#168

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*continuo*

Le giornate passano tranquille, tra mare, sole e qualche gioco con Jack. Stiles si sente rilassato, il ricordo degli esami è lontano e David lo tratta benissimo. 

Sono passati due giorni quando si ritrova di nuovo di notte, accaldato, sul portico e con un fortissimo mal di testa. E' seduto sullo scalino, la fronte appoggiata alle ginocchia e gli occhi chiusi. 

"Stai bene?" 

Stiles alza la testa e rivolge lo sguardo verso Derek, in piedi alla sua sinistra. 

"Mi fa malissimo la testa" dice, con tono lamentoso. Derek si abbassa, accovacciandosi al suo fianco. 

"Hai preso troppo sole stamattina?" 

Stiles fa no con la testa. "Sono addirittura stato all'ombra. Mi fa male da oggi pomeriggio, come se partisse da dietro il collo e mi arrivasse alla fronte." 

"Scendi di un gradino" dice Derek. Stiles lo guarda con sguardo interrogativo. "Sono un medico, fidati."

Il ragazzo obbedisce e Derek prende il suo posto, mettendosi alle sue spalle con le gambe divaricate. 

"Rilassati" dice, appoggiandogli le mani sulle spalle, ma ottiene l'effetto Contrario. Stiles sussulta, per niente rilassato. Le spalle si irrigidiscono e si gira appena. Derek ha un sopracciglio inarcato. "Tu così ti rilassi?" 

"Cosa fai?" chiede Stiles. 

"Evidentemente un massaggio" risponde, senza spostare le mani dalle sue spalle. "Credo sia colpa della cervicale. Posso?" 

Stiles lo guarda, poi annuisce, girandosi di nuovo verso il mare e cercando di rilassarsi. 

E ci riesce davvero. Derek sembra sapere dove gli fa male, da dove comincia il dolore e preme in tutti i punti giusti. Stiles farebbe le fusa, se fosse un gatto. 

Sente una mano scorrergli lungo il collo, poi fino al mento. Derek gli prende il viso, piano, facendogli inclinare il collo. Prima verso destra, poi a sinistra. E ancora per altre tre volte. 

Derek passa per l'ultima volta le mani alla base del suo collo, poi le appoggia sulle spalle. "Va meglio?" chiede. 

Stiles riapre lentamente gli occhi, sa di star sorridendo. "Dio, tu hai le mani magiche. Mi sento la testa leggerissima, che bello!" dice, voltandosi un po' verso di lui. Vede Derek sbuffare un sorriso, mentre si sposta, mettendosi seduto al suo fianco. Stiles cerca di ignorare il leggero brivido di freddo che sente appena la presenza dell'altro svanisce. 

"Tieni il collo al caldo per stasera, non dovresti prendere freddo, ora." 

Stiles annuisce. "Quindi dovrei rientrare. Non ho sciarpe, siamo al mare."

Derek ricambia il suo sorriso e rimane seduto, mentre Stiles si alza e si avvicina alla porta di ingresso. 

"Tu stai bene?" chiede alla sua schiena. Derek sta fissando il mare, sembra pensieroso. 

"Sì, certo" risponde. "Buonanotte, Stiles" aggiunge. E Stiles rientra, senza aggiungere altro. 



La mattina seguente, Stiles è sdraiato all'ombra dell'ombrellone, in spiaggia, mentre David è a fare il bagno. 

"Posso sedermi?" 

Stiles annuisce e sorride alla persona che sta stendendo un telo al suo fianco. "Non ti piace il sole?" chiede. 

"No, poi sono pallidissimo, mi brucio. E odio sudare." 

"Anch'io mi brucio facilmente, mentre quelli lì sono dei selvaggi che non temono scottature."

365 Sterek (2021) vol.1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora