15. Millie

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I'm sick and I'm tired too
I can admit, I am not fireproof
I feel it burning me
I feel it burning you
I hope I don't murder me
I hope I don't burden you
If I do, I do

-The neighbourhood

Asher

<< credi che il viola mi stia bene? >> alzo lo sguardo su Liam che sta frugando nel mio armadio.

<< credo di sì, ma sono sicuro che la mia roba ti stia grande perciò è inutile che cerchi lì dentro. Vai a vedere nell'armadio di Peter >> dico riportandolo sullo schermo del computer, mi sistemo gli occhiali sul naso e sbuffo irritato quando noto un piccolo graffio sullo schermo.

Probabilmente Millie lo ha di nuovo preso in prestito, a mia insaputa.

<< solo perché tu sei una montagna palestrata e io no, non significa che io non posso indossare i tuoi vestiti >> ribatte tirando fuori una camicia viola orrenda, che mi è stata regalata anni fa e che non ho mai messo.

<< non si tratta solo di massa muscolare, sei anche più basso >> salvo il file per poi chiudere il portatile.

<< solo di qualche centimetro, e la camicia te la rubo comunque >> alzo gli occhi al cielo per la sua ostinazione, non ascolta mai gli altri e fa sempre di testa sua.

<< come mai sei così rilassato oggi? >> chiede poi mentre si infila la camicia orrenda.

<< ho dormito bene >> mi alzo dal letto, e metto gli occhiali al loro posto.

<< sono sicuro che tu abbia dormito bene, ma credo che la ragione della tua quiete sia ben diversa dall'aver dormito. >> non credo conosca la vera motivazione, come potrebbe? Lui non era neanche stato a casa di Audrey ieri sera; perciò, non può sapere che quando sono uscito di casa nel cuore della notte era per tornare lì.

<< e quale sarebbe secondo te? >> chiedo con tono di scherno.

<< oggi a scuola anche una certa biondina era più rilassata del solito. Non vorrei insinuare niente, ma mi viene difficile credere che ieri tu sia uscito nel cuore della notte solo per prendere l'ennesima birra >> lo guardo, con le braccia incociate al petto ed un sopracciglio alzato.

<< stai insinuando che io e Alicia abbiamo scopato? >> domando facendo finta di trattenere una risata, già si parla molto di lei in questa casa, se poi si venisse a sapere ciò che è successo ieri probabilmente nessuno dei due avrebbe mai pace.

E mi da fastidio chiamarla Alicia, perché non è il suo vero nome.

<< insomma, il fatto che tu sia attratto da lei non è un segreto, lo abbiamo capito tutti ormai. Ma non sto insinuando assolutamente nulla, soprattutto non una cosa del genere. >> risponde ironico.

<< Liam... >> mormoro guardandolo male.

<< che cè? >>

<< passi troppo tempo con Luke, stai diventando come lui >> borbotto prendendo la prima t-shirt che mi capita dallarmadio.

<< non è vero. Io sono molto meno irritante di Luke >> dice ferito.

<< sai dov'è Noah? Dovrei parlargli >> lo vedo studiarmi dal riflesso dello specchio, mentre io mi do una sistemata veloce ai capelli.

<< si, stavamo uscendo da scuola quando mi ha detto che sarebbe andato da Alicia >> risponde dopo qualche secondo. Mi volto nella sua direzione, prendo le converse nere e me le infilo.

<< perché? >> chiedo mentre armeggio con i lacci.

<< intendi perché è andato da lei? Non lo so, credo che dovessero parlare di qualcosa >> dice non del tutto convinto.

<< da quando sono così tanto amici? >> domando infilandomi il telefono nella tasca del jeans.

<< non lo so, si sono conosciuti il suo primo giorno di scuola. Perché tutte queste domande? >> gli lancio uno sguardo con la coda dell'occhio mentre indosso la giacca di Jeans che avevo lasciato abbandonata sulla sedia.

<< per sapere. Sono suo fratello e vorrei sapere se si frequenta con una ragazza >>

<< o magari vuoi sapere se lei ha un interesse per tuo fratello? >> mormora avvicinandosi al mio letto.

<< no, non mi importa del suo interesse >> rispondo irritato.

<< d'accordo, ma giusto per fartelo sapere: lei non sembra per niente propensa ad avere una relazione seria, perciò puoi stare tranquillo, non si frequenterà con Noah >> mi grida dietro mentre esco dalla camera senza neanche rispondergli.

Non mi interessa, se lei vuole avere una relazione può averla, se non vuole per me è uguale. A prescindere da chi sia il ragazzo, se mio fratello o un altro.

Scendo le scale tranquillamente, ma proprio nel momento in cui sto per aprire la porta d'ingresso vengo richiamato alle mie spalle.

<< Ash, per favore vieni qui! >> seguo la voce, fino ad arrivare in cucina.

<< stavi uscendo? >> domanda mia madre notando il mio abbigliamento un po' casuale, ma comunque non da casa.

<< si, perché? >> chiedo.

<< ti ricordi che domani è mercoledì? Quindi il giorno del pranzo di famiglia? >> annuisco confuso, è ovvio che lo ricordi. Nessuno di noi dimentica mai l'ultimo mercoledì del mese. Il giorno in cui tutti saltiamo la scuola per pranzare insieme. Delle volte invitiamo anche altra gente, ma la cosa non si ripete mai. La maggior parte delle persone non apprezza il nostro modo di scherzare, oppure non sono tipe da una botta e via. Perciò non le rivediamo più.
E soprattutto molte di loro si spaventano a causa del trambusto della nostra famiglia.

<< bene, vorrei che invitassi anche Alicia. Sai che non vedo l'ora di conoscerla e quale occasione sarebbe meglio della brace in giardino con gli Anderson? >> dice elettrizzata.

<< non possono invitarla Luke o Noah... o qualsiasi altra persona che non sia io? >> chiedo sospirando. So gia la risposta, ma tentar non nuoce.

<< no, Luke si sta allenando, Noah non è a casa e gli altri non hanno il suo numero. Max ce l'ha ma sembra sparito >> e come avevo previsto, la risposta è negativa.

<< cosa ti fa pensare che io abbia il suo numero? >>

<< sono tua madre e ti conosco. Sicuramente lo hai rimediato in caso dovesse esserti utile >> ha ragione, l'ho fatto. Ho rubato il telefono a Max e mi sono salvato il numero. Non so il perché, ma l'ho fatto.

<< d'accordo. Ora però vado, qui mi sto annoiando >> mormoro tirando fuori il telefono per scriverle un messaggio.

ASHER: mia madre ti invita a pranzo da noi domani.

<< Ash anche io mi annoio, mi porti con te? >> mi blocco di nuovo davanti alla porta.

<< dove vuoi andare? >> apro la porta e la piccoletta mi affianca.

<< parco giochi? >> chiede.

Noioso.

<< certo, andiamo al parco giochi >> mi rivolge un sorriso immenso mentre usciamo in strada mi da la manina.



Ciao!

So che il capitolo è un po' corto, ma è soltanto un capitolo di passaggio.

Spero che vi sia piaciuto comunque, e spero di aggiornare entro domani sera.

-Asia

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