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jackson's pov

È sera, le mie figlie dormono e sono sul mio letto con Megan a guardare un film.

Sposto lo sguardo su di lei e noto stia piangendo, e non penso sia per il film.

«Hey, che hai?» le domando.

«Secondo te sono una brava madre?» mi chiede.

«Sei bravissima.
Non so come avrei fatto senza di te, mi hai aiutato tanto con Abigail e so che Avril ha una brava madre.» le rispondo, e lei mi sorride.

«E so che io ho una brava ragazza.» le dico poi.

«È ufficiale?» mi domanda guardandomi.

«Se a te va bene..» le rispondo.

Si avvicina di più a me e mi da un bacio a stampo.

«Sì, a me va bene.»

Così la bacio di nuovo.

megan's pov

È pomeriggio e sono a casa con Abigail.

Dovevamo portare Avril dal pediatria per una visita di controllo, ma nessuno poteva tenere Abigail, così io sono rimasta a casa con lei e Jackson ha portato Avril a fare la visita.

«Megan.» mi chiama Abigail.

«Dimmi amore.» le rispondo.

«Usciamo?» mi domanda.

«Dove vuoi andare?» le domando.

«Al parco.» mi risponde.

«Va bene.» così andiamo in camera sua e la vesto.

Le metto un pantalone corto rosa e una maglietta a maniche corte con delle farfalle, poi vado a vestirmi io, mettendo un jeans corto nero e un top beige.

«Posso portare la palla?» mi domanda, ed io annuisco.

Così usciamo ed andiamo al parco a piedi, dato che è abbastanza vicino a casa nostra.

Così io mi siedo su una panchina mentre lei va a giocare.

Dopo poco viene da me piangendo.

«Cos'è successo?» le domando.

«Una bambina mi ha rubato la palla, me l'aveva regalata papà..» mi dice piangendo.

«Quale bambina è stata?» le domando, e lei mi indica una bambina con i capelli biondi e lunghi seduta per terra con la palla in mano.

«In braccio.» mi dice, così la prendo in braccio e vado verso la bambina.

«Scusa.» richiamo la sua attenzione e alza lo sguardo su di me, ha gli occhi azzurri e mi guarda con paura.

«Perché le hai rubato la palla?» le domando.

Lei guarda la palla e poi guarda di nuovo me.

«Scusa.» dice, per poi alzarsi con fatica da terra.

Da la palla ad Abigail, che la prende.

La guardo e noto abbia la maglietta un po' sporca di sangue verso la fine della schiena.

«Ti sei fatta male?» le domando, e lei fa un passo indietro e scuote la testa.

«Dove sono i tuoi genitori?» le chiedo.

«A-al bar..» mi risponde, così annuisco e faccio scendere Abigail.

Lei torna a giocare e io mi siedo su una panchina.

𝑰 𝒏𝒆𝒆𝒅 𝒖Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora