L'amore rende scemi

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Gli venne da ridere, mentre scorreva il dito sulla timeline di Twitter, stravaccato sul letto, prossimo ad addormentarsi.

Era Maggio inoltrato e ormai leggeva unicamente teorie su quella collana che aveva deciso di mostrare due settimane prima - senza riflettere troppo sulle conseguenze di quel gesto - il sabato sera della semifinale di Amici, quando aveva indossato lo stesso completo azzurro e bianco di Christian.

Si domandò come fosse possibile che ai fan non sfuggisse alcun minimo particolare, ma poi si rese conto che, in effetti, neanche a lui sfuggivano mai particolari riguardanti la persona che gli interessava.

Quel ciondolo dal cuoricino spezzato era spopolato nel fandom, che si domandava - o meglio, si divertiva a fare teorie - a chi appartenesse l'altra metà.

Ormai erano passate settimane da quella storia Instagram pubblicata innocentemente, eppure le teorie sulla complementarietà di quella collanina non erano andate scemando, e non appena i fan trovavano una foto del collo - bellissimo - di Christian, facevano infiniti confronti e paragoni con il tipo di catenina.

Mattia non vedeva il moro da un paio di settimane e le loro interazioni pubbliche - ma anche private - erano diminuite considerevolmente. Si scrivevano pochi messaggi e si chiamavano a malapena una volta al giorno, ma il modo in cui si rapportavano era cambiato drasticamente.

Mattia si ritrovò per l'ennesima volta a fantasticare e ricordare quel che era successo quel fatidico sabato mattina a Bergamo.

Si era svegliato prima del moro, ed era la prima volta che poteva dirsi felice di aprire gli occhi dopo un sonno così profondo e sereno.
Si era ritrovato accanto quel ragazzo che dormiva con un'espressione così pura e genuina in volto, che aveva percepito le farfalle nello stomaco nonostante tra loro vi fosse sempre stata solo amicizia.

Eppure quella volta, quella settimana, era tutto diverso: nessuno dei due riusciva a spiegare bene cosa, ma qualcosa era successo di sicuro. Si guardavano sotto una luce diversa e non avevano bisogno neanche di comunicarselo, perché era ovvio che quel nuovo sentimento fosse reciproco.

Per la prima volta da quando lui e Christian passavano il tempo insieme, il minore era stato investito da una sensazione inebriante, incantevole, intrigante. Mentre lo guardava dormire, con le spalle larghe ma rovinate dalla break dance, rifletteva sul fatto che per loro fosse tutto naturale.

Erano lì, mezzi nudi in un letto da una piazza e mezzo, e ogni singola sera che avevano passato insieme da quando si erano incontrati fuori da Amici, l'avevano passata dormendo nello stesso letto: sia quando erano con Francesco - obbligato a dormire su una brandina, escluso - sia quando si erano fermati una notte da Cosmary - lasciando gli altri tre dormire insieme in un'altra camera.

Loro si sarebbero scelti anche con mille opzioni, ed era semplicemente così scontato che Mattia aveva sentito il suo stomaco accartocciarsi e stropicciarsi.
Era questo il motivo per cui la mamma spesso gli ricordava delle voci sui social? Sperava di frenarlo?

«Mmm...»

Il moro si era stiracchiato e aveva tirato il corpo del biondo a sé.

«Già pensieroso di prima mattina?»

«"Prima mattina" Chri? È mezzogiorno!»

«Appunto, Matti, torna a dormire con me»

Lo aveva abbracciato, pelle bollente contro pelle bollente, entrambi mezzi nudi. Le farfalle che avevano risvegliato il povero piccolo, si erano appena fatte sentire ancora più forti al primo percepire il petto liscio del più alto addosso.

what the hell were we? [os zenzonelli]Where stories live. Discover now