Capitolo 72 - Gratitudine

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Capitolo 72

Hogwarts, la sera dopo l'attacco, ore 21.30.

-Cos'è successo a mio figlio?!-

Alyssa trasalì come anche i professori che si trovavano lì in quel momento e anche la Chips, dovette abbandonare le ferite della ragazza per avvicinarsi di corsa alla donna. Delilah Urquhart urlò di un dolore che aveva visto e sentito soltanto la notte della battaglia al villaggio. La donna versò lacrime mentre accarezzava il volto dormiente del figlio e gridò tutto l'odio che provava nei confronti dei professori, ignorando gli studenti che si erano fermati ad ascoltare appena fuori la porta dell'Infermeria. Dietro la tendina che separava il suo letto da quello dell'amico, Alyssa si stringeva le ginocchia al petto mentre tentava inutilmente a calmare il senso di colpa che l'attanagliava da quando erano riusciti a tornare a scuola, abbandonando il campo di battaglia. Provava vergogna per sé stessa e sapeva che tutta la situazione di Andrew in parte era colpa sua ma non riusciva a uscire dal suo nascondiglio per andare a chiedere perdono a quella famiglia persa.

-Signora Urquhart c'è stato un attacco al San Mungo e...- provò a spiegare Piton, guardando i suoi vecchi compagni di scuola negli occhi con il suo volto indecifrabile.

-E perché diavolo mio figlio ci è finito in mezzo eh? Non doveva rimanere dentro i laboratori?- lo interruppe la donna, fissandolo negli occhi. -Vi affidiamo i nostri figli ed ecco cosa succede!- urlò tra le lacrime e solo l'abbraccio di Manfred riuscì a calmarla seppure un minimo.

Piton odiava trovarsi in quelle situazioni perché, a differenza dei suoi colleghi, non era a suo agio nel momento in cui doveva sostenere gli sguardi persi dei genitori e ingoiando il rospo per evitare parole poco adatte. Minerva si era dovuta intromettere in aiuto del collega, spiegando il ruolo che Andrew e la sua compagna di scuola avevano nell'ospedale, probabilmente ignorando il reale motivo per il quale effettivamente si trovassero in giro per i piani.

-Non m'interessa, dovevate proteggerlo, non lasciarlo in pasto a quei mostri!- continuò a urlare Delilah, con l'appoggio del marito.

-Mia moglie ha ragione e dove diavolo è Silente!- esclamò Manfred, continuando a stringere a sé la moglie.

Ines dal canto proprio rimase in silenzio ad ascoltare tutte le giustificazioni dei professori ma lo sguardo era ricaduto sul divisorio che separava il letto del nipote da quello di qualcun altro, si sporse un poco e trovò una giovane studentessa che aveva visto solo una volta tempo prima. La vide stringersi le ginocchia al petto e provò una sensazione di compassione nei suoi confronti, le faceva pena vederla così indifesa mentre tutti attorno a lei urlavano.

-Ciao.- le disse, guardandola con un sorriso.

Alyssa alzò gli occhi su di lei e trasalì riconoscendola. Rimase in silenzio nella speranza che se ne andasse ma ciò non avvenne e Ines le si avvicinò proprio mentre la nuora urlava come una forsennata.

-Non è venuto ancora nessuno a trovarti?- domandò dolcemente.

-Nessuno verrà.-

*

ATTACCO AL SAN MUNGO!

Sono cinque le vittime dell'ultimo attacco avvenuto lo scorso lunedì all'ospedale Magico San Mungo e i feriti sono sei tra i quali spicca un minorenne, studente della scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Il Ministro della Magia Scrimgeour, ha attivato il nuovo protocollo contro i Mangiamorte e gli Auror sono già a lavoro per attuarlo in tutte le sue sfaccettature e ha dichiarato che qualsiasi tipo di violenza sarà repressa senza alcuno scrupolo. Affermazione fortemente contestata dall'opposizione, capitanata dall'ex Auror Xander Warrington, il quale propone un possibile accordo con i Mangiamorte. Scrimgeour non si è pronunciato riguardo alle parole del suo avversario politico ma fonti attendibili assicurano, che il Ministro non ha gradito l'intervista a Warrington.

Lo spettro di una vitaWhere stories live. Discover now