𝟑𝟓. 𝐇𝐄𝐀𝐑𝐓𝐁𝐑𝐄𝐀𝐊𝐈𝐍𝐆

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Le nuvole di pioggia hanno sovrastato la città di Roma e hanno reso il cielo scuro e cupo. Liz, che ha appena lasciato la sala di canto ─ poiché le lezioni pomeridiane si sono concluse ─ si sta adesso dirigendo in casetta.

Cammina a passo svelto, per evitare che il temporale possa sorprenderla durante il tragitto, mentre si porta il cappuccio della felpa sul capo.

Non appena mette piede in casa, Federica le lancia un'occhiata e le fa cenno di raggiungerla sul divano. La newyorkese obbedisce e, dopo aver poggiato il proprio zainetto sulla sedia, prende posto accanto a lei.

«Come stai?» le chiede la bruna, sinceramente interessata.

La giovane scuote leggermente la testa. «Non lo so» ammette, incrociando le gambe. «non ho idea di come comportarmi... Samu mi evita da due giorni ormai, nonostante io abbia tentato di avvicinarmi a lui più e più volte.»

L'amica sospira e le accarezza il braccio. «Mi dispiace davvero tanto, piccolina.» le dice, con sguardo mesto. «Vorrei poter fare qualcosa, tirarti su il morale in qualche modo, ma so che probabilmente non servirebbe a nulla.»

La minore annuisce impercettibilmente. «Pensavo di aver finalmente ritrovato la felicità ma, evidentemente, mi sbagliavo.»

«Liz, ascoltami,» sentenzia Federica, prendendole la mano. «tu e Samu siete fatti l'uno per l'altra, e lo sai bene.» afferma, in tono deciso. «Immagino che, al momento, possa essere difficile credere che le cose si aggiusteranno, ma io sono piuttosto sicura che tutto tornerà come prima, devi solo avere fiducia. Non importa quanto tempo ci vorrà, il vostro amore é vero, siete destinati a stare insieme.»

La bionda sbuffa e si porta una ciocca di capelli dietro l'orecchio. «Stavolta l'ho combinata grossa, Fede... é finita, già lo so.»

«Non puoi saperlo con certezza.» l'allieva di Arisa si sistema meglio sul divano. «Comunque, non essere troppo dura con te stessa, non é colpa tua, a sbagliare é stato Caleb.»

«Sì, é così, ma io non avrei dovuto permettere che mi baciasse, sono stata una stupida.»

Federica la avvolge in un abbraccio. «Per qualsiasi cosa, sai che puoi contare su di me, vero?»

«Sì, lo so.» conferma Liz, commossa. «Ci sei sempre stata per me.»

«Ti voglio bene.» rivela la maggiore, una volta che si allontanano.

«Te ne voglio anche io.»

Pochi istanti dopo, quando l'orologio segna le otto in punto, la biondina si alza e si dirige verso la stanza rossa. Arrivata in camera, afferra il quaderno dove solitamente prende appunti e si getta a peso morto sul letto.

Studiare le permetterà di distrarsi, o almeno questo é ciò che crede. In realtà non riesce a concentrarsi, affatto. Smettere di pensare alla situazione in cui si é cacciata le risulta piuttosto complicato.

Il mondo le é crollato addosso, una volta ancora.

«Hey,» la voce di Maddalena la distrae dalle proprie riflessioni. «la cena é pronta.» la informa, varcando la soglia della porta e avvicinandosi di poco a lei.

La cantante si mette a sedere e, per un attimo, rimane ferma ad osservare la ragazza dagli occhi chiari, dopodiché lascia il proprio letto e la segue in cucina.

Alcuni dei compagni sono già seduti a tavola; le due, così, non perdono tempo e li imitano. Ludovica prende posto di fronte a Elizabeth e, dopo averle versato dell'acqua nel bicchiere, le rivolge un piccolo sorriso.

La newyorkese le sorride di rimando e la ringrazia. Nonostante si senta parecchio scossa a causa degli ultimi avvenimenti, le fa piacere vedere che qualcuno é disposto a mostrarle il proprio supporto.

𝐇𝐀𝐋𝐋 𝐎𝐅 𝐅𝐀𝐌𝐄 » Samuele SegretoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora