tredici

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Ero seduta in cucina che cercavo di studiare qualcosa della coreografia senza distrarmi, ma dalla stanza blu, quella dei ragazzi, si sentiva vociferare animatamente

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Ero seduta in cucina che cercavo di studiare qualcosa della coreografia senza distrarmi, ma dalla stanza blu, quella dei ragazzi, si sentiva vociferare animatamente. Guardai Cricca e ludovica, come per farmi consigliare come comportarmi, ma loro alzarono semplicemente le spalle.

Vedemmo uscire Gianmarco in maniera nervosa, andando a sbattere, facendola quasi cadere, contro la povera Gin che esausta tornava ora dalle sue lezioni. Si guardò un attimo attorno in maniera spaesata per poi andare a buttarsi sul divano senza neanche mettere da parte il borsone

"Bro ma non rompere il cazzo che come tu parli e confidi sempre con la tua ragazza anche io in  determinati momenti mi confido con altri"  Quando sentii pronunciare il mio nome capii che stavano parlano di ciò che Samu quache ora prima mi aveva accennato

Problemi di camerata... ; e posso assicurare che quando ci sono, sono abbastanza difficili da risolvere

"Maschi!" sento esclamare sottovoce da Megan che intanto apriva il frigo per prendersi uno yogurt

"Condividono la stanza da un mese, è anche normale che ogni tanto si litighi. Anzi, chissà quante ne sentiremo di liti in questi mesi" le rispondo mettendo da parte il libro, avendo ormai capito che nn avrei avuto modo di studiare, dato che devo andare anche a lezione

Mi alzo dal mio posto e busso alla stanza dei ragazzi visto che stamattina ho avuto la brillante e geniale idea di lasciare il mio borsone nella loro stanza. Quando aprono la porta e mi vedono capisco che la situazione da risolvere non sarà poi così facile. Non questa almeno 

"Che ti serve?" mi domanda il ballerino di latino sull'orlo del pianto

"Il borsone; l'ho lasciato nell'armadio di Samu prima" dico indicando la struttura in legno blu con il dito che leggermente esce dalla felpa. Il moro annusce e mi fa cenno di non entrare, allontanandosi per prendermelo. Mentre me lo passa pende anche una felpa dal suo casseto e me la passa

"Mettiti questa, è più calda" dice, per poi sorridermi 

"Ciao terremoto, ciao matti, ciao Ramon"  ormai sono un paio di giorno che il secondo soprannome di Samu per me è terremoto, ma il primo e invincibile resterà per sempre Samusecret 

[...]

"No, no, fermati!" mi urla Elena e io cado a terra accasciata mettendomi una mano sugli occhi e sospirando profondamente 

"Andiamo avanti, riproviamo" tento di farle capire che non ho voglia di parlare mentre mi sfilo il pantalone della tuta, cambiandomi i calzini, ma lei si ferma e si siede facendo cenno ala maestro porcelluzzi di stoppare la musica 

E io in tutto ciò mi stavo mostrando debole

Davanti ai professionisti, al mio professore he ascoltava e vedeva tutto a braccia conserte e anche davanti al pubblico a casa

Per di più una volta rientrata, sicuramente mi verrà fatto il terzo grado. Non far trasparire le emozioni, se non quando ballo, è la mia specialità. Ma a casa, questo agli occhi di Cricca, Ludo e Samu questo non è proprio possibile. 

Sospiro arrabbiata e butto la bottiglietta d'acqua a terra, posando poi le mani sulle ginocchia. Alzo lo sguardo e noto che hanno in volto degli sguardi confusi. SI, oltretutto ho anche dei problemi nella gestione della rabbia

Raimondo guarda il maestro Porcelluzzi, che dopo n cenno del capo esce dalla sala, lasciandomi sola con gli altri due. Comincio a camminare in cerchio quando non reggo più la pressione della situazione e cado a terra stremata e in lacrime. 

Passo le mani sul volto cercando di fermare le lacrime, senza però riuscirci, perciò comincio a guardare il soffitto bianco candido a causa delle luci, sento però le due porte aprirsi 

"Buonasera" al suono della voce di Samu asciugo le lacrime e tento di fare la forte, ma il labbruccio che tremola rimane e di conseguenza anche la risata he segue questo breve momento e colma di lacrime 

"Voi due vi confidate l'uno con l'altra in casetta?" chiede Raimondo mettendo le mani nelle tasche, mentre ci fa cenno di sederci sul pavimento. Giocherello con il bordino della coulotte e guardo il pavimento.

Samu mi mette una mano sulla schiena, spronandomi a parlare ma ho le parole che mi muoiono in gola "In realtà lei a volte fa un po' fatica, ma piano piano ho capito che lei ha i suoi tempi per parlare; quindi glieli sto lasciando" commenta, avviando il discorso

"In realtà all'inizio parlavo molto, mi facevo sentire e mi esprimevo. Ma si sa quanto i ragazzini, specialmente alle medie sanno essere crudeli. Cominciarono dicendomi di non parlare dandomi della 'sbagliata' e mi dissero di non ridere perche avevo i denti storti. Perciò in classe non parlavo, se non interpellata dai professori" tiro su con naso e con la mano stringendo quella di Samuele poggiata sul pavimento 

"Dopo quello cominciarono ad insultarmi ance sul fisico. All'inizio non ci davo peso perchè quello era il famoso periodo in cui gli adolescenti credono che niente e nessuno possa spezzarli, ma invece molte volte alle prime difficoltà cedono. Andava tutto bene, ma un giorno cominciarono a darmi della grassa e a dirmi che avevo le braccia e le cosce grandi. Poi anche a danza questioni di altre compagne con la maestra mi fecero cominciare a pensare di stare peggio di quanto io già non mi vedessi"

"ehi..." mi chiama Samu accarezzandomi la guancia "Stai tranquilla, nessuno dei qui presenti ti farà del male" sussurra al mio orecchio e io sorrido riconoscente e felice di aver trovato un  ragazzo. Ma non no qualunque, ringrazio di aver trovato lui

"Insomma, tutto questo, sommato ala morte d mia mamma avvenuta più o meno in quel periodo, alla fine mi ha spinto a non mangiare e a finire a soffrire di DCA" finisco

"Non hai niente di sbagliato, tesoro. E ricorda che il primo chepunta il dito è il più insicuro tra tutti" mi rassicura Elena

Le sorrido e le mando un bacio "Vuoi provare a ballare ora?" domanda il mio maestro e annuisco mettendomi al centro della sala 

"Samu poggiati al plexiglas, così ha qualche centimetro di spazio in più" obbedisce a porcelluzzi e mi fa un sorriso dandomi ancora più carica e un pelino di sicurezza in più 

"She has dreams to be an envy, so she's starving
You know, covergirls eat nothing
She says, beauty is pain and there's beauty in everything
What's a little bit of hunger?
I could go a little while longer, she fades away" 

Finisco di ballare e con gli occhi ancora lucidi sorrido

"Questa luce e questa passione sono quelle che voglio vedere in puntata. E sorridi sempre che sei più bella" mi dice raimondo per poi mandarmi un bacio volante

"Adesso andate a casa, qui noi abbiamo finito" ringrazio il maestro e li vedo uscire tutti e tre, allora mi sendo a terra

"Serviva solo parlarne" dice lui accarezzandomi di nuovo la guancia con un piccolo sorrisetto in volto. Mi toglie un ultima lacrima e mi da un bacio sulla guancia, tirandomi poi su 

"Samu" dico mentre infilo la felpa che mi ha dato prima 

"Dimmi piccola" risponde mentre mi prende per mano per uscire dalla sala

"Ho fame, mi prepari qualcosa dopo?" mentre camminiamo lo sento fermarsi e lo vedo sorridere emozionato. 

Si avvicina a me e mi stampa un bacio sulla fronte sorridendo come un bambino "Tutto quello che vuoi amore"

𝗣𝗶𝗰𝗰𝗼𝗹𝗮 𝗔𝗻𝗶𝗺𝗮 | 𝐒𝐚𝐦𝐮Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora