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Le gambe mi tremano, il cuore mi batte forte in gola, sento un'ondata di calore posarsi sulla mia pelle ancora abbronzata.

«Carlotta» la voce esce dalle labbra sottili e rosee della conduttrice, Maria De Filippi, che mi invita a raggiungerla al centro dello studio.

Faccio un veloce saluto generale prima di ascoltare la bionda.

«Allora lei è Carlotta ha 17 anni e viene da Napoli; dice di sé: sono una ragazza molto timida ed introversa, per questo motivo la maggior parte del tempo tendo ad isolarmi dal resto del mondo...» Maria mi guarda ed io annuisco alle sue parole.
«...La danza è la mia migliore amica, il mio rifugio, l'unica cosa su cui posso contare veramente, a lei devo tutto»

Maria mi fa cenno di mettermi in posizione.

«Balla un pezzo modern contemporaneo sulle note di "No Time To Die"...Base»

Ballo.

Ballo come se ci fossimo solo io e la musica in quella stanza.

Ballo per me, finalmente dopo tanto tempo, ballo solo e soltanto per me.

La musica finisce e automaticamente mi metto dritta al centro dello studio pronta ad ascoltare le opinioni dei professori.

«Emanuel Lo» lo chiama la conduttrice.

«Allora Carlotta se devo essere sincero il banco non te lo darei, ti vedo ancora troppo acerba, hai bisogno di imparare ancora e ancora»

Sussurro un "ok" in risposta.

«Raimondo»

«Molto molto brava, ma banco no»

«Ok vediamo l'ultimo giudizio, Celentano»

«Hai fisicità, tecnica, espressività, sei il tipo di ballerina che cerco io, quindi banco assolutamente si!»

A quelle parole un sorriso si fa strada sul mio volto e sento i miei occhi pizzicare, ma mi prometto di non piangere, non voglio mostrarmi debole a così tanta gente.

Corro al mio banco, vicino a Rita, una ragazza con cui ho già avuto modo di conoscermi ai casting.

Ci abbracciamo e continuiamo a vedere gli altri concorrenti esibirsi.

[...]

Appena varcato il cancelletto della casa io e Rita andiamo subito a prenderci una stanza.

«Non ci credo ancora di essere entrata» enuncia Rita abbracciata al letto.

Non posso non annuire e lasciar uscire una piccola risata dalle mie labbra.

«Ciao ragazze, mi fate vedere cosa avete portato?» la voce di Maria esce alta dall'altoparlante ed io e Rita ci spaventano un pochino.

La mia compagna di stanza fa vedere cosa si è portata dietro da casa ed io e Maria commentiamo tutti i suoi discorsi a riguardo.

«Tu Totta cosa hai portato?»

Sorrido al soprannome con cui mi ha chiamata la donna bionda e comincio a cacciare alcune foto e oggetti vari.

«Ho portato alcune foto di me e la mia famiglia, questa qui è con mia cugina ed è quella a cui tengo di più»

«Sei tanto legata a lei?»

«Tantissimo, è la persona a cui tengo di più, le riesco a raccontare sempre tutto senza sentirmi giudicata o diversa in un certo senso» le spiego.

«Questo è un peluche di Spiderman, perché sono ossessionata dalla Marvel» le dico facendole ridacchiare.

«Va bene, adesso vi lascio sole. A dopo»

«A dopo» rispondiamo all'unisono io e la mia compagna.

[...]

«Tutti sulle gradinate» la voce di Maria ci riporta tutti all'attenzione, ed
immediatamente facciamo ciò che ci viene chiesto.

«Nella puntata di Domenica, durante le vostre esibizioni, i professori vi hanno dato dei voti, ad ognuno di voi...»

«Da questi voti sono uscite due classifiche, una di canto ed una di ballo. Adesso uno ad uno vi chiamo e vi faccio vedere i voti che vi sono stati dati, ed infine vi faccio vedere le classifiche» ci spiega la conduttrice, mentre noi annuiamo.

Mostra alcuni voti dei miei compagni per poi chiamare me.

«Carlotta»

Celentano: 8
Raimondo: 7.5
Emanuel Lo: 6.2

Sorrido nel vedere i voti sullo schermo, sono molto felice dei risultati.

Sotto gli applausi dei miei compagni ringrazio i professori.

Resto a guardare anche i voti dei miei compagni prima di uscire fuori fuori il giardino a discutere con Rita e Ramon la classifica di ballo: io sono arrivata quarta, invece loro due sono arrivati ultimo e penultima, cosa altamente ingiusta.

«Secondo me loro hanno votato molto soggettivamente, basandosi solo su ciò che si sentivano a pelle, senza guardare la tecnica, i passi, l'espressività» dice chiaramente Ramon, ed io e Rita annuiamo trovandoci d'accordo con lui.

«Va bene io entro dentro, vado a dormire» ci saluta il ragazzo, seguito da Rita che, anche lei stanca, se ne va a dormire.

Io decido di rimanere qui fuori, da sola, con gli occhi puntati sulla luna, è una cosa che faccio spesso: guardare la luna.

Mi dà un senso di tranquillità, mi calma.

«Oh scusa pensavo non ci fosse nessuno» all'improvviso la porta si aprì mostrandomi la figura di un ragazzo.

Samu.

Ho avuto modo di adocchiarlo ai casting; non ho mai avuto però il coraggio di parlargli.

«Non preoccuparti, puoi restare» lo rassicuro.

In risposta si siede affianco a me, dopo avermi chiesto il permesso.

«Che bella la luna stasera» mi dice, vedendo che il mio sguardo era fisso su di essa.

«Tanto»

«Tu sei più bella però» mi sussurra prima di rientrare dentro e scomparire nel buio della casetta.

Ha detto proprio quello che ho sentito?

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𝖢𝗂𝖺𝗈 𝗋𝖺𝗀𝖺, 𝖼𝗈𝗆𝖾 𝗌𝗍𝖺𝗍𝖾?
𝖵𝗈𝗅𝖾𝗏𝗈 𝗌𝗎𝖻𝗂𝗍𝗈 𝖽𝗂𝗋𝗏𝗂 𝖼𝗁𝖾 𝗊𝗎𝖾𝗌𝗍𝖺 𝖾̀ 𝗅𝖺 𝗆𝗂𝖺 𝗉𝗋𝗂𝗆𝖺 𝗌𝗍𝗈𝗋𝗂𝖺 𝖼𝗁𝖾 𝗌𝖼𝗋𝗂𝗏𝗈, 𝗊𝗎𝗂𝗇𝖽𝗂 𝗆𝗂 𝗌𝖼𝗎𝗌𝗈 𝗂𝗇 𝗉𝗋𝖾𝖼𝖾𝖽𝖾𝗇𝗓𝖺 𝗉𝖾𝗋 𝗀𝗅𝗂 𝖾𝗋𝗋𝗈𝗋𝗂 𝖽𝗂 𝗌𝖼𝗋𝗂𝗍𝗍𝗎𝗋𝖺 𝗈 𝖾𝗋𝗋𝗈𝗋𝗂 𝗀𝖾𝗇𝖾𝗋𝖺𝗅𝗂.
𝖲𝗉𝖾𝗋𝗈 𝖼𝗁𝖾 𝗅𝖺 𝗌𝗍𝗈𝗋𝗂𝖺 𝗏𝗂 𝗉𝗂𝖺𝖼𝖼𝗂𝖺:)
𝗑𝗈𝗑𝗈♡︎

𝐌𝐈 𝐂𝐎𝐌𝐏𝐋𝐄𝐓𝐈||𝙎𝙖𝙢𝙪Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora