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Grocery.

Una lunga doccia di angoscia e brutti pensieri scostò dal suo corpo un ultimo paio di granelli di sabbia e vecchie croste di pelle secche. Non aveva idea di che aspetto avesse la sua schiena, ma da come l'acqua bruciava a contatto delle cicatrici fresche poteva dedurre che non fosse un bello spettacolo. Ci sarebbe voluto molto tempo per tornare ad un aspetto decente.

Katsuki in generale non aveva neanche fatto mistero di quanto quelle ferite non sarebbero mai sparite dalla sua pelle. Eijiro avrebbe aggiunto anche che lo aveva detto con un'espressione un po' troppo apatica, come se non gliene importasse nulla. Non si era mostrato impressionato o tanto meno dispiaciuto.

Era come se fosse abituato a vedere corpi sfigurati.

Da come aveva potuto accorgersi in quei giorni di convivenza della stanza e del letto matrimoniale durante la notte, quando trovava il biondo senza maglietta o in asciugamano dopo una doccia, il suo corpo (Doveva anche nascondere il suo imbarazzo quando dormiva praticamente nudo al suo fianco ed evitare di guardarlo troppo per non mostrarsi interessato) era liscio e privo di segni.

Se non per una piccola cicatrice che partiva dall'orecchio e terminava dietro la nuca sparendo nei capelli disordinati.

Il suo unico problema fisico sembrava essere, infatti, l'udito.

Era stato un po' più informato a riguardo dallo stesso ragazzo durante una chiacchierata notturna: dal sinistro non sentiva proprio, se non con un auricolare che si era vantato più volte di aver costruito fra un discorso logorroico e l'altro. Dal destro invece se si parlava ad alta voce e vicino, Katsuki sentiva quasi decentemente.

Aveva provato ad ipotizzare nella sua testa come fosse successo, perché era ovvio che non ci fosse nato. Parlava troppo bene e raramente urlava quando non ce ne era bisogno. Eppure nonostante la curiosità se ne era stato zitto, rimanendosene per lo più del tempo in silenzio a sentirlo parlare evitando di essere inopportuno.

Eijiro non era mai stato un chiacchierone, quindi preferiva così.

Se Katsuki aveva evitato di chiedergli come fosse finito nella Landa (anche se dubitava che il ragazzo non avesse cercato il suo nome per capire chi si fosse messo in casa e toccato involontariamente nel sonno) anche lui poteva evitare di chiedergli perché non ci sentisse.

Quando Izuku faceva battute finiva sempre a prendersi qualcosa di pesante o appuntito in faccia. Si chiedeva come facesse ad essere ancora vivo e dove prendesse il coraggio di fare certe affermazioni.

I bassifondi erano una novità, forse non doveva stupirsi più di tanto? Si sarebbe abituato con il tempo.

Uscì dal piatto doccia evitando di toccare con le spalle la parete in vetro. Strofinò bene i piedi sul tappetino per non fare troppo casino con l'acqua; non avrebbe fatto i suoi comodi solo perché puliva qualcun altro: anche in una casa piena di servitù aveva sempre fatto del suo meglio per non sporcare troppo.

I vestiti che li erano stati dati erano decisamente della taglia di Katsuki, e forse non gli sarebbero entrati. La camicia dovette infatti lasciarla sbottonota per buona parte mentre i pantaloni calzarono, anche se un po' stretti sulle cosce. Si toglievano una decina di centimetri e per quanto il biondo fosse ben allenato non aveva spalle grosse quanto le sue.

Uscì dal bagno dopo un ultimo sguardo nello specchio per assicurarsi di non sembrare ridicolo in quel modo, con ancora i capelli bagnati a macchiare di acqua le maniche della camicia. Scalzo, rabbrividì per la sensazione del metallo freddo delle scale sotto le piante dei piedi, ancora sensibili dalla Landa e cercò di raggiungere uno dei grossi tappeti persiani al centro del soggiorno. I mobili in quel posto, per quanto di colori bizzarri e forme diverse si abbinavano bene l'uno all'altro.

Grocery- Steampunk AU [kiribaku]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora