trenta

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"No Mattia, scusami , ma tu adesso scendi li sotto con gli altri perchè ne io ne nessuno qua ci facciamo prendere per il culo da te" dico continuando ad alterarmi sempre di più 

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"No Mattia, scusami , ma tu adesso scendi li sotto con gli altri perchè ne io ne nessuno qua ci facciamo prendere per il culo da te" dico continuando ad alterarmi sempre di più 

"Lavinia io ora scendo, ma non cambio idea" dice mentre si sistema il microfono e scende

"E Mattia, devi crescere ancora mentalmente per capire dove sbagli" rispondo, incrociando le braccia infuriata

"Perchè non me le dici a casa ste cose? Perchè lo fai mo e non lo hai mai detto mentre eravamo tutti a casa?" domanda, e a quel punto Todaro prova a parlare ma lo sovrasto

"Martedì scorso ti ho detto di alzarti dal divano per pulire, mercoledì hai lasciato me da sola a lavare i pavimenti nonostante dopo tre volte mi hai detto si arrivo, poi sono caduta rischiando di lussarmi la caviglia. Secondo te io ora on dovrei fare niente mentre rischio il posto per persone che non puliscono? Amo' il mondo non va come vuoi tu"  dico, per poi guardare i professori
"E se i professori vogliono, posso fare un sacco di altri esempi" 

Guardo Samu, che mi fissa con un piccolo sorrisino in volto. Nonostante lui mi sorride io non posso fare a meno di guardarlo e sentirmi una merda.                  Lui con me ci ha riprovato, io ho deciso di fare l'ennesima cazzata per la fiducia che non ho

Dopo questa la discussione che si accende è tra Mattia e Rita, poi dopo quello tutti veniamo mandati in casetta

Se davvero gli altri professori accetteranno la proposta di Zerbi allora siamo tutti nella merda

"Io mi dovrei rischiare il posto per uno che non pulisce e non ammette i suoi sbagli? Scusate ma io non ci sto" dico quando entriamo in sala relax 

"Tu pensa se noi 8 dopo questa ce ne andiamo a casa" dice Tommaso mentre tutti recuperiamo giacche e giubbotti

"Tu pensa invece se ultimi arriviamo io, Rita e Ramon oppure Ludovica, lasciate la casa ancor peggio di come è ora" sbraito arrabbiata 

Federica, notando che mi stavo scaldando troppo., mi prende dal braccio e mi trascina fuori dalla stanza

Comincio a respirare a fatica sentendo la testa girarmi in maniera forte così mi poggio con le spalle al muro e chiudo gli occhi "Oh che c'hai?" dice lei guardandomi 

"non respiro fe" sussurro mettendomi una mano sul petto, sentendo il cuore battermi in una maniera assurda, ma l'aria non arrivare ai polmoni

Comincio involontariamente a piangere e cado a terra prendendomi la testa tra le mani e cercando di respirare, senza però riuscirci

"Aspetta, chiamo qualcuno" sussurra e di fretta si alza rientrando in sala, e successivamente al suo posto vedo uscire Samu con tutti i capelli spettinati

"Guardami" Si china avanti a me prendendomi le mani e respirando "Segui me... dentro e fuori, lentamente" dice stringendomi le mani

"Merda" sussurra vedendo che non riesco a calmarmi                                                                                  "Lavi devo fare una cosa, me prometti di non arrabbiarti" annuisco con gli occhi aperti e la schiena al muro, fisandolo come un anima in pena

Perchè ora questo sono  

Annuisco solamente e dopo poco secondi le sue labbra sono sulle mie

Durante gli attacchi di panico devi trattenere il fiato, giusto

Io non ce la faccio senza di lui nonostante tutto ciò che è successo

"Mi dispiace" sussurro posando la testa sulla sua spalla nel momento in cui ci abbracciamo. "Per tutto e perchè sono una cattiva persona che ti sta facendo soffrire per nulla" dico osservandolo con gli occhi lucidi

"Devi solo stare tranquilla, andrà tutto bene"  mi dice mentre si alza da di fronte a me, prendendomi per mano.

Sorride un secondo poi si volta per andarsene "Samu" lo richiamo io, facendolo voltare di scatto verso di me "Si?" domanda speranzoso

"Ti va, di si insomma, riprovarci? Dopotutto me la sono presa per quella che tutti vedono come una sciocchezza" mi gratto a nuca in imbarazzo e abbasso lo sguardo 

Poco dopo sento uno sbuffo divertito e i suoi piedi sono sotto i miei occhi. Mi alza il viso con le mani e mi guarda negli occhi 

"Sai che non aspettavo altro, giusto?" domanda mentre mi passa i polpastrelli sulle guance. Mi sorride, avvicinandosi sempre di più al mio viso con il suo

Posa lentamente le sue labbra sulle mie e restiamo attaccati per un po' finchè non ci stanchiamo per mancanza di fiato

"Non siamo un errore lavi, non lo siamo e non lo saremo mai" sussurra con la sua fonte poggiata alla mia sospirando

"Andiamoci piano stavolta però" dico ridendo mentre intreccia la sua mano nella mia per rientrare 

"Già sono stato due settimane senza di te, adesso per quanto eviterai i miei baci?" domanda retorico fermandosi spalle alla porta 

"Non ho mai detto che li eviterò Samu, mi riferivo ai regali, alle dichiarazioni aperte, e anche ai limoni perchè no" dico ridacchiando e fermandomi di fronte a lui 

"No dai, quelli no" si lamenta come un bambino e io sorrido dandogli un pugnetto sul braccio

"Deficente" rientriamo uno affianco agli altri, sedendoci accanto a tutti gli altri  che ci osservano straniti

"Amori codice rosso" dico facendo scattare sul'atteti tutte le ragazze nella sala e loro dopo avermi fatto l'occhiolino finiscono di prepararsi poi cominciamo a tornare verso casa per fare ognuno ciò vuole. Cosa più importante, chi deve pulire lo fa, sorvegliato da me che starò addosso come un cane da guardia

"Comunque ho paura per te, per ciò che può succederti" dico quando siamo soli, legando le braccai dietro il suo collo mentre lui mete le mani sui miei fianchi

"Pensi che mi elimineranno?" domanda timoroso, accarezzandomeli dolcemente, poi si va a sedere tirandomi con se

"Elimineranno no, perchè comunque tu non è che non fai niente, almeno il tuo lo fai, sono altre persone che dovrebbero preoccuparsi" dico osservandolo

"Comunque perchè non mi hai detto che per colpa di Mattia stavi per romperti la caviglia? Avrei preso le tue difese" 

"Già stavo male per noi due, figurati se avrei voluto aprire una polemica per questo" gli dico accarezzandogli i capelli 

"Vabbe dai, 'importante è che ora sei qui. E che siamo di nuovo io e te" poggia la sua fronte alla mia e gli o un bacino a stampo, poi ci alziamo, ci prendiamo per mano e poi usciamo felici di essere solo noi

𝗣𝗶𝗰𝗰𝗼𝗹𝗮 𝗔𝗻𝗶𝗺𝗮 | 𝐒𝐚𝐦𝐮Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora