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È da due giorni che sto una merda.

In qualsiasi posto io vada della casetta, trovo Samu e Isobel parlare animatamente.

Muore qualcosa dentro di me ogni volta che li vedo insieme.

Dovrei esserci io al suo posto.

Adesso sto andando a lezione per provare un'ultima volta le coreografie per la registrazione di domani.

Devo assolutamente cacciare tutti questi pensieri che ho nella testa, e l'unico modo che ho per farlo è danzare.

La danza è sempre stata e sempre sarà la mia migliore amica, il mio rifugio.

Ed adesso è la cosa di cui ho più bisogno.

«Ciao Giulietta» saluto la professionista appena entro in sala, posando il borsone.

Lei ricambia il saluto e subito ci mettiamo a lavoro.

Mi corregge qualche imperfezione durante la coreografia, le quali aggiusto subito.

Riproviamo e riproviamo ancora, finché non siamo soddisfatte del risultato.

Finita la lezione con Giulia mi dirigo in Sala relax, passando lì i trenta minuti di pausa che precedono la lezione con Montesso.

Corro in bagno a togliere il pantalone nero della tuta per indossare invece il body di classico.

Stonata come sono ho dimenticato la gonnellina sulla sedia, quindi esco dal bagno per andare a prenderla, ma il mio sguardo viene catturato da un Sami sudato seduto a gambe aperte sulla gradinata, che sorseggia dell'acqua dalla sua borraccia.

Distolgo subito lo sguardo da lui e prendo la gonnellina, avvolgendola ai miei fianchi, ma non riuscendo a fare il nodino, che si trova proprio dietro la schiena.

Ad un certo punto, mentre cerco di attaccare i fili neri, sento due mani girare quest'ultimi tra di loro, e stringerli in un fiocchetto teso.

Dal riflesso della televisione vedo i suoi occhi fare su e giù per tutta la mia figura.

Avvicina le sue mani come se volesse poggiarle sui miei fianchi, ma in un secondo le ritira e le nasconde nelle tasche del pantalone.

Tiro uno sguardo all'orologio e noto che tra pochi minuti la mia lezione di classico comincerà, quindi mi allontano da lui e prendo il borsone che avevo lasciato in bagno, dirigendomi in Sala 8.

[...]

«Totta sbrigati» urla Cricca dalla cucina.

Stiamo andando a registrare la puntata per domenica, ed io come sempre sono in ritardo, persa nel disordine di Ludovica.

«Amo l'ho trovata!» dice felice mostrandomi la matita per le labbra che da giorni non trovavamo.

Stringo la mia mano nella sua, entrambe sudate per l'ansia, ed insieme ci dirigiamo allo Studio, con il cuore che batte a mille e mille pensieri per la testa.

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Eiii!
Come state?
xoxo<3

𝐌𝐈 𝐂𝐎𝐌𝐏𝐋𝐄𝐓𝐈||𝙎𝙖𝙢𝙪Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora