89 - you're family -

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Swami's POV

"Avrò una cuginetta o un cuginetto?" Domandò Camilla puntando i suoi occhioni su di me

Federico scoppiò a ridere al vedere il suo tentativo di corruzione ed io mi voltai verso i suoi genitori.

"Non usate vostra figlia per scoprire cose che volete sapere principalmente voi." Dissi ai due che si limitarono a guardarmi con aria innocente

"Non posso credere che lo sapevi!" Esclamò mio padre alludendo a mia madre

"Non spettava a me caro." Gli rispose lei tranquilla mentre lui mise su un broncio

Scossi la testa divertita e distolsi lo sguardo dai miei genitori quando mi sentì osservata.

Trovai gli occhi di Enea puntati su di me.

"Non c'è speranza, principianti.
Lasciate fare al professionista.
Sarò doppiamente zio, dopotutto." Disse quando mi voltai verso di lui

Scoppiamo tutti a ridere tranne Ginevra che scosse la testa.

"Sarò anche il suo preferito." Aggiunse Enea con un'espressione fiera in viso

"Nah" se ne uscì Lorenzo
"Ci sarà un corteggiamento." Disse Enrico facendomi ridere

"Hai detto anche? Perché sei lo zio preferito di qualcuno?" Domandò Ginevra

"Di tua figlia cara" le rispose

"Se non esistesse Federico forse." Disse Ginevra e lo juventino rise

Poggiai la testa sulla sua spalla e lui ci lasciò un bacio.

"Lo ero e non so come ma ritornerò ad esserlo." Borbottò Enea mentre Camilla giocava con la mano di Federico che da quella nanetta si faceva fare tutto

***
"Tutto bene?" Domandai a Nicolò

Ero uscita nel giardino per vedere se Marlon fosse lì fuori e avevo notato l'interista lì solo.

"Si, tranquilla.
Sono uscito a prendere un po' d'aria." Mi rispose con un sorriso

"Sono davvero felice per voi." Disse poi

Gli sorrisi e lui subito ricambiò.

"Non mi sarei mai aspettato che me l'avreste fatto sapere insieme alle vostre famiglie." Sussurrò

"Invece dovevi immaginartelo.
Sei di famiglia Nicolò."

Gli occhi del centrocampista divennero lucidi e avrei scommesso qualsiasi cosa che cercava di non piangere.

Restammo qualche minuto in silenzio, poi Nicolò mi guardò e lo ruppe.

"È da un po' di tempo che ho l'impressione che tu mi voglia chiedere qualcosa." Disse ed io mi morsi il labbro

Ce ne stavano almeno una decina di cose che avrei voluto chiedergli.

"In effetti una cosa c'è." Risposi
"Chiedimi pure quello che vuoi.
E tranquilla, non dirò nulla." Disse accennando un sorriso

Ricambiai il gesto e feci un bel respiro.

"Il giorno in cui Federico si è operato ho incontrato Melissa e abbiamo discusso.
E bè non sto qui a dirti di cosa perché sono sicura che già lo sai." Iniziai

Nicolò annuì facendomi capire che stava seguendo il discorso.

"Nel mezzo della discussione sei uscito tu.
Le ho detto che sapevo che eri tu ad averli interrotti e appena ha sentito il tuo nome si è irrigidita.
Mi chiedevo se fosse successo qualcosa." Dissi

Nicolò mise le mani nelle tasche dei jeans che indossava e sospirò.

"Non è successo niente.
Le ho detto solo di allontanarsi da Federico e di lasciarlo in pace." Disse Nicolò

Alzai un sopracciglio un sopracciglio e feci per aprire bocca ma lui mi precedette, finendo il suo piccolo racconto e lo ammetto, facendomi ridere un po'.

"E le ho giurato che se mai la rivedrò a meno di cinque metri dal mio migliore amico, richiederò un ordine restrittivo."

Rise con me al vedere che non riuscì a trattenermi.

"Gliel'hai detto sul serio?" Domandai e lui mi guardò come a dire <<credi che non ne sarei capace?>>

Scossi la testa divertita e lui schioccò la lingua nel palato.

"Federico è un fratello per me.
Tu sei la sua fidanzata e un pezzo fondamentale della sua felicità.
Lei ha cercato di compromettere il vostro rapporto e dovrà passare su di me anche se solo penserà ad un'altra cosa per farlo.
Se il mio migliore amico è felice lo sono anch'io."

CUPIDO HA FATTO GOAL - Federico Chiesa Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora