Interrogazione di italiano, seconda ora, 3 persone alla lavagna, 5 sedute tra i banchi, tutto il resto della classe a casa o in un bar. Lara è lì, con le occhiaie sotto gli occhi, a rispondere a tutte le domande che il prof le pone, a volte incerta, a volte un po' meno.
Lui li manda a posto e dice "avreste potuto fare di più". Lara borbotta e il prof, sbuffando, le chiede cosa c'è che non va.
"No niente, è che...avrei potuto fare di più, lei dice, ma quando prof? Ci ha assegnato 40 pagine da studiare in due giorni, ieri sono stata tutta la giornata fino a mezzanotte, stamattina mi sono svegliata alle 5 per ripetere, quando lo avevo il tempo per fare di più? E lei, quando se ne viene dicendo che non dobbiamo stare vicini a questi aggeggi elettronici perché ci portano via il sonno, lei predica bene e razzola male, quando lei non ci dà neanche l'opportunità di uscire.
Solo il fine settimana abbiamo per riposarci e ci ritroviamo a studiare per il lunedì. Non vedo i miei amici da una settimana prof, poi ci dice che socializzare è importante"
"Signorina, qui ognuno deve imparare a prendersi le proprie responsabilità."
"Già, e lei è il primo che non lo fa eludendo le mie domande. Perché non mi risponde prof? Quando avrei potuto fare di meglio? Non avrei dovuto dormire stanotte? E poi prof, i miei compagni, loro che per evitare di essere chiamati alla cattedra non si sono presentati, loro non devono prendersi le loro responsabilità? La verità è che questa scuola tutto insegna tranne che essere onesti. Ci insegna a vivere si, in modo meschino, adottando sotterfugi, trovando scuse. Non ci avrei messo niente a non presentarmi, a farmi fare una giustifica da mamma o addirittura avrei potuto falsificarla come farà la metà degli assenti domani. Lei cosa avrebbe potuto dire? Nulla, è avrei posticipato l'interrogazione alla prossima settimana, sempre che non trovi qualche altra giustificazione."
"Cosa vuoi dirmi adesso? Vuoi che ti interroghi la prossima settimana?"
"No prof, io voglio solo che si renda conto che ci chiede pure l'anima mentre ci esortate a tenercela stretta, io voglio che lei capisca che tutto lo schifo del mondo comincia da qui. Il problema degli assenteisti, delle finte malattie, degli alibi falsi in tribunale, degli scaricatori di colpe...sono abitudini che cominciano da qui e lei sembra non farci caso. Non voglio niente prof, solo che lei apra gli occhi, solo dirle che tutti gli autori che denunciavano l'ipocrisia del proprio tempo avevano ragione, ma voi preferite scegliere le poesie carine che parlano d'amore, quelle che qualche verso lo infialiamo pure sullo stato di Facebook, che sono belle eh, non fraintendetemi, ma non hanno sapore. Sono belle, ma che me ne faccio io di sapere quanto sono biondi i capelli di Laura, loro non mi insegnano come essere una persona migliore, e nemmeno voi"
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RomanceFrasi e storie bellissime che parlano di noi, dei nostri problemi e di ciò che siamo
