La prima volta 1/2.

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É la mia prima volta quindi siate comprensivi 😊.

Un solo avvertimento: Mattia sta sotto, Christian sta sopra.

Baci💋.





Ricevere quel posto di lavoro era stato per lui una manna dal cielo; quando sei sull'astrico, ogni opportunità sembra valida, ma non credeva che sarebbe finita così.

Da cameriere nei ristoranti era finito a fare le pulizie in una casa che sembrava quattro volte il suo appartamento, senza contare l'immenso giardino di fuori.

Christian non sapeva fare bene le pulizie ed era incredibilmente lento, ma quando aveva sentito la paga di coloro che lavoravano all'interno di quell'immensa villa, aveva fatto del proprio meglio per entrarci e rimanerci.

Molti gli dicevano che non era il caso, che avrebbe fatto meglio a trovare un altro modo per tirare avanti, ma Christian non credeva fosse conveniente buttarsi in un ristorante, in un cento commerciale o in una fabbrica per lavorare il doppio delle ore e ricevere un quarto di quello stipendio.

Che poi le motivazioni su cui facevano leva sembravano davvero stupide, oltre che molto discutibili; sulla famiglia proprietaria di quel patrimonio, giravano strane voci.

Stefanelli non li aveva ascoltati più di tanto, ma aveva capito che l'oggetto principale di tutte quelle affermazioni fosse nient'altro che l'ultimo erede della famiglia Zenzola: Mattia.

Sembrava fosse irritabile, maleducato e incredibilmente arrogante.

Eppure al moro non sembrava affatto così.

Quando l'aveva incrociato per la prima volta fra i corridoi immensi di quella villa, il ragazzo -che aveva capito essere più piccolo di lui di due anni-, lo aveva salutato cordialmente e gli aveva fatto anche alcune domande.

Come si chiamava, da dove venisse, se si trovasse bene e che se voleva fare una pausa poteva prepararsi qualcosa in cucina, o anche che per qualunque problema avrebbe potuto parlare con lui.

Al che Christian aveva risposto più che positivamente; non aveva mai seguito il consiglio di cucinarsi qualcosa quando ne aveva voglia, ma aveva apprezzato molto tutta quella gentilezza.

Certo, a volte lo facevano uscire molto dai suoi iniziali ruoli: da che doveva pulire solo le stanze, finiva per diventare una specie di autista personale, accompagnando i signori e loro figlio quando e dove volevano. Ovviamente lo pagavano di più quando succedeva, perché aveva capito che alla famiglia Zenzola non piacesse per nulla tenere debiti con qualcuno; ma Christian avrebbe guidato quelle macchine anche senza ricevere nulla in cambio, detto fra noi.

Grazie a quel ruolo, aveva scoperto nuovi dettagli di quella famiglia che aveva sempre cercato di non sentire dalle voci di esterni: il padre stava spesso fuori per lavoro ma non si faceva mai mancare il tempo da dedicare alla propria moglie; da quello che aveva capito lei invece aveva un'azienda tutta sua, quindi diciamo che i soldi erano l'ultimo dei problemi in quella casa.
Peró gli piaceva perché rimanevano sempre molto umili, gentili e disponibili con tutti.
Non si meritavano affatto le voci che giravano sul loro conto.
Per quanto riguarda invece loro figlio, aveva capito che fosse molto più viziato rispetto ai genitori: ogni fine settimana andava dal parrucchiere per farsi sistemare i capelli, e per farsi colorare i capelli dalle ciocche bionde e non mancava andasse in centri estetici per cerette o trattamenti. Spendeva davvero tanto sulla cura del proprio corpo, e non c'era nulla di male, per carità, ma gente come Christian se andavano dal barbiere una volta ogni tre mesi era già tanto; quando si era ritrovato quasi senza soldi, con un affitto da pagare, aveva rinunciato anche a quello, tagliandosi da solo i capelli quando risultavano incontrollabili.

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