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Il giorno dopo mi alzai con l'ansia che mi fluiva per tutto il corpo, oggi c'era l'amichevole tra il Karasuno e L'Ahoba Johsai, la scuola di Tōru.
"Ricorda quello che ti ha detto Kenma." Pensai seduta al mio banco. Entrò Hinata in classe ed era nelle mie stesse condizioni, anzi forse peggio.
"Hinata, hai dormito? Hai delle occhiaie che raggiungono il pavimento." Gli chiesi appena si sedette vicino a me.
"No..." disse con voce roca e lasciando cadere la testa sul banco.
"Dobbiamo star tranquilli... sì, andrà tutto bene..." farfugliai giocando con la matita per calmarmi. Durante le prime lezioni non riuscii a stare attenta. Poi arrivò la pausa pranzo, io andai verso le macchinette per prendere il mio solito snack.
"Hey Shimizu." Vidi Tsukishima camminare verso di me.
"Ciao Tsukishima."
"Dove pensi di andare?"
"... alle macchinette?" Risposi cercando di passare mentre lui mi bloccava. Mi chiesi cosa volesse da me poi mi ricordai che gli dovevo ridare i soldi di ieri.
"Ah vero devo ridarti i soldi che mi hai prestato ieri, ora te li do." Esclamai frugando nelle mie tasche.
"No, non parlo di quello. Oggi non mangerai quella misera merendina."
"E invece sì, odio il cibo della mensa non hai sentito quello che ti ho detto ieri?" Sbottai cercando di andare alle macchinette.
Il ragazzo mi guardò con una faccia infastidita, mi accorsi che teneva qualcosa in mano. Allungò il braccio e mi porse un panino. Spalancai gli occhi, gli chiesi se l'avesse preparato lui apposta per me.
"No, semplicemente mi son fatto due panini dato che oggi sarà impegnativa, ma ero sazio con uno, quindi sapendo che a te non importa della tua salute date le poche calorie che mangi a pranzo, ho pensato di sacrificare il mio secondo panino, tutto qui." Rispose mettendomi il panino tra le mani.
"Awww ti interessa della mia salute, non sapevo fossi così tenerone Tsukishima." Dissi per prenderlo in giro. Le guance del ragazzo diventarono rosa.
"No, è che il club conta su di te e tua sorella, non possiamo avere una delle manager che si sente male quando avremo bisogno di lei."
"Comunque grazie per aver pensato a me, ma non so se riesco a mangiarlo, Tōru ha sempre detto di tener d'occhio quello che mangio." Dissi questa volta seriamente.
"E preferisci morire di fame a pranzo anziché non pensare più al tuo ex ragazzo?" Rispose lui arrabbiato. Ci pensai un attimo e scossi la testa, gli diedi ragione e strappai la carta del panino per poi dargli un morso, era davvero buono.
"So che non l'hai fatto per me, però è davvero buono." Dissi appena mandato giù il primo boccone. Io e Tsukishima iniziammo a camminare in giro per i corridoi mentre io finivo il mio pranzo.
"Comunque dovresti portarti qualcosa che ti piace e che ti sazi a pranzo, solo perché il famoso Oikawa ti ha detto di star attenta a cosa mangi non vuol dire che tu debba ascoltarlo. Dopotutto come puoi fidarti di lui se ti ha tradito?" Mi disse il ragazzo con calma.
"Sai, hai ragione. Il problema è che io lo amavo con tutta me stessa e dimenticarlo è molto difficile, soprattutto dopo aver visto com'era davvero." Risposi mentre la campanella suonava rumorosamente. Ci salutammo e io tornai in classe. Dopo la fine di tutte le lezioni corsi in palestra per aiutare Kiyoko a portare il necessario sul bus.
"Allora, vedo che sei un po' più calma rispetto a stamattina. È successo qualcosa di bello?" Chiese mia sorella mentre salivamo sul bus. Pensai istantaneamente a Tsukishima. Iniziai a sentir di nuovo caldo. Scossi la testa velocemente e spiegai che mi ero semplicemente tranquillizzata.
Iniziammo a muoverci e poco dopo eravamo davanti alla scuola, ma Hinata aveva vomitato sui pantaloni di Tanaka accidentalmente e ci siam dovuti fermare un attimo prima di raggiungere la meta.
Scendemmo dal bus, io aiutai Kiyoko con tutte le cose da portare in palestra e poi ci unimmo ai ragazzi. Passai l'angolo e c'erano Tanaka, Kageyama e Tsukishima davanti a due ragazzi del liceo che facevano parte del club di pallavolo. Li stavano guardando male e li stavano impaurendo, soprattutto Tanaka con il suo sguardo torvo.
"Hey ma tu sei la ragazza di Oikawa." Mi disse uno dei due. Aggrottai le sopracciglia.
"Ex ragazza, non ti ha detto della parte dove mi ha tradita?" Risposi molto arrabbiata. Mi sentivo osservata in quel momento, alzai la testa e quel biondino di Tsukishima mi stava guardando, lui si rigirò subito verso i due ragazzi del Seijoh. Improvvisamente arrivò Daichi dietro di noi e sgridò Tanaka.
Finalmente entrammo in palestra ed iniziammo a prepararci mentre i ragazzi si riscaldavano. Hinata però sembrava ancora molto in ansia per questa partita, nemmeno dopo il mio incoraggiamento di ieri. Il capitano mandò Kiyoko ad incitare il povero ragazzo ma rese la situazione ancora peggio di prima dato che era rimasto intontito dalla bellezza di mia sorella.
Io guardai in giro dalla parte di campo del Seijoh, ma di Tōru non c'era traccia. La partita iniziò ma lo stesso, non c'era.
"Forse è malato e non sarà presente oggi, oppure ha lasciato il club di pallavolo. No impossibile, lui ama questo sport." Pensai mentre il primo set si svolgeva con errori su errori di Hinata causati dalla sua ansia eccessiva. E per concludere bene questo primo set l'ultimo punto lo fece proprio il ragazzo, ma lo fece per la squadra avversaria, mandando la sua battuta sulla nuca di Kageyama. Pensavo iniziasse a menare il povero rosso, ma invece no, per fortuna. Iniziò il secondo set e Hinata sembrava essere più calmo, forse finalmente non avrebbe più sclerato?
Comunque iniziavo a rilassarmi perché Tōru non si era ancora fatto vedere, neanche al secondo set.
"Per fortuna abbiamo vinto il secondo set, sembra che Hinata si sia finalmente calmato." Dissi a Kiyoko mentre passavo le borracce ai ragazzi.
"Già e ti sei fatta tutte queste paranoie per nulla, Oikawa non sembra essere da nessuna parte." Rispose sorridendo nel vedermi calma. Improvvisamente delle urla di varie ragazze invasero la palestra ed entrò un ragazzo.
"Ah sei già tornato, Oikawa. Come va il piede?" Disse il coach del Seijoh.
"Alla grande, posso tornare a giocare, era solo una piccola storta." Rispose Tōru sorridendo mentre tre delle sue fangirl gli urlavano dietro.
"Non ci posso credere..." borbottai sconcertata.

La tua felicità -Tsukishima x Reader-Where stories live. Discover now