otto

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Stavamo cantando gli inediti dei ragazzi, visto che avevamo appena finito di cenare ed ero pronta per mettermi a lavare insieme a Maddalena, quando la voce di Maria si fece spazio tra di noi

"Tutti i ballerini sulle gradinate" accogliamo la notizia e vado a sedermi. Ludo sta sul primo gradino, Samu su quello in alto e io mi metto proprio tra loro due

"C'è una busta blu fuori, da Emanuel" dice e cominciamo a guardarci.
Madda, Luda e Samu sono automaticamente salvi dato che è il loro professore

"Chi ha le palle di alzare la mano?" Chiede Gianmarco e avvicino il microfono alla bocca, facendomi sentire da Maria

"È una ragazza" dice prima, che parli e a quel punto ne ho la conferma

"Vado io Maria, me lo sento proprio" dico ridacchiando, per poi correre fuori e trovare la bellissima busta blu firmata con il suo nome.

Apro la lettera e mi siedo a gambe incrociate, leggendola nella mente mentre Maria pronuncia le stessissime parole

"Cara Lavinia, 
Come sai apprezzo molto il tuo stile e so che ti impegni anche in altro , come ogni ballerino dovrebbe fare nella sua vita.
Fino ad oggi ti abbiamo vista con solo due pezzi di modern e in cui il tuo professore ti ha dato il permesso di ballare con pantaloni lunghi e maglie che coprivano per i tero l'addome. Ti ha fatto stare a tuo agio, nella tua zona comfort.
Per me, ma credo che anche per il tuo maestro, l'emozione in una coreografia non è tutto. Serve anche la tecnica.
So che manca molto poco alla puntata, ma il compito che ti sto assegnando non è impossibile e di conseguenza puoi realizzarlo benissimo in due giorni, per di più i professionisti sono sempre a tua disposizione, quindi quando vuoi puoi chiedere qualche lezione extra in loro presenza. Dovrai mostrare tenacia, fiducia in te stessa, malizia, convinzione e sensualità.
Attenzione: l'abbigliamento sarà uguale a quello della professionista e non potrà essere cambiato

Emanuel Lo"

Cominciamo a vedere il filmato e già per come parte non ci siamo proprio.
Il fatto di dover ballare scalza, usando una sedia , con un reggiseno che a parer mio, non copre praticamente niente e una coulotte che assomiglia a un paio di mutande mi spaventa.
Eccome se mi spaventa.

"Come lo vedi?" Mi chiede e io sospiro, poggiandomi alle gambe di Samu, che mi massaggia le spalle per rassicurarmi

Vorrei jrlarle che questo compito mi fa schifo e che per come sono fatta io non lo farei neanche sotto tortura, ma non posso.
Non posso e non me la sento

"Non me lo vedo, ma proprio a livello di fiducia" dico solamente, passandomi una mano in fronte per l'esasperazione

"Non è una cosa di tecnica, perché di tecnica non c'è tantissimo in realtà è giusto ricordarsi i tempi e cose del genere. Le cose che mi spaventano sono la sedia e farmi vedere in mutande e reggiseno" dico, sentendo bene le lacrime cominciare a scendere

"Non pensi che forse lui vuole anche che tu superi questa paura del mostrarti?" Domanda e con gli occhi chiusi nego, sentendo Samuele e Rita che mi abbracciano

"Maria, sinceramente io il compito lo faccio solo perché me l'ha assegnato e non perché ne ho voglia. Sono qui per imparare, e come si fa fuori si impara anche controvoglia, quindi mi metterò a lavoro e lo farò"

Sciogliamo la seduta e vado nel giardino di fuori con le cuffie nelle orecchie.
Non ho voglia di non sentire qualcuno che venga a parlarmi per le cose che ho detto prima

"Posso o ignorerai anche me per il resto della settimana?"
Impalato alla porta c'e Samuele che vedendomi andare via di fretta si è posto qualche domanda ed è venuto a cercarmi

Si siede accanto a me ed entrambi guardiamo fissi le poche stelle che per via delle luci appaiono ai nostri occhi

"Sto aspettando che tu ti sfoghi dicendomi cosa ne pensi della coreografia. Quindi, avanti parla" commenta, incrociando le mani sulla pancia e voltando la testa verso di me

"Penso che non c'è la farò mai, anche a livello psicologico. Il fatto di scoprirmi così tanto mi manda in bestia. Sembrerò un insaccato più di quanto non lo sono nella vita di tutti i giorni" dico stendendo le braccia davanti a me

"Mi mancava un tassello piccolissimo affinché tutto tornasse al suo posto Samu, te lo giuro, è bastato un commento fuori posto ed è di nuovo crollato tutto. Quelle poche certezze, le poche sicurezze, anche anche le mille paure  sono cadute tutte lasciandomi da sola. D'altronde, sono sola. Mi rimane solo mia sorella, mio padre non so neanche se sa che parlo di lui" dico

"Che è successo a tuo padre?" Chiede e lo guardo, mentre deglutisco

"Quando è nata mia sorella, mi mamma è morta. Lui ha iniziato a drogarsi e a ubriacarsi, mentre io mi chiudevo in camera e badavo alla bambina. Quelle ore in cui non c'ero per la scuola o per la danza la lasciavo alla Vicina. Anche il solo fatto che il giorno del mio compleanno lui stesso mi ha dato della poco di buono mi ha fatto capire che in realtà una parte di lui sana c'era ancora. Chiamai un centro di riabilitazione, vennero a prenderlo e adesso è pulito da 3 anni più o meno" dico e lo vedo sgranare gli occhi, non aspettandosi le notizie che gli ho dato

"Io...non me lo sarei mai immaginato " dice e abbasso il capo, lo so, reagiscono tutti così

"Va tutto bene Samu,davvero, sta tranquillo" dico, alzandomi per andare di nuovo dentro e lui mi ferma per un braccio, facendomi cadere per sbaglio su di lui

"Il tuo passato e la tua storia non cambieranno ciò che provo per te"

𝗣𝗶𝗰𝗰𝗼𝗹𝗮 𝗔𝗻𝗶𝗺𝗮 | 𝐒𝐚𝐦𝐮Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora