𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐗𝐈 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞 𝐈

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1.

«Pensavo di averti detto di rimanere a casa a riposare».
«Pensavo di averti detto che stavo bene».

Rosa era certa che le stesse ancora parlando per non sbatterle la testa contro il banco. La faccia di Luna di quando l'aveva vista sul pullman, tranquillamente con Andrea e Melissa, era stata esilarante.

Aveva misurato la febbre e non l'aveva, mandando anche la foto del termometro sul gruppo per fargli vedere che alla fine era semplice stanchezza. Ma le avevano comunque detto di rimanere a casa.

E Rosa li aveva ascoltati? Figurarsi.

«Rosa, chiama a casa e fatti venire a prendere».
«Alla prima ora?».
«Non mi interessa, così fino alle due non ci stai».
«Luna, sto bene».

I loro compagni di classe e l'insegnante di italiano entrarono insieme, come se si fossero incrociati nel corridoio, dandogli il buongiorno.

«Vabbè, ne riparliamo più tardi», l'ammonì lei.

Una ragazza seduta davanti a loro si girò a guardarle, dopo aver posato il suo zaino sul banco.
«Rosa, buongiorno».

«'Giorno Anita», rispose Rosa giusto per cordialità, perché già una che non le parlava mai e cominciava così, o voleva qualcosa, o voleva sapere qualcosa.

«Samuele te l'ha detto ieri il fatto di Pugliesi?», sussurrò come se non volesse farsi sentire dal sottoscritto.

«Facciamo l'appello», urlò l'insegnante per attirare l'attenzione di tutti.

«Sì, Anita, e non mi interessa, perché non è vero».
«Se ti interessa, è stato stesso Pugliesi ad averlo detto sul gruppo dell'istituto».

«Albamonte».
«Presente!», rispose di getto alla prof, per poi tornare sulla sua faccia completamente sbigottita, «Allora, ti interessa ora?».

2.

«Non crederai certo a quella vipera?», sbottò Luna nel corridoio.

«Che motivo avrebbe di dirmi una cazzata?», ribadì Rosa, già arrabbiata di suo per l'intera situazione.

Anita le aveva detto che era stato Giovanni Pugliesi in persona ad aver detto che si frequentavano, su un gruppo Whatsapp in cui erano presenti vari studenti dell'istituto, di ambe due le sedi.

Rosa e i suoi amici non avevano mai voluto averci a che fare perché lì dentro circolavano foto, sticker e video di professori; e sì, "chi fa la spia non è figlio di Maria", quindi occhio non vede, cuore non duole.

Era già un problema arrivato alle orecchie dei dirigenti e probabilmente a qualche legale. Entrare proprio adesso nella chat solo per smerdare Pugliesi non era esattamente una mossa da giocarsi.

Gli avrebbe spaccato direttamente i denti dal vivo.

«Non ha senso, Rosa. Giovanni non è così idiota fino a questo punto», continuò a ripeterle Luna, da quando erano uscite fuori dall'aula.
«Che lui ce l'abbia con Rosa è un dato di fatto. È sempre stato così, fin dalle medie», intervenne Melissa.
«E soprattutto, ha già preso di mira Andrea solo per incontrarmi fuori scuola».

«Questa cosa ancora non l'ho capita quando me l'avete raccontato», affermò Camille, «Perché non è venuto da te direttamente? Perché prendersela con Andrea o dire una cavolata del genere a tutta la scuola?».

Rosa indelebile (In Revisione)Where stories live. Discover now