𝕴𝖑 𝖕𝖆𝖙𝖙𝖔 - 5

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Come penso si sia capito, Reich ha completamente dimenticato il nostro amico sovietico e anche Urss ha dimenticato il nazista. Quindi, quando si incontreranno per firmare il patto, saranno completi sconosciuti tra di loro. Il motivo principale per cui Reich ha dimenticato il sovietico è che Urss ha cambiato bandiera con il tempo, inoltre, quando erano giovani, non aveva la benda che ha ora. Invece Urss non saprei... sarà per la troppa vodka?

Agosto, 1939...

Pov: Third Reich

Apro lentamente gli occhi e vedo che non è ancora sorto il sole, come al solito mi sono svegliato prima dell'alba. Sono nella mia camera dentro il Reichstag, ho deciso di trasferirmici da un po', così che per me sarà più comodo lavorare. Mi stiro, allungando le braccia sopra la testa e sbadigliando, poi mi sfrego il viso con le mani, per svegliarmi mentalmente. Infine sbuffo, mi giro per guardare l'ora sulla sveglia, dopo aver acceso la lampada sul comodino, e leggo ' 05:03' , sono le cinque... meglio che cominci a prepararmi, dato che qui al Reichstag cominciamo a lavorare di prima mattina. Mi alzo dal letto, ho solo i boxer, dato che è ancora estate, invece, nelle stagioni più fredde, metto anche una camicia da notte che mi arriva alle cosce. Mi vesto con la solita uniforme nera, senza dimenticarmi del cappello, che per me è fondamentale, è come se fosse diventata una parte integrale di me. Dopo aver finito di vestirmi vado allo specchio per sistemarmi il colletto della camicia e il nodo della cravatta, poi mi dirigo verso il calendario che tengo nella stanza, attaccato a un muro, per vedere gli eventi principali della giornata, il resto me li dice di prima mattina il mio consigliere. Sposto gli occhi sul 23 agosto e leggo la parola 'Sowjetunion', all'inizio sono colto alla sprovvista, ma poi comincio a ricordare cosa dovrò fare oggi: dovrò stipulare un patto con la grande e temuta Unione Sovietica. Sono curioso di vedere come appare il sovietico dal vivo, se mette davvero timore come si dice. Allora meglio che mi muova se voglio arrivare in orario. Dato che ora sono circa le 5 e per il viaggio ci vogliono più o meno 6 ore, dovrei arrivare tra le 11 e le 12. Perfetto direi. Anche se ci sarebbe l'opzione del teletrasporto per andare a Mosca, ma non sono stato autorizzato dall'Urss, quindi è da scartare.

Dopo aver sistemato le ultime cose decido di andare nel mio ufficio per prendere il patto di non aggressione e altri documenti, che metto nella tasca interna della giacca, oltre alla mia fidata Whalter PPK, la mia pistola. Poi, camminando per il corridoio, il mio consigliere mi raggiunge correndo "Mein Fuhrer! Oggi deve incontrare l'Unione-" "Si lo so già, invece chiedi per mio ordine di preparare il mio aereo privato, con destinazione Mosca" gli dico interrompendolo, lui si zittisce, poi mi risponde "Certo Meine Fuhrer!" poi corre dall'altro lato del corridoio. Intanto arrivo al piano terra, dove trovo Friedrich "Guten Morgen, Friedrich" "Guten Morgen, Mein Fuhrer" mi risponde salutandomi, poi guarda l'orologio al polso "Signore, dovremo dirigerci all'aerostazione a breve" "Perfetto, allora andiamo"

Arriviamo all'aereo, che può contenere una decina di persone, poi partiamo verso il territorio slavo. Nel viaggio guardo fuori dal finestrino, osservando il cielo, che cominciava ad illuminarsi per il sorgere del sole, tempestato da nuvole bianche, mentre mi chiedo come sia il sovietico e se sarà difficile convincerlo a firmare il patto. Mi incuriosisce il fatto che mi interessi così tanto a un paese che non ho mai neanche visto, aggiungendo il fatto che sia comunista e slavo.

Finalmente arriviamo nella capitale russa, anche perché cominciavo ad annoiarmi in quell'aereo, e, scendendo, siamo accolti da alcuni soldati russi, armati di Kalashnikov. Cominciano a parlare russo tra di loro, facendo in modo di non farci capire una parola, poi ci fanno segno di andare verso una macchina, che suppongo ci porterà al Cremlino. Ho potuto notare come la stra grande maggioranza dei soldati siano molto alti, infatti praticamente tutti mi superano in altezza, anche se porto i miei stivali con il tacco. Poco dopo ci scortano alla macchina, saliamo e ci dirigiamo verso la capitale.

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⏰ Last updated: Jun 08, 2023 ⏰

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𝕴𝖑 𝖌𝖎𝖚𝖉𝖎𝖈𝖊 è 𝖑𝖆 𝖒𝖎𝖆 𝖈𝖔𝖘𝖈𝖎𝖊𝖓𝖟𝖆Where stories live. Discover now