5 settembre 2021 / 10:27 am
Zandvoort, Olanda
«Non ci credo, siamo davvero a Zandvoort!»
Grace aveva alzato gli occhi al cielo, divertita dalla reazione di suo padre, e aveva scannerizzato il suo pass, facendo fare lo stesso ai suoi genitori, prima di attraversare tutti insieme i tornelli ed entrare nel paddock, dove suo padre si era messo a fare foto a qualunque cosa si trovasse davanti, mentre sua madre, sorridente, si guardava intorno.
«Merde, ma quello è Sebastian Vettel!»
«Papà, smettila subito!» Grace aveva spalancato gli occhi, rivolgendosi poi al pilota Tedesco. «Ciao Seb, ti prego di scusare mio padre, è un po' esaltato.»
L'uomo le aveva sorriso, come a dirle che era tutto apposto, prima di avvicinarsi a loro. «È un piacere conoscervi, signori Villa, e complimenti per vostra figlia, è davvero una brava ragazza.»
«Grazie, Sebastian, lo apprezziamo molto.»
«Possiamo farci una foto? Così la appendo sull'albero di Natale.»
Grace aveva sospirato. «Papà, per favore.»
«Va tutto bene, Grace, la faccio volentieri.»
La Monegasca gli aveva sorriso, un po' per scusarsi per il comportamento di suo padre, prima di prendere il telefono che sua madre le stava porgendo e scattare un paio di foto, lasciando poi andare Sebastian, che li aveva salutati con un sorriso e gli aveva augurato di divertirsi, sparendo nel paddock.
«Che figuraccia, papà! Sei incredibile, davvero, alla tua età.»
«Non prendertela, tesoro, Sebastian è stato molto gentile, non credo gli abbia dato fastidio.»
«Io lo spero.» aveva sospirato per la ventesima volta, prima di mettersi gli occhiali da sole. «Venite, vi accompagno da Sophie e gli altri.»
«Che altro c'è con lei?»
«La sorella di Max, Victoria, con suo marito Tom e il figlio Luka.»
«Max ha un nipotino?»
«Già, l'altro dovrebbe arrivare a dicembre.»
Juliet aveva sorriso. «Che meraviglia, non vedo l'ora di conoscerlo.»
«Sono sicura che ti piacerà, è un bambino dolcissimo, ed è identico a Max.»
«Allora mi piacerà sicuramente.»
Grace aveva ridacchiato alle sue parole, prima di recuperare suo padre, che si stava facendo gli affari suoi nel paddock, e incamminarsi verso il paddock club, dove avrebbero passato la giornata in compagnia della famiglia di Max, che sicuramente li stava aspettando. Quando poi erano arrivati davanti all'ingresso un buttafuori aveva chiesto i loro pass, che aveva controllato per bene e scannerizzato, prima di lasciarli entrare. Così avevano salito le scale, fino a raggiungere la terrazza già stra colma di persone, dove Grace si era alzata sulle punte dei piedi per cercare Sophie e gli altri, trovandoli - fortunatamente - subito.
«Eccoli, venite.»
«Senti una cosa, tesoro.»
«Dimmi, mamma.»
«Ma il padre di Max dove sta? Non sento mai parlare di lui, non l'ho mai visto nemmeno in televisione durante le gare.»
Grace aveva sorriso appena. «È complicato, Max e suo padre non hanno un bel rapporto.»
«Capisco, mi dispiace molto.»
«Tranquilla, è meglio così.» le aveva fatto un altro piccolo sorriso, per farle capire che sarebbe stato meglio evitare quel discorso, e aveva raggiunto la famiglia Verstappen, che era seduta al loro tavolo, probabilmente in attesa di fare colazione. «Buongiorno a tutti.»
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𝐃𝐀𝐍𝐃𝐄𝐋𝐈𝐎𝐍𝐒 | MV33
FanfictionF1 DRIVERS | IN CORSO Se nella sua giovane vita Grace Villa era sempre stata convinta di avere tutto sotto controllo era solo perché aveva dimenticato un paio di occhi turchesi come il mare delle Maldive, o quasi. [ storia di @abovtleclerc copertin...
