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Pt. 2

«Come dico sempre, uno è un incidente, due una coincidenza, tre uno schema.»

Natale 2020

Ventitré dicembre, un freddo assurdo nonostante in California il cima non sia mai così gelido, ma c'è comunque un bel sole alto nel cielo. 

Stiles passeggia tra le bancarelle che eccezionalmente quell'anno popolano il parco di Beacon Hills, perdendosi tra i profumi, le decorazioni e i sorrisi delle tante persone lì quel sabato. Pensa che l'anno prossimo, probabilmente non sarà nemmeno lì. Sarà al college, se uno di quelli a cui ha fatto domanda lo accetterà, e che avrà nuovi amici, magari un fidanzato. Forse avrà anche un lavoro e, se riuscisse ad arrivare a New York, potrebbe passarlo lì il Natale, magari con suo padre che sono anni che non fa un viaggio. 

Si ferma ad uno degli stend, attratto da palline di Natale in vetro, coloratissime. Sorride, vedendone una su cui è disegnato un lupo con il cappello da Babbo Natale. Continua a passeggiare, quando gli squilla il cellulare. Scott. 

"Ehi, Scottino! Sei atterrato?" chiede. Scott era stato da suo padre la settimana prima e ora è di ritorno. 

"Sì, ma mamma non può venire a prendermi. Non è che potresti venire tu? Se sei impegnato, aspetto, non c'è problema!" 

Scott è sempre un cucciolo. 

Stiles impiega mezz'ora per arrivare in aeroporto, parcheggia, poi va alla ricerca di Scott che non risponde al telefono. Un cucciolo, ma sempre con la testa un po' tra le nuvole. Sarà da qualche parte appartato con Isaac, come se nessuno avesse capito che stanno insieme. 

"Ecco chi doveva venire a salvarci."

Una voce conosciuta attira l'attenzione di Stiles, che si volta alla propria sinistra e si ritrova proprio lui davanti. 

"Cosa diavolo ci fai tu qui?" chiede. 

"Per una fantastica coincidenza, il mio aereo e quello di Scott sono atterrati a distanza di pochi minuti, quindi mi ha offerto un passaggio." 

"Io non ti ci voglio nella mia auto!" protesta Stiles. 

"Dai, fratello, non cominciate a litigare come quando eravamo piccoli!" 

Scott lo dice sorridendo, per poi stringere Stiles in un abbraccio. 

"Mi sei mancato" sussurra. 

"Non ci vediamo solo da una settimana, Scott, non fare il sentimentale" lo prende in giro Stiles, ma ridendo con lui. 

Quando sono in auto, Stiles si immette in strada, ascoltando i racconti di Scott ed Isaac. Quando arrivano a Beacon Hills, Stiles chiede dove deve fermare Derek. 

"Porta prima me ed Isaac a casa, per piacere, che mamma mi ha già chiamato dieci volte perché è in ritardo per la cena di domani. Anzi, dopo passi anche tu? Così facciamo prima, non so quante cose abbia preparato. Parlava di crema e mirtilli." 

Stiles vorrebbe ucciderlo, ma annuisce. Quando loro scendono e Derek si siede sul sedile del passeggero alla sua destra, riparte. 

"Dove ti porto? Sul ciglio di un'autostrada?" 

Derek gli dice semplicemente l'indirizzo, sembra non voler rispondere alla provocazione. Arrivano in silenzio davanti ad un enorme palazzone grigio, in periferia. Sembra quasi abbandonato. 

"Tu vivi qui? Da solo? Perché non stai con Cora e Peter?" 

"Penso non siano affari tuoi, non credi?" risponde acido l'altro. 

365 Sterek (2021) vol.1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora