Adriano sembra ansioso di andare, ma prima che escono mi rivolgo a loro, anche se a Greta non avevo nulla da raccomandare < mi raccomando, se vedete ostilità dall'altra parte, oppure poca convinzione lasciate stare... poi ci penso io con calma, oggi l'importante e presenterai e fargli capire che non siamo dilettanti che possono usarci a loro piacimento, ma niente iniziative personali e sopratutto mattate, ok?> entrambi annuiscono e Greta si avvicina per baciare le mie labbra, la guardo dritta negli occhi < mi fido di te amore mio > sorride < ti amo> la bacio < anche io> Adriano si schiarisce la voce < andiamo?> io e Greta lo guardiamo male e poi lei gira i tacchi d lo segue.

Dopo aver preso un caffè esco anche io d raggiungo casa di Fumagalli e qui che oggi ci incontriamo, sono già tutti arrivati e cominciamo subito, a quanto pare, dalle informazioni prese si tratta di un gruppo di giovani, anzi giovanissimi ragazzi, che giocano a fare i malavitosi, addirittura sembra che i commercianti siano stati minacciati con delle pistole finte.
Fumagalli e molto irritato < dobbiamo dare una lezione a questi coglioni> tutti annuisco, ma voglio capire meglio < che proponi? > lui si guarda intorno < io propongo di andare a casa loro, nel loro quartiere, con tanti uomini armati e fargli capire chi comanda, in modo da essere d'esempio se a qualcun altro venisse in mente di fare ciò stanno facendo loro> scuoto la testa < vuoi andare a casa loro per ucciderli?> lui annuisce < esatto Marco > mi alzo in piedi e guardo tutti i presenti < io non sono d'accordo, abbiamo fatto questa alleanza, per essere uniti forti e evitare guerre e morti...> lui mi interrompe < si ma tra di noi...> scuoto la testa < certo, prima di tutto tra di noi... ma io non sono d'accordo ad uccidere dei ragazzini per dare esempio, l'esempio si può dare anche in un altro modo, meno violento e sopratutto che non porti la polizia, intorno hai vostri affari > Stefano interviene < che vorresti fare?> cammino lentamente tra loro
< dobbiamo mettere più uomini per i quartieri e nel momento giusto, intervenire, prendere i ragazzi e portarli da noi, dove con le giuste parole e se necessario, un paio di ceffoni gli facciamo capire qual'e il loro posto> Fumagalli scuote la testa < e se non lo capiscono?> alzo le spalle < a quel punto, non si può che procedere come hai detto tu... ma prima, vorrei provare ad evitare sangue e morti> Francesco annuisce < secondo me ha ragione Marco, anche perché dietro questi quattro deficienti, ci potrebbe essere qualcun altro e noi dobbiamo sapere prima di agire in maniera così forte> annuisco alle parole di Francesco e con me tutto gli altri < passiamo alle votazioni?> tutti annuiscono e con piacere noto che tutti, oltre Fumagalli hanno alzato la mano per appoggiare la mia proposta.
Ci stringiamo la mano e ci salutiamo.

Non lasciare la mia mano Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora