💙Capitolo 12🖤

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Erano ad occhio e croce le quattro del pomeriggio.
Fuori il sole era ancora alto.
Giorgio aveva appena finito di farsi una doccia e cambiarsi.
Quella sera sarebbero stati tutti un po' più rock del solito.
Aveva appena uscito alcuni indumenti dall'armadio.
Li prese sotto braccio e iniziò a vestirsi frettolosamente.
Una volta davanti lo specchio, il castano guardava in modo fiero il suo stile.
Aveva indossato una t-shirt nera con le maniche apparentemente strappate e sopra di essa, giusto da tenere finché non avesse iniziato a suonare, una felpa blu, jeans blu scuro con alcuni strappi tenuti insieme da delle spille da balia, anfibi neri, una polsiera nera e blu a scacchi sul polso sinistro, orecchini a forma di vite e la solita catenina d'argento.
Mancava solo il tocco finale. I capelli.
Mise la mano destra tra i suoi morbidi capelli castani e li scompigliò con un gesto veloce, giusto da non averli troppo incollati al viso.
Era pronto per prendere la sua roba e uscire di casa.
Sorrise timidamente al suo riflesso nello specchio, per poi uscire dalla stanza con la chitarra riposta nella custodia, sulle spalle e il piccolo amplificatore in mano.
Magari non gli sarebbe nemmeno servito.
Camminò fino al salotto e guardò la madre, intenta ad avvicinarsi sorridente al figlio per poi lasciargli un bacio sulla guancia.
"Ci vediamo dopo " disse Rosalba facendo l'occhiolino.
"Va bene, a dopo" rispose il ragazzo sorridendo.
Dopodiché, Giorgio uscì di casa.
Prese il telefono dalla tasca e chiamò Cico, per informarlo che era già uscito di casa.
Dieci minuti dopo i componenti del gruppo si ritrovarono sul luogo.
"Hey Gio!" Esclamò Cico vedendo il castano arrivare.
"Hey" rispose quest'ultimo sorridendo al rosso.
"Sono emozionatissimo. Stasera ci sarà anche Stre, non posso crederci" disse Cico con fare innamorato.
Giorgio rise.
"Ti dichiarerai?" Chiese quest'ultimo con curiosità.
"Non so..penso sia presto" rispose l'altro.
"Hey, avete intenzione di montare gli strumenti o preferite chiacchierarvela per tutta la sera?!" Domandò severamente Valter guardando i due ragazzi intenti a parlare.
"Scusa, arriviamo " rispose Giorgio avviandosi verso una pedata alta a occhio e croce alta venti venti centimetri.
La batteria era posizionata in fondo alla pedana.
Tutto sommato era bella, di un rosso fuoco.
Avrebbe di certo fatto un figurone quella sera.
Giorgio sorrise guardandosi attorno.
Insieme agli altri, iniziò a collegare tutti i cavi e a posizionare gli strumenti.
Ognuno di loro era pronto ad ogni evenzione.
Avevano con loro corde di ricambio per le due chitarre, corde per il basso, bacchette di ogni tipo e delle bottigliette d'acqua.
Giorgio si sentiva emozionato più di prima.
Sentiva un fuoco ardere dentro se.
Le prime ore, i ragazzi ordinarono delle pizze e si sedettero ad un tavolo.
"Ragazzi, siete pronti a stasera?" Domandò Giorgio con tanta energia.
"Ooh si" rispose Cico poggiando la sua lattina di cola.
Il castano sorrise.
Era fiero dei suoi amici.
"Dici che ci verrà a vedere qualcuno?" Domandò Michele.
"Ma si, non stiamoci a fare preoccupazioni inutili e divertiamoci " rispose Valter guardando i suoi amici.
"Già, ben detto" concordò il rosso.
"Hey!" Si sentì esclamare in lontananza.
I quattro si voltarono e videro Strecatto correre verso di loro.
Sembrava teneramente buffo vestito da rockettaro, cosa che fece arrossire vistosamente Cico.
Indossava una giacca di pelle nera, jeans strappati e una maglia rossa sotto la giacca nera.
Portava borchie ovunque.
"Stre!" Esclamò Giorgio.
"Ciao Gio!" Esclamò a sua volta il ragazzo dai capelli tinti di rosa.
"Siediti con noi" propose Valter .
Stre annuì e si sedette con i musicisti.
"Avevo promesso che sarei venuto e beh, eccomi" iniziò il ragazzino sorridendo allegramente.
"Solo una domanda..ti piace il rock?" Domandò preoccupato Cico.
"Mi piace? Io amo il rock"
"Perfetto" rispose Michele ridendo.
C'era una bella atmosfera e tutti i ragazzi erano di buon umore.
Il cielo stava iniziando ad assumere un colore blu scuro e il sole stava iniziando a calare per poter lasciare spazio alla luna.
Erano le sette e mezza.
Stava iniziando ad arrivare gente, il che stava per arrivare il momento di salire sul " palco" e suonare.
Passò velocemente il tempo e l'ora di suonare era arrivata veramente.
I quattro erano già sul palco con gli strumenti pronti.
Si poteva vedere che c'era tensione da parte dei giovani musicisti, ma non si sarebbero lasciati pervadere dall'ansia.
Giorgio guardò i suoi amici e con il cenno della testa fece capire che era il momento di attaccare.
Iniziò una breve introduzione con le due chitarre, a seguire la batteria.

💙Skater Boy and Rocker Boy🖤 Where stories live. Discover now