Tratto dalla Storia:
È successo tutto così in fretta che neanche posso dire come quel perfetto sconosciuto, è diventato tutto ciò di cui avevo bisogno.
Perché si, realizzai tutto dal giorno alla notte.
Di punto in bianco mi accorsi che a fare goal...
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feel like a fairy
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melissabellini se mi calpesti ti chiedo scusa swamicostantini sei proprio stupida 😂
ginevracorradii sei illegale
costantinileo e niente bella gente, mia sorella è tutta un'altra cosa swamicostantini amore mio💘
lucarinaldi_ ciaoneee ❤️🔥
other comments - Swami's POV
Il Twiga sembrava sul punto di scoppiare.
Sapevo che fosse un locale molto frequentato a Forte Dei Marmi, ma non immaginavo tutto quel casino.
Non mi ci volle poi così tanto a pensare che le persone probabilmente erano lì per festeggiare ancora la vittoria degli Azzurri.
Come d'altronde lo ero io. Con l'unica eccezione che la sottoscritta era stata obbligata dalla sua migliore amica.
Non ero mai stata una grandissima tifosa del mondo del calcio, a differenza di tutti gli altri membri della mia famiglia.
A me piaceva solo informarmi su ciò che combinava la nazionale, mentre in famiglia dai miei genitori a mio fratello passando anche per la mia Camilla, tutti e dico tutti amavano tutto ciò che riguardasse quello sport.
"Ho bisogno di un drink!" Mi disse Ginevra a gran voce per farsi sentire
Io annuì e lei si diresse verso il bancone, mentre io decidi di trovare un angolo meno affollato.
Avevo bisogno d'aria.
E per questo, scrissi un messaggio veloce a mio fratello per poi cercare l'uscita.
Quando il vento mi arrivò finalmente addosso, chiusi gli occhi e feci un bel respiro.
"Ei bellezza, perché non vieni con me?" Mi domandò qualcuno palesemente ubriaco
Cercai di allontanarmi, ma il ragazzo prese il mio polso e lo strinse.
"Lasciami!" Esclamai dimenandomi
"Sai che è inutile che urli vero? La musica non fa sentire niente" Balbettò per via dell'alcol, per poi tirarmi a se.
"Ti ho detto di lasciarmi!" Esclamai nuovamente cercando di allontanarlo
Il ragazzo non mi ascoltò e cercò di baciarmi, ma le sue labbra non toccarono mai le mie.
Successe tutto molto in fretta. Un istante prima, mi stava per baciare e subito dopo fui lontana da lui.
"Ti aveva detto di lasciarla." Disse un ragazzo mettendosi davanti a me
"Amico andiamo, voglio divertirmi." Disse l'altro per poi scoppiare a ridere
"Ti conviene andare a casa prima che ti spacchi la faccia." Disse il ragazzo che mi stava facendo da scudo
Quello ubriaco, traballò per poi ridere nuovamente e dire "ah si?"
Il ragazzo che invece era davanti di me, fece due passi in avanti e quell'altro cercò di scappare e cadde.
Poi si rialzò e riuscì a correre via, mentre l'altro gli urlava di non farsi più vedere.
Io dal canto mio, ero come immobilizzata.
"Stai bene?" Mi domandò quel ragazzo
Alzai gli occhi ed incrociai i suoi marroni che per un istante mi parvero in parte verdi.
Annuì e lui mi accennò un sorriso.
"Grazie"
Lui mi guardò, con le mani nelle tasche dei jeans e mi disse "non devi neanche dirlo"
Lì fui io ad accennare un lieve sorriso, a quel perfetto sconosciuto che mi aveva appena aiutata.
"Sei qui da sola? Hai bisogno di qualcosa?" Domandò gentilmente
Scossi la testa e mi voltai verso il locale.
"Sono con amici, ma avevo bisogno d'aria." Dissi
"Posso capire, dopo un diventa fastidioso." Mi rispose ed io riportai gli occhi su di lui.
Indossava una t-shirt bianca e dei jeans, eppure sembrava stupendo.
"Se vuoi posso far chiamare i tuoi amici" mi disse poi
"Non c'è bisogno grazie, ora gli scrivo." Gli risposi prendendo il cellulare e scrivendo a Leo, che volevo andare via e che li aspettavo fuori.
Mio fratello era online e rispose subito.
"Arrivano." Dissi e il ragazzo annuì
"Puoi andare eh." Gli dissi guardandolo "Non ti lascio sola, non dopo quell'emerito bastardo." Mi disse ed io non potei fare a meno di accennare nuovamente un lieve sorriso.
Lui mi sorride a sua volta e poi mi porse la mano.
"Comunque, io sono Federico." Disse ed io strinsi la sua mano
