#154

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Stiles pensava che cosa del genere accadessero solo nei film, nei libri. Che una cosa simile potesse essere solo frutto di fantasia. E, invece, è nel salotto di casa di Derek, aspettando il padrone di casa, insieme a Scott, ad Isaac, Lydia, Erica e Boyd e sono tutti decisamente agitati. Troppo agitati. 

"Perché ci sta mettendo tutto questo tempo?" chiede Scott. 

"Forse perché abbiamo trovato un neonato che dormiva in una cesta, fuori casa, in piena notte e non sappiamo che cazzo fare?" sbotta Stiles, nervoso oltre ogni limite. 

Scott lo guarda allibito, mentre Lydia gli si avvicina, passandogli una mano tra i capelli. 

"Vedrai che andrà tutto bene" si aggiunge Erica, sedendoglisi di fianco. Stiles butta fuori un sospiro esasperato. 

Un'ora e mezza prima, all'una di notte, mentre già dormiva da un po' con Derek, aveva sentito proprio il suo compagno scattare a sedere. Si era alzato insieme a lui, convinto fosse solo un incubo, ma Derek si stava già alzando, annusando l'aria. 

"C'è qualcuno nella proprietà" aveva detto, infilandosi una maglia e ordinando a Stiles di non muoversi. 

Stiles, ovviamente, lo aveva seguito fino al piano di sotto e alla porta di ingresso e aveva potuto sentire Derek dire un "Ma che cazzo..." mentre apriva la porta. 

Un pianto aveva invaso l'ingresso e Stiles gli era corso di fianco. Lì, ai loro piedi, infagottato alla meglio, c'era un neonato in lacrime. 

Avevano subito chiamato la polizia e poi il branco, perché le forze dell'ordine li avevano invitati ad andare con loro, per poi andare in ospedale con il bambino. Derek aveva praticamente costretto Stiles a stare lì a casa con gli altri, senza dargli modo di ribattere e facendolo infuriare. 

Ecco perché un'ora dopo è lì, esasperato, arrabbiato e con una assurda ansia dentro. E ha anche paura che possa succedere qualcosa a Derek, gli sembra assurdo che abbiano lasciato casualmente un bimbo davanti casa loro, casa di un mannaro Alpha. 

Erica gli appoggia la testa sulla spalla e Stiles le bacia i capelli, quando gli squilla il cellulare e scatta, facendola quasi cadere. 

"Derek?" risponde. 

"Ehi" saluta calmo. "Puoi uscire fuori e controllare la cassetta della posta?" 

Stiles annuisce e corre, poi si ricorda che Derek non lo può vedere. "Sì, sto andando... Aspetta... Ecco. C'è un biglietto, Der." 

"Proprio nulla?" chiede Derek, e Stiles si stranisce. Perché sta mentendo?

"Derek, devo leggerlo? Cosa succede?"

"Okay. Sì, torno tra poco."

E mette giù. Stiles guarda quel bigliettino ripiegato per infiniti secondi, fino a quando non sente una mano sulla spalla. Scott, alla sua sinistra, lo guarda dolce. 

"Quello cos'è?" chiede. 

Stiles guarda il suo amico, sentendo tutto il peso dell'accaduto addosso e lo sbbraccia di slancio. 

"Scusa se ti ho risposto male!" gli dice, tra le lacrime. Scott lo stringe forte, quasi cullandolo. 

"Non devi scusarti. Vogliamo leggerlo insieme?" 

Stiles annuisce, poi glielo passa, per farglielo leggere a voce alta. 

"Ciao Alpha Hale. Tu non mi conosci, ma io conosco bene te e la tua famiglia. Mia mamma mi ha parlato tanto di voi, fin da quando ero piccola. Per me siete stati un esempio da seguire e, anche se non ho mai avuto l'onore di incontrare nessuno della tua famiglia, vi considero parte del mio branco. Questo è il motivo per cui stai leggendo questa lettera: sono in pericolo, la mia fine è praticamente già scritta, ma quella di Tommy no. E non voglio essere io a portarlo nel baratro con me. Hanno ucciso tutta la mia famiglia e Mi hanno quasi trovata, nonostante io sia venuta qui dall'Alaska, e il tempo è poco. So che ti prenderai cura di lui, del mio cuore. Mi fido di te e del tuo branco e sappiate che questa mia scelta non vi metterà in nessun pericolo, nessuno sa di Tommy. Spillate a questo foglio trovi anche tutti i documenti per l'affido, scusa se mi sono permessa di compilarle a nome tuo, spero tu possa perdonarmi. Te ne sarò per sempre grata. Amanda Thorn. P.s.: mia mamma ricordava sempre con piacere le chiacchierate fatte ogni estate sotto il portico di Villa Hale." 

Scott alza lo sguardo su Stiles che ancora non riesce a capire ciò che ha ascoltato. Pericolo, branco, affido. Gli prende il biglietto dalle mani e sfoglia gli allegati: c'è tutto quello che serve per un affido, più tutti i documenti del bimbo. Thomas Thorn, gruppo sanguigno A negativo, nato sei mesi prima.

Scott gli passa un braccio intorno alle spalle, spingendolo a rientrare. Si sente totalmente sotto shock. Sempre Scott spiega tutto agli altri, ma nessuno si azzarda ad avvicinarsi a Stiles che continua a fissare il vuoto, seduto sul divano. 

Non sa quanto tempo sia passato, quando sente la serratura scattare e Derek entra in casa. Tommy in braccio e un sacchetto della spesa in mano che Boyd prontamente prende per portarlo in cucina. Lydia gli si avvicina, dando una carezza al bambino, poi esce di casa, così come fanno tutti gli altri. Scott, per ultimo, si abbassa all'altezza di Stiles ancora seduto, prendendogli il viso tra le mani e baciandogli la fronte. 

"Vengo tra qualche ora, okay? Andrà tutto bene."

Stiles si sforza di sorridergli, poi lo sente chiudersi la porta alle spalle. 

Quando Derek gli si siede di fianco, Stiles non può fare a meno di voltarsi a guardare il bimbo. 

"Si chiama Tommy, è un lupo." 

Derek annuisce. "Lo so, l'ho anche portato da Deaton, sta benissimo. Cosa diceva il biglietto?" 

"che è il figlio di Amanda Thorn che credo al momento sia...sia..." Stiles non riesce a trattenere le lacrime e abbassa lo sguardo, ma lo rialza appena sente tirare la manica. Il bimbo sembra essersi svegliato e ha afferrato la manica del suo pigiama. 

"Vuoi prenderlo in braccio, mentre il leggo tutto?" gli chiede Derek e annuisce. 

Derek gli si siede di fianco a leggere, mentre Stiles osserva meglio Tommy. 

Ha le guanciotte paffute, il viso di un bimbo sereno e in salute. I capelli sono chiari, così come gli occhioni. Stiles sorride quando tira fuori la lingua e comincia a fare tante bollicine. 

"Sei bellissimo..." sussurra.

Vede Derek ripiegare i fogli e sospirare. 

"Li conoscevi, quindi?" 

"Sì, la mamma di Amanda era una grande amica di mia madre. Non mi ricordo di lei, credo abbia l'età di Cora, però. Stiles...dici che devo uscire a cercarla?" 

Stiles continua a guardare Tommy. 

"Vuole tenere questo bimbo al sicuro. Se ti metti sulle sue tracce e chi ce l'ha con lei lo capisce, non credo ci metteranno tanto a capire tutto. E metteresti tutti in pericolo. Credo che la sua sia stata una scelta dettata dall'amore, ma comunque ragionata e soprattutto sofferta." 

Derek non risponde, ma allunga un dito verso Tommy, che glielo afferra e lo stringe. 

"Mi dispiace, Stiles."

"Per cosa?" 

"Per averti tirato dentro l'ennesimo casino." 

Stiles lo guarda e sorride. Sorride perché sì, è un casino, ma ci sono dentro insieme e hanno affrontato cose ben peggiori. 

"Cambiare dei pannolini è più piacevole di Jackson versione kanima, non credi?" dice, accennando un sorriso all'espressione stupita di Derek. 

Derek che si sporge, appoggiando le labbra sulle sue, ancora il dito stretto nella manina paffuta di Tommy che continua a fare bollicine con la bocca. 





La parola era "PANNOLINI". 

Ehilà! Come state? 
Volevo darvi una news: sono finita su TikTok. Mi trovate come @contuttolostomaco . Mi piacerebbe seguire anche voi! 

Blu. 

365 Sterek (2021) vol.1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora