Dolce Inizio

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Wendy poggiò lo stereo a terra e mise un po' di musica per rallegrare l'atmosfera, tutti moi ci togliemmo cappotti, giacche e cappelli lasciandoli sul materasso e ci sedemmo in cerchio sul tappeto. – Per dormire come ci disporremo? – chiese Heidi con tono leggermente preoccupato: – Sceglieremo dopo, aspettatemi qui che salgo in camera a prendervi qualche vestito che possiate usare per dormire – e subito la ragazza salì per le scale lasciandoci sole con i ragazzi. Li guardai uno per uno e mi soffermai su Stan ormai dall'aria tranquilla: si stese sul materasso totalmente a suo agio e rimase al telefono in attesa che tornasse la fidanzata; – Buona fortuna a recuperare il suo rispetto – mi disse Cartman avvicinandosi a me sogghignando – Non so come tu abbia fatto a farlo incazzare ma è stato molto divertente, si offende per qualsiasi cosa ultimamente – mi diede un paio di pacche sulla schiena e si sedette vicino a me goffamente; Cartman era il più in carne di tutti e penso anche il più bastardo, tutti in classe hanno litigato o sono stati presi in giro da lui almeno una volta, non lo trovo affatto un soggetto affidabile ma spero stasera possa mostrare il lato migliore di sé. Wendy tornò già in pigiama e con un mucchio di vestiti tra le braccia che iniziò a distribuire: a noi ragazze lasciò dei pantaloncini e delle magliette, ai ragazzi diede un paio di felpe e pantaloni della tuta: – Questi sono di Stan, spero vi possano andare – poi guardò un momento Cartman un po' preoccupata e gli porse una maglia più grande delle altre – È la cosa più grande che sono riuscita a trovare... – lui la guardò un po' male ma senza esitare si alzò sfilandosi la maglia e mostrando fieramente i suoi rotoli di ciccia e provò la maglia dell'amico sentendosela un po' stretta addosso: – Ah, porca puttana – commentò sbuffando suscitando una gran risata da parte di Kyle. Stan si alzò dal materasso e iniziò a cambiarsi e così fecero anche gli altri che al contrario di Cartman possedevano delle corporature molto più regolari: il primo di loro possedeva un corpo leggermente allenato ma comunque non molto asciutto, la vita era larga quanto le spalle e le braccia erano abbastanza definite; passando all'amico Kyle era del tutto l'opposto, possedeva un torace più lungo e magro ma con la vita leggermente più sottile; l'ultimo al contrario rimase con addosso una canottiera bianca e infilò la maglia sopra di essa, furono visibili solamente un paio di bendaggi sporchi poco sotto la spalla sul braccio sinistro.

Noi ragazze per cambiarci d'abito, ci spostammo nel bagno dello scantinato e ridacchiando per aver visto i corpi dei ragazzi ne discutemmo un po'; anche le mie amiche avevano delle corporature molto diverse Heidi era la tipica ragazza magra e minuta senza dei fianchi e un seno molto definiti diversamente da Bebe che disponeva di ottime curve. – Se Cartman si mettesse a dieta forse sarebbe molto più carino – – Dai Bebe, non dire così... il valore di una persona non si definisce dal suo aspetto esteriore – mentre le due continuavano a confrontarsi, ne approfittai per uscire dal bagno e tornare in stanza con gli altri vedendoli che già stavano frugando nella dispensa del padre di Wendy, tirando fuori sette bicchieri e riempiendoli di vodka e redbull. Mi avvicinai per osservarli meglio e Kenny ne approfittò per avvicinarsi al mio orecchio: – Sei proprio carina vestita così – feci un passo di lato arrossendo e restai a guardarlo; la sua espressione beffarda mi squadrò da testa a piedi, in quel momento le mie amiche uscirono dal bagno e ne approfittai per tornare da loro e sfuggire da quella situazione. – Dai iniziamo a giocare! – esclamò Wendy e alle sue parole ci disponemmo in cerchio sul tappeto prendendo ognuno un bicchiere: – Wendy tu non bevi? – si rivolse Heidi all'amica che teneva in mano un bicchiere d'acqua: – No, non mi piace troppo – bevve un sorso d'acqua e si mise accanto a Stan che contemplava il proprio bicchiere in silenzio.

Iniziammo a giocare a un semplice "non ho mai" per creare l'atmosfera giusta, i ragazzi erano molto aperti e le ragazze gli davano corda; man mano che il tempo passava l'alcol mostrava i suoi effetti e in men che non si dica Cartman iniziò a stuzzicare Kyle in ogni modo possibile con pizzicotti e strofinate di capo; per evitare di creare ulteriori litigi o problemi decise di spostarsi e di conseguenza si sedette tra me e Bebe per evitarlo: – Ahah ebreo ti nascondi tra le femmine – Cartman gocciò il proprio drink e si stese con la schiena a terra come se fosse esausto: – Guarda te che tipo... – commentò infastidita Bebe avvicinandosi lentamente a Kyle – Ti ha preso proprio di mira... – aggiunse poggiando la mano sulla sua: – Purtroppo certe persone sono solamente delle teste di cazzo – . Ed effettivamente era così, è molto difficile andare d'accordo con qualcuno che non fa altro che darti fastidio in ogni modo per puro intrattenimento. Trovo queste situazioni di ingiustizia totalmente insensate e prive di significato: preferirei essere nessuno, piuttosto che una persona malvagia. Alcune persone ci fanno talmente male alla fine della giornata, che non possiamo fare altro che andare a letto e subire, perché ribattere, significherebbe brandire le armi e portare avanti un'infinita guerra.

Cartman era ormai collassato a terra con Heidi al suo fianco, lei lo coprì con una trapunta tirandosi fuori dai giochi subito dopo, ormai stanca di bere: gli sorrideva e sembrava quasi intenerita, gli passava una mano tra i capelli mentre con l'altra gli reggeva il volto. Continuammo a giocare facendo altri giri di bevute: Wendy non toccò alcol mentre Stan, che la teneva vicino a sé con un braccio attorno alle sue spalle, non si fermava un attimo fino a terminare da solo una bottiglia di birra oltre al resto. 

Dolce Morte [Kenny×Reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora