quattordici

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"Senti vita mia è normale che il tuo ex mi abbia scritto?" Domanda Samu di punto in bianco, mentre siamo sul letto, interrompendo così la riproduzione della mia playlist

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"Senti vita mia è normale che il tuo ex mi abbia scritto?" Domanda Samu di punto in bianco, mentre siamo sul letto, interrompendo così la riproduzione della mia playlist

"Cosa? Che ti ha scritto?" Domando alzandomi a metà col busto e guardandolo, dopo aver incrociato nervosamente i piedi

"Gli hai mai consigliato di farsi una visita da uno psichiatra? Se vuole gli passo io il contatto di uno buono eh" dice, passandomi il suo telefono

Ascoltami bene stronzetto del cazzo
non credere che Lavinia starà con te per molto ancora
Tornerà da me, strisciando e facendo i suoi stupidi passetti di danza

"Sapevo che stava messo male di testa, ma non credevo fosse peggiorato così tanto" mi passo una mano sugli occhi e sospiro, rigettandomi all'indietro

"Non volevo trascinarti in tutto questo, mi spiace" sussurro ancora, mettendo il gomito sugli occhi

"Ascoltami vita mia, quello è un coglione e testa di cazzo che non sa difendersi da solo e al posto di parlare con te  si arrampica sugli specchi cercando di parlare con il suo nuovo fantastico ragazzo" chiarisce facendomi i grattini sulla pancia, scoperta dal top viola che ho come maglia del pigiama

"Ah e saresti tu il mio muovo fantastico ragazzo?" Domando sarcastica tirandogli uno schiaffetto sullo stomaco

"E chi sennò vita? Nessuno osa avvicinarsi a te solo perché ci sono io" dice, dandomi dei bacetti sul collo, facendomi sospirare in maniera profonda

"Hai ragione Samu, tu sei il migliore" dico, passandogli una mano sulla schiena, sentendolo sorridere mentre continua a tracciare piccole scie sul mio collo

"Possiamo dormire ora oppure andiamo a fare altro" domanda, continuando a muovere la mano che stava sulla mia pancia

"Definisci altro" gli chiedo molto cortesemente e accennando una piccola risatina al sottoscritto

"Io ti prenderei, ti metterei sotto di me, ti accarezzerei, poi ti bacerei per ore e ore, poi ti sentirei dire il mio nome, prima urlato e poi sussurrato, poi per finire ti farei capire quanto ti desidero. Fin all'ultima briciola della mia anima"

Inutile dire che alla fine del suo discorso, anche senza vedermi, potevo percepire che ormai stavo andando a fuoco "Ma la smetti?" Domando facendo un sorrisino

"Di fare che? Di dire la verità?" Dice, poggiando  la testa al mio petto. Comincio ad accarezzargli i capelli affondandoci bene le dita e facendogli una sorta di massaggio per aiutarlo a rilassarsi meglio

𝗣𝗶𝗰𝗰𝗼𝗹𝗮 𝗔𝗻𝗶𝗺𝗮 | 𝐒𝐚𝐦𝐮Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora